(Credit NASA)
NEWS SPAZIO :- Aggiornamento sulla missione Artemis I, il primo volo di test del nuovo sistema di trasporto spaziale per il programma Artemis, programma internazionale - ci tengo a metterlo in evidenza, anche se a guida NASA - di esplorazione umana dello spazio profondo.
La missione si avvia nella sua fase finale. Lo scorso 1 dicembre la capsula Orion ha lasciato l'orbita retrograda intorno alla Luna per iniziare il viaggio di ritorno verso Terra. L'accensione del propulsore (in questo caso è stato usato il motore principale del modulo di servizio europeo) ha avuto luogo alle 21:53 ed è durata 1 minuto e 45 secondi
Ne è seguita una manovra di correzione rotta programmata avvenuta alle 3:54 della notte successiva.
Vediamo di conoscere meglio lo status attuale della missione.
Per tutte le informazioni su questo storico volo e più in generale sul programma Artemis vi invito ad andare nella sezione del blog dedicata, quella con il tag 'Artemis', a questo link
Dunque, il 2 dicembre i team di missione hanno raccolto nuove immagini con la telecamera di navigazione ottica di Orion ed hanno trasferito a Terra un'ampia varietà di file di dati, inclusi i dati di HERA (Hybrid Electronic Radiation Assessor). Ad oggi, sono circa 97 GB dati sono stati inviati a Terra.
HERA è di un rilevatore di radiazioni che misura le particelle cariche che passano attraverso i suoi sensori.
Queste misurazioni e quelle di molti altri sensori ed esperimenti sempre relativi alle radiazioni a bordo della capsula, aiuteranno la NASA a comprendere meglio l'ambiente di radiazioni spaziali che i futuri equipaggi sperimenteranno. Anche e soprattutto per sviluppare adeguate protezioni.
Nelle missioni con equipaggio, HERA farà parte del sistema di attenzione e allerta del veicolo spaziale e suonerà un avviso in caso di un evento di particelle energetiche solari, notificando all'equipaggio di mettersi al riparo.
La NASA sta anche testando un'unità HERA simile, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
La missione sta conducendo anche altri esperimenti per raccogliere dati sulle radiazioni, inclusi diversi monitor di radiazione grandi come una scatola di fiammiferi che registrano la dose totale di radiazioni durante l'intera missione, dosimetri forniti dall'ESA montati all'interno della cabina per raccogliere dati sulle radiazioni nel tempo per permettere agli scienziati di valutarne l'andamento durante le varie fasi della missione.
Ci sono anche tre "passeggeri intenzionali", che raccolgono ulteriori informazioni su ciò che gli equipaggi sperimenteranno durante le missioni future.
Ancora, quattro studi di biologia spaziale, Biology Experiement-1, stanno esaminando l'impatto delle radiazioni dello spazio profondo su semi, funghi, lieviti ed alghe.
Veniamo ad Orion. La capsula rientrerà nella sfera di influenza della Luna oggi, sabato 3 dicembre, sfruttandone la forza gravitazionale per poi uscirne per l'ultima volta martedì 6 dicembre.
Un ultimo flyby e poi la traversata verso Terra con ammaraggio previsto per il giorno domenica 11 dicembre.
Ad oggi Orion ha utilizzato un totale di circa 3600 kg di propellente, circa 68 kg in meno rispetto a quando previsto (prima del lancio). Sono disponibili circa 1088 kg di margine, oltre a quello che i controllori di volo intendono utilizzare per il resto della missione, che è quasi 59 kg in più rispetto a quanto pianificato.
La bellissima foto che avete in cima al post è stata ripresa da Orion (dalla fotocamera posizionata in uno dei suoi pannelli solari) il giorno 28 novembre, dalla massima distanza dalla Terra di circa 434.522,88 km.
Per altri aggiornamenti, Stay Tuned!
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