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sabato 10 dicembre 2022

Artemis I, domenica 11 dicembre il ritorno dalla Luna con l'ammaraggio sulla Terra, vediamo insieme la diretta video di NASA TV!

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Siamo arrivati all'ultimo capitolo della missione Artemis I, il primo passo per la ripresa dell'esplorazione umana della Luna e non solo. Abbiamo parlato tanto di questa missione e del programma Artemis, programma internazionale a guida NASA per stabilire una presenza umana a lungo termine sulla Luna, Marte ed oltre. Trovate tutto nella sezione dedicata del blog, qui


Da questo post possiamo vedere in diretta il rientro della capsula Orion, previsto per domani domenica 11 dicembre, al suo 25° giorno di missione.

Il punto di ammaraggio è al largo della costa di Baja vicino all'isola di Guadalupe. La diretta video di NASA TV avrà inizio alle 17:00 ora italiana. Lo splashdown è previsto per le ore 18:39.

Vediamo insieme questo storico nuovo passo, direttamente da questo post. Nel frattempo capiamo meglio cosa accadrà nelle prossime ore.
   

Sulla Terra, le squadre del Controllo Missione a Huston hanno condotto una serie di controlli del veicolo spaziale, mentre le squadre di recupero si sono dirette verso l'area dell'ammaraggio. I controllori di volo hanno attivato il riscaldatore del sistema RCS (Reaction Control System) del modulo dell'equipaggio ed hanno condotto un test di accensione per ciascun dei 12 propulsori come previsto.
Si è trattato di cinque impulsi per ciascun propulsore, durati 75 millisecondi ciascuno e condotti in coppie opposte per ridurre al minimo i cambiamenti di assetto durante il test.
La spinta del sistema di propulsione del modulo dell'equipaggio è generata da 12 motori monopropellenti MR-104G. Questi sono una variante dei propulsori MR-104, che sono stati utilizzati in altri veicoli spaziali della NASA, incluse le sonde Voyager 1 e 2.

Sulla via del ritorno Orion attraverserà le fasce di Van Allen con le sue intense radiazioni spaziali intrappolate attorno alla Terra dalla magnetosfera del Pianeta. Al di fuori della protezione del campo magnetico terrestre, l'ambiente di radiazione dello spazio profondo include particelle energetiche prodotte dal Sole durante i brillamenti solari e particelle provenienti dai raggi cosmici che provengono dall'esterno della galassia.

Orion è stato progettato fin dall'inizio per garantire l'affidabilità dei sistemi essenziali del veicolo spaziale durante potenziali eventi di radiazione e può diventare un vero e proprio rifugio per l'equipaggio contro le particelle energetiche solari.

Per questa prima missione Artemis I senza equipaggio, Orion sta trasportando diversi strumenti ed esperimenti per comprendere meglio l'ambiente che i futuri equipaggi sperimenteranno e per fornire informazioni preziose per la realizzazione di ulteriori misure protettive. Esistono sensori attivi (collegati all'alimentazione elettrica) che possono inviare letture alla Terra durante il volo, nonché rilevatori passivi (che non richiedono alcuna fonte di alimentazione) per raccogliere informazioni sulla dose di radiazioni, che verranno analizzate dopo il volo.

Il comandante "Moonikin Campos" è al posto di comando di Orion. E' un manichino appositamente attrezzato per collezionare dati per aiutare gli scienziati a conoscere esattamente a quali forze saranno soggetti i futuri equipaggi umani durante un volo per la Luna. Esso è dotato di due sensori di radiazione, oltre a un sensore sotto il poggiatesta ed un altro dietro il sedile, per registrare l'accelerazione e le vibrazioni durante la missione. Il sedile è posizionato in posizione sdraiata, o rilassata, con i piedi rialzati, che contribuiranno a mantenere il flusso sanguigno alla testa per i membri dell'equipaggio nelle future missioni durante l'ascesa ed il rientro. La posizione riduce anche la possibilità di lesioni consentendo alla testa e ai piedi di essere tenuti saldamente durante il decollo e l'atterraggio, distribuendo le forze su tutto il busto durante i periodi di accelerazione e decelerazione elevata, come lo splashdown.
Si prevede che un equipaggio sperimenti due volte e mezzo la forza di gravità (2,5 G) durante l'ascesa, e quattro volte la forza di gravità (4 G) in due punti diversi durante il profilo di rientro pianificato.
Gli studiosi confronteranno i dati di volo di Artemis I con i precedenti test di vibrazione a Terra con lo stesso manichino e soggetti umani, per correlare le prestazioni, in preparazione alla missione Artemis II che avrà esseri umani a bordo.

E non è tutto. Campos indossa una tuta pressurizzata Orion Crew Survival System di prima generazione, una tuta spaziale che gli astronauti indosseranno durante il lancio, il rientro ed altre fasi dinamiche di missione. Anche se è progettata principalmente per il lancio ed il rientro, la tuta Orion può mantenere in vita gli astronauti se Orion dovesse perdere pressione nella cabina dell'equipaggio. Gli astronauti potrebbero sopravvivere all'interno della tuta fino a sei giorni mentre tornano sulla Terra.
Lo strato di copertura esterno è arancione per rendere i membri dell'equipaggio facilmente visibili nell'oceano qualora dovessero mai aver bisogno di uscire da Orion senza l'assistenza del personale di recupero.

Ma veniamo a domani. La trasmissione NASA TV inizierà alle 17:00 (ita) e lo splashdown è programmato per le ore 18:39. La diretta video continuerà fino al recupero avvenuto ed al passaggio di consegne di Orion dal Mission Control a Houston alle squadre di recupero di Exploration Ground Systems nell'Oceano Pacifico. Nel seguente video avete un po' di info utili


C'è una cosa molto importante per noi da ricordare. Orion viaggia con il modulo di servizio ESM (European Service Module) realizzato dall'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea. E' parte del nostro contributo al programma Artemis.

Circa 40 minuti prima dell'atterraggio di Orion sulla Terra, ESM con il suo adattatore per il modulo dell'equipaggio CMA (Crew Module Adapter) si separeranno dalla capsula, come pianificato.

Orion inizierà quindi l'ultima fase del suo lungo viaggio, il rientro in atmosfera, l'apertura dei suoi paracadute e l'ammaraggio. Inizialmente l'atmosfera Terrestre rallenterà la capsula a 523 km/h, quindi i paracadute la rallenteranno fino ad una velocità di ammaraggio di 32 km/h (o anche meno), in circa 10 minuti.

Il dispiegamento dei paracadute inizia ad un'altitudine di circa 8 km, con tre piccoli paracadute che tirano via la copertura anteriore. Si apriranno quindi due paracadute "Drogue" per rallentare e stabilizzare il modulo dell'equipaggio per il dispiegamento del paracadute principale.
Ad un'altitudine di circa 3 km e ad una velocità di 210 km/h, tre paracadute pilota solleveranno e dispiegheranno i paracadute principali (36 metri di diametro) che rallenteranno il modulo dell'equipaggio di Orion fino alla velocità di ammaraggio.

Giusto una piccola nota. La stupefacente immagine che vedete in cima al post ci mostra Orion ed uno spicchio... della nostra Terra crescente, ripresa al giorno 22 di missione.

E' ora di guardare dal vivo tutto questo


Enjoy!

Fonte dati, NASA, ESA.

1 commento:

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