(Credit Blue Origin)
NEWS SPAZIO :- Blue Origin ha avuto qualche problema nella missione di New Shepard NS-23 lanciata alle 16:27 dello scorso 12 settembre.
Si è trattato di una missione suborbitale senza equipaggio con 36 payload a bordo per fare ricerca.
Un lancio perfetto, ma poco dopo aver superato un minuto di volo, un'apparente malfunzionamento al booster ha innescato il sistema automatico di abort della missione.
Vediamo cosa è successo.
Lo conosciamo anche come LAS, Launch Abort System, ed è quel dispositivo automatico che serve a separare velocemente la capsula - tipicamente con equipaggio a bordo! - dal veicolo di lancio nel momento in cui viene rilevata un'emergenza. In questo post ne avete un esempio
http://www.newsspazio.it/2019/07/ascent-abort-2-successo-nel-test-di.html
Ed infatti così è successo. La capsula è scappata via dal booster in avaria ed è poi atterrata dolcemente grazie ai suoi paracadute.
Denominata RSS H. G. Wells, la capsula è dedicata ai voli senza equipaggio, per cargo ed esperimenti scientifici.
Destino ben peggiore per il booster che si è schiantato al suolo. Denominato Tail 3, il vettore di lancio era al suo nono lancio.
Blue Origin riporta che nessuno del personale ha riportato alcunché. Naturalmente opportune indagini analizzeranno i dati di volo per scoprire la causa del problema.
Rivediamo il lancio, prestate attenzione subito dopo 1 minuto di volo
Stay tuned!
Come minimo dovrebbero sospendere i voli con equipaggio, sino a quando non saranno note le cause del malfunzionamento.Ottima la procedura di separazione avviata dal propulsore di sicurezza ,anche se dal video la navicella ha subito variazioni d'assetto piuttosto violente.In caso di equipaggio a bordo tali oscillazioni sarebbero, forse, un problema visto anche l'eta' non proprio giovanile di alcuni passeggeri
RispondiEliminaCertamente, e tra l'altro sono sul mercato! Converrà quindi prima di tutto a loro dimostrare l'affidabilità dei propri prodotti!
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