(Credit ESA)
NEWS SPAZIO :- E' di pochi giorni fa una notizia molto importante, specialmente per noi europei. Adesso l'attenzione è polarizzata dal prossimo inizio dell'esplorazione lunare, ma se andiamo in orbita, più precisamente sulla Stazione Spaziale Internazionale, possiamo vedere una novità.
Una nuova milestone è stata infatti raggiunta dal nuovo braccio robotico ERA, lo European Robotic Arm, realizzato al 100% in Europa ed installato nel segmento Russo della Stazione.
ERA è uno dei contributi dell'Europa al programma della ISS.
Gli ho dedicato molto spazio anni fa, in questo post
che è parte di una serie di articoli per conoscere tutti i robot della Stazione
ERA ha raggiunto la ISS lo scorso anno
Ebbene, la notizia è che ERA è entrato per la prima volta in attività.
Più in particolare, ha spostato un payload da un lato ad un altro del modulo scientifico Nauka. I comandi sono stati impartiti dai cosmonauti all'interno della Stazione, mentre i team a Terra nelle sale di controllo di Roscosmos (a Mosca) e di ESA (nei Paesi Bassi), hanno monitorato le mosse del manipolatore. Questo è avvenuto nell'ultima settimana di Agosto, la foto in alto è stata scattata proprio dal team di monitoraggio dell'ESA lo scorso 24 agosto.
In questa prima attività di test il payload era grande più o meno come una valigia, e si è trattato di un un fermo a perno singolo e del suo adattatore per lo strumento di supporto del cosmonauta. E' stato spostato sull'altro lato del modulo Nauka e poi riportato nella posizione originale.
L'intera operazione è durata circa sei ore, dopodiché il braccio robotico europeo è entrato in modalità ibernazione.
Questo primo test ha dimostrato uno dei compiti di un braccio robotico come ERA, spostare e agganciare strumentazioni ed attrezzature al di fuori (in questo caso) del segmento russo della Stazione Spaziale (precisione di 5 mm) sostituendosi all'equipaggio.
Per metà settembre sono in programma ulteriori test, che spingeranno le capacità del braccio robotico fino al suo limite.
Tra questi verranno testate le prestazioni dei freni, del movimento articolare e del controllo di forza del manipolatore. Verrà analizzata anche la qualità delle immagini catturate dalle telecamere poste sui gomiti del robot, utili per guidare le operazioni anche durante le attività durante la "notte orbitale".
Aggiungo solamente quest'ultima foto di ERA, per me spettacolare!
(Credit NASA)
E' proprio il caso di dirlo: "One small step for a robot..."
Fonte dati, ESA.
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