NEWS SPAZIO :- Successo la scorsa notte nel test NASA DART (Double Asteroid Redirection Test), la prima dimostrazione di tecnologia di difesa planetaria.
Dopo 10 mesi di volo nello spazio la sonda ha centrato il piccolo asteroide Dimorphos. Nella sezione del blog trovate i dettagli della missione
Il controllo missione di APL (Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, Laurel, Maryland) ha annunciato l'avvenuto impatto alle 19:14. EDT, cioè alle 1:14 qui in Italia.
Vediamo le ultime immagini precedenti all'impatto.
DART ha preso di mira l'asteroide lunare Dimorphos, un piccolo corpo di appena 160 metri di diametro che orbita attorno a un asteroide più grande, 780 metri, chiamato Didymos. Nessuno dei due asteroidi rappresenta una minaccia per la Terra.
L'aspetto che è stato testato con successo è la capacità della NASA di lanciare e guidare con successo un veicolo spaziale per farlo scontrare intenzionalmente con un asteroide, al fine di deviarne la rotta (tecnica nota come impatto cinetico). Ciò può rappresentare un primo passo per arrivare ad avere un nuovo strumento di difesa del nostro Pianeta nel caso in cui vi fosse realmente un corpo celeste in rotta di collisione verso di noi. C'è grande attenzione su questo tema, e sulla catalogazione e tracciamento dei corpi celesti che potrebbero rappresentare un pericolo.
Il team di missione osserverà ora Dimorphos utilizzando telescopi a Terra per confermare che l'impatto di DART ne ha alterato l'orbita intorno a Didymos. I ricercatori si aspettano che l'impatto riduca l'orbita di Dimorphos di circa l'1%, o circa 10 minuti. Ed un altro degli obiettivi primari di questo test è proprio riuscire a misurare con precisione di quanto l'asteroide è stato deviato.
Thomas Zurbuchen (Amministratore Associato NASA per lo Science Mission Directorate, Washington): "La difesa planetaria è uno sforzo unitario a livello globale che riguarda tutti coloro che vivono sulla Terra. Ora sappiamo che possiamo puntare un veicolo spaziale con la precisione necessaria per colpire anche un piccolo corpo nello spazio. Solo un piccolo cambiamento nella sua velocità è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per fare una differenza significativa nel percorso di un asteroide".
L'unico strumento a bordo di DART è DRACO (Didymos Reconnaissance and Asteroid Camera for Optical Navigation), la sua fotocamera di bordo che insieme ad un sofisticato sistema di guida, navigazione e controllo che funziona in tandem con gli algoritmi SMART Nav (Small-body Maneuvering Autonomous Real Time Navigation), ha consentito alla sonda/proiettile di identificare e distinguere tra i due asteroidi il target e puntare su di esso.
Questi sistemi hanno guidato la sonda (a forma di scatola dal peso di 570 kg) attraverso gli ultimi 90.000 km, fino allo schianto avvenuto alla velocità di circa 22.530 km/h.
Tutto questo ha rallentato leggermente l'orbita dell'asteroide.
Qui sotto vediamo le immagini finali di DRACO, ottenute dal veicolo spaziale
a 2,5 minuti prima dell'impatto (distanza 920 km)
ad 11 secondi prima dell'impatto (68 km)
a circa 2 secondi prima dell'impatto (12 km)
ad 1 secondo prima dell'impatto (6 km)
Queste spettacolari immagini hanno rivelato dettagli in primo piano della superficie di Dimorphos scientificamente spettacolari. L'ultima foto qui sopra è parziale poiché l'impatto è avvenuto durante la trasmissione dei dati, che si è ovviamente interrotta.
L'immagine ancora precedente invece ci mostra una porzione dell'asteroide di ampiezza di 31 metri (100 piedi).
Qui sotto ho messo uno dei primi video che mostra la successione delle foto fino all'impatto
Inoltre, quindici giorni prima dell'impatto, il CubeSat LICIACube (Light Italian CubeSat for Imaging of Asteroids) si è separato da DART. Si tratta di un payload dall'Agenzia Spaziale Italiana che ha viaggiato con DART e che dopo la separazione ha continuato a viaggiare per poter riprendere immagini dell'impatto di DART e della risultante nuvola di materia espulsa dall'asteroide.
Insieme alle immagini restituite da DRACO, le immagini di LICIACube hanno lo scopo di fornire una visione degli effetti della collisione per aiutare i ricercatori a caratterizzare meglio l'efficacia dell'impatto cinetico nel deviare l'asteroide.
Poiché però LICIACube non è dotato di un'antenna di grandi dimensioni, le immagini registrate ci metteranno del tempo ad essere trasmesse a Terra, una alla volta.
La coppia di asteroidi si trova a circa 11 milioni di km da noi, a portata di dozzine di telescopi in tutto il mondo ed in orbita per osservare il sistema di asteroidi.
Nelle prossime settimane, verrà caratterizzata la nuvola eiettata dall'impatto e sarà misurata con precisione la variazione orbitale di Dimorphos, per determinare l'efficacia con cui DART ha deviato l'asteroide. I risultati aiuteranno a convalidare e migliorare i modelli informatici scientifici fondamentali per prevedere l'efficacia di questa tecnica come metodo affidabile per la deflessione degli asteroidi.
Inoltre, tra circa quattro anni, il progetto Hera dell'Agenzia spaziale europea condurrà rilievi dettagliati sia di Dimorphos che di Didymos, con un focus particolare sul cratere lasciato dalla collisione di DART ed una misurazione precisa della massa di Dimorphos.
E tra poco pubblicherò anche le immagini arrivate dal LICIACube.
Immagini, credit NASA/Johns Hopkins APL.
Fonte dati, NASA.
Ottimo resoconto Sergio; per il momento c'è una possibilità di sopravvivenza per l'umanità!!
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