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mercoledì 3 agosto 2022

Telescopio Spaziale James Webb e le splendide immagini delle vicissitudini della galassia Cartwheel

(Credit NASA, ESA, CSA, STScI)

NEWS SPAZIO :- Ecco altre spettacolari immagini del telescopio spaziale James Webb. Siamo nella galassia Cartwheel, a circa 500 milioni di anni luce di distanza da noi, nella costellazione dello Scultore.

Webb ha individuato nuovi dettagli sulla formazione stellare e sul buco nero centrale della galassia. L'immagine che avete in alto è agli infrarossi e ci mostra oltre alla galassia Cartwheel anche due galassie compagne più piccole e sullo sfondo molte altre galassie.

Questa osservazione offre agli studiosi una nuova visione di come la galassia Cartwheel è cambiata nel corso di miliardi di anni. Il suo aspetto, molto simile a quello della ruota di un carro, è il risultato di un evento drammaticamente intenso: una collisione ad alta velocità tra una grande galassia a spirale ed una galassia più piccola (non visibile in questa immagine).
   

La collisione ha colpito in particolare la forma e la struttura della galassia. Questa presenta due anelli, uno interno luminoso ed uno colorato circostante. Entrambi gli anelli si espandono verso l'esterno dal centro della collisione, come le increspature in uno stagno dopo che una pietra vi è stata lanciata. A causa di queste caratteristiche distintive, gli astronomi la chiamano "galassia ad anello", una struttura meno comune delle galassie a spirale come la nostra Via Lattea.

Il nucleo luminoso della galassia Cartwheel contiene un'enorme quantità di polvere caldissima, e le aree più luminose ospitano giganteschi giovani ammassi stellari. L'anello esterno, invece, si è espanso per circa 440 milioni di anni, ed è è dominato dalla formazione stellare e da supernove. Mano a mano che questo anello si espande, penetra nel gas circostante ed innesca la formazione di nuove stelle.

Altri telescopi, tra cui il telescopio spaziale Hubble, hanno precedentemente esaminato Cartwheel. Ma i suoi dettagli sono stati avvolti nel mistero, data la quantità di polvere che oscura la vista nella banda ottica. Webb invece lavorando con la luce infrarossa, è in grado di rivelarci nuovi indizi sulla sua natura. La NIRCam (Near-Infrared Camera), l'imager principale di Webb, osserva nella gamma del vicino infrarosso da 0,6 a 5 micron, catturando lunghezze d'onda cruciali della luce che possono rivelare anche più stelle di quelle osservate nella luce visibile. Questo perché le giovani stelle, molte delle quali si stanno formando nell'anello esterno, risultano essere meno oscurate dalla presenza di polvere quando osservate alla luce infrarossa.

In questa immagine, i dati NIRCam sono colorati di blu, arancione e giallo. La galassia mostra molti singoli punti blu, che sono singole stelle o sacche di formazione stellare. NIRCam rivela anche la differenza tra la distribuzione regolare, o la forma, delle popolazioni di stelle più vecchie e la polvere densa nel nucleo, rispetto alle forme associate alle popolazioni di stelle più giovani al di fuori di esso. 

Ad ogni modo, imparare dettagli più fini sulla polvere che abita la galassia necessita anche delle osservazioni di MIRI (Mid-Infrared Instrument). I dati MIRI sono colorati di rosso in questa immagine composita. MIRI ci rivela regioni all'interno della galassia Cartwheel ricche di idrocarburi ed altri composti chimici, oltre a polvere di silicato (come gran parte della polvere sulla Terra). Queste regioni formano una serie di raggi a spirale che essenzialmente formano lo scheletro della galassia. Questi raggi sono evidenti anche nelle precedenti osservazioni di Hubble pubblicate nel 2018, ma diventano molto più prominenti in questa immagine di Webb.

Le osservazioni di Webb sottolineano che Cartwheel si trova in una fase molto transitoria. La galassia, che prima della sua collisione era molto probabilmente una normale galassia a spirale (simile alla nostra Via Lattea), continuerà a trasformarsi. Webb, oltre a darci un'istantanea sullo stato attuale di Cartwheel, fornisce anche informazioni su cosa è successo in passato a questa galassia e su come si evolverà in futuro.

Fonte dati, NASA.

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