(Credit, SpaceX)
NEWS SPAZIO :- Sono riemerso da un periodo di lavoro molto intenso. Posso quindi riprendere a "guardare le stelle". Sono successe alcune cose importanti in questi giorni, l'ultima in ordine di tempo è il lancio della missione NASA DART (Double Asteroid Redirection Test).
Il lancio è stato operato da SpaceX, un Falcon 9 è partito alle 7:21 ora Italiana di questa mattina dallo Space Launch Complex 4 Est (SLC-4E) della Vandenberg Space Force Base in California.
La missione è una di quelle da fantascienza. E ne abbiamo già parlato nel 2019. Vediamo di cosa si tratta.
Qui sotto l'articolo del luglio 2019 in cui introducevo la missione
Leggetelo con attenzione e poi ditemi se non si tratta di qualcosa di spettacolare. In breve, si tratta di un dimostratore tecnologico per la difesa planetaria. Per la prima volta viene sperimentato un approccio "attivo" relativamente ad un possibile pericolo per il nostro pianeta dovuto ad un asteroide in rotta di collisione con noi.
Approccio attivo significa che non stiamo buoni ad aspettare che ci colpisca, ma proviamo a deviarne la rotta quando ancora è lontano da noi.
La missione è guidata dall'APL (Applied Physics Laboratory, John Hopkins) e gestita all'interno del programma NASA Solar System Exploration Program al NASA Marshall Space Flight Center per la NASA Planetary Defense Coordination Office and the Science Mission Directorate Planetary Science Division (NASA Headquarters in Washington DC).
Bruce Willis e Robert Duvall non potrebbero essere più contenti! La sonda lanciata oggi ha come obiettivo quello di colpire Didymos (65803), un asteroide binario, un Near Earth Object. Il suo corpo primario è ampio circa 780 metri, il corpo secondario (o 'moonlet') ha ampiezza di 160 metri. DART verrà fatto collidere proprio con quest'ultimo, grossomodo tra un anno.
La sonda raggiungerà la velocità di impatto di circa 6,6 km/sec. Il programma è che l'impatto con il corpo celeste ne cambi la velocità di circa l'1%, molto poco, ma sufficiente per cambiarne il periodo orbitale intorno al corpo primario di svariati minuti, abbastanza per essere individuata e misurata dai telescopi a Terra.
Ma la bella cosa è che della missione DART fa parte anche LiciaCUBE (Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids), un piccolo satellite (Cubesat appunto) dell'Agenzia Spaziale Italiana progettato e realizzato dall'azienda Argotech di Torino. Il suo compito è quello di riprendere l'impatto di DART con il corpo celeste, un fotoreporter molto speciale.
E' un gioiello di tecnologia. Le sue dimensioni sono di 30x20x10 cm per 13 kg di peso.
Le parole del Presidente ASI Giorgio Saccoccia: "Il piccolo cubesat LICIACube dell'Agenzia Spaziale Italiana avrà un compito altamente sfidante in questa missione di difesa planetaria unica nel suo genere che aprirà la strada a molte altre missioni. Non è un caso che tale incarico sia stato affidato all'Italia - unico partner internazionale della missione - a conferma della solidità dei rapporti bilaterali tra NASA ed ASI e dell'affidabilità dell'industria nazionale e del team scientifico composto da enti di ricerca ed università italiane".
Dieci giorni prima dell'impatto LICIACube si separerà da DART ed effettuerà, in navigazione autonoma, un fly-by del sistema asteroidale avvicinandosi fino a circa 50 chilometri di distanza. Da quella distanza acquisirà immagini ad alta risoluzione del cratere e dei detriti generati dalla collisione, per consentire una valutazione completa degli effetti dell’impatto. Tutti i dati prodotti in questa fase della missione saranno fondamentali per verificare l’efficacia della capacità di variazione dell’orbita degli asteroidi tramite questa tecnica.
LICIACube riprenderà le immagini della missione attraverso due fotocamere di bordo, denominate LUKE (LICIACube Unit Key Explorer) e LEIA (LICIACube Explorer Imaging for Asteroid). Il suo sistema di comunicazione in banda X le trasmetterà poi a Terra nei mesi successivi all'impatto.
I team scientifici italiani ed americani utilizzeranno i dati acquisiti da DART e LICIACube per investigazioni sulla natura e composizione dell’asteroide.
Parleremo ancora parecchio di questa missione. Ma ora torniamo al lancio di oggi, uno splendido lancio!
Il booster del Falcon 9, che era al suo terzo volo, ha fatto rientro sulla nave drone ASDS "Of Course I Still Love You," che lo attendeva nell'Oceano Pacifico. Si è trattato del 95° recupero da parte di SpaceX di un 1° stadio del Falcon 9. Rivediamo il lancio nel box qui sotto
Enjoy e Stay tuned!
Fonte dati, NASA, SpaceX, ASI.
RispondiEliminaSergio si sa +- la data del contatto con Didymos,
nel post precedente scrivevi partenza fine Luglio 2021 intercettazione Settembre 2022.
By Simo
Secondo quanto pubblicato dalla NASA, l'intercettazione con il sistema Didymos avverrà tra il 26 settembre ed il 1° ottobre 2022.
EliminaOK grazie.
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