(Credit, NASA)
NEWS SPAZIO :- La NASA ha lanciato un'altra nuova richiesta ai suoi 14 partner del programma CLPS (Commercial Lunar Payload Services), avente come oggetto inviare in una regione non polare della Luna una suite di 10 tra strumenti scientifici e dimostratori tecnologici. Il tutto nel 2020.
Attraverso l'iniziativa CLPS, la NASA utilizza servizi commerciali dei propri partner per rendere più veloce le operazioni di preparazione al prossimo viaggio umano sulla Luna. Lo abbiamo visto bene, e seguiamo da questo blog l'evolversi del nuovo corso NASA che stimola il mercato industriale e che poi ne utilizza i servizi, a costi minori e con maggior velocità ed efficienza.
L'iniziativa è una parte fondamentale del programma NASA Artemis. Questi payload infatti aiuteranno a gettare le basi per le missioni umane sulla superficie lunare, la prima delle quali è ancora programmata per il 2024, molto vicino quindi.
Per questa nuova richiesta, verrà selezionato un fornitore entro la fine dell'anno. Si tratta del sesto appalto NASA per le attività lunari di superficie.
Complessivamente, tutti i payload avranno una massa di circa 100 kg.
Tra questi vi sono:
Regolith Adherence Characterization (RAC): determinerà come la regolite lunare si attacca a una gamma di materiali esposti all'ambiente lunare in diverse fasi del volo spaziale. I componenti saranno derivati dall'esperimento MISSE (Materials International Space Station Experiment) attualmente sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Next Generation Lunar Retroreflectors (NGLR): servirà come bersaglio per i laser sulla Terra al fine di misurare con precisione la distanza tra la Terra e la Luna. Questi retroriflettori (o catadiottri), uno dei quali volerà in questa missione, sono progettati per fornire dati che potrebbero essere utilizzati per comprendere vari aspetti dell'interno lunare ed affrontare questioni fondamentali di fisica.
Lunar Environment Heliospheric X-ray Imager (LEXI): catturerà le immagini dell'interazione della magnetosfera terrestre con il flusso di particelle cariche dal Sole, noto anche come vento solare.
Reconfigurable, Radiation Tolerant Computer System (RadPC): mira a dimostrare una tecnologia informatica resistente alle radiazioni. Sulla Luna, a causa della mancanza sia di atmosfera che di campo magnetico, le radiazioni solari rappresenteranno una sfida per l'elettronica. Questo esperimento caratterizzerà anche gli effetti delle radiazioni sulla superficie lunare.
Lunar Magnetotelluric Sounder (LMS): progettato per caratterizzare la struttura e la composizione del mantello lunare attraverso lo studio dei campi elettrici e magnetici. L'indagine farà uso di un magnetometro, un dispositivo che misura i campi magnetici. Era stato originariamente realizzato come componente di riserva per la sonda Mars Atmosphere e Volatile EvolutioN (MAVEN) attualmente in orbita attorno a Marte.
Lunar Instrumentation for Subsurface Thermal Exploration with Rapidity (LISTER): progettato per misurare il flusso di calore proveniente dall'interno della Luna. La sonda tenterà di perforare tra 2 a 3 metri all'interno della regolite lunare per studiare le proprietà termiche della Luna a diverse profondità.
Lunar PlanetVac (LPV): una tecnologia per acquisire e trasferire la regolite lunare dalla superficie ad altri strumenti che analizzeranno tale materiale, oppure lo metteranno in un contenitore che un prossimo veicolo spaziale potrebbe portare sulla Terra.
Stereo Cameras for Lunar Plume Surface Studies (SCALPSS 1.1): fotocamere stereo che acquisiranno dati video ed immagini fisse dell'area al di sotto del lander appena prima del punto in cui il getto del motore disturberà per la prima volta la superficie lunare durante l'arresto del motore. Le telecamere a focale lunga determineranno la topografia della superficie prima dell'atterraggio. La fotogrammetria sarà utilizzata per ricostruire la mutevole superficie tridimensionale durante l'atterraggio. Comprendere la fisica dello scarico dei razzi sulla regolite e lo spostamento di polvere, ghiaia, rocce, ecc., è fondamentale per capire come mitigare al meglio i getti durante la fase terminale del volo e dell'atterraggio, sia sulla Luna cje su altri corpi celesti.
Electrodynamic Dust Shield (EDS): una tecnologia che genera un campo elettrico non uniforme utilizzando alta tensione variabile su più elettrodi. Il campo non uniforme genera una forza dielettroforetica (DEP) che a sua volta muove le particelle ed ha potenziali implicazioni per i radiatori termici, i tessuti delle tute spaziali, le visiere, le lenti delle telecamere, i pannelli solari e molte altre tecnologie.
Lunar GNSS Receiver Experiment (LuGRE): basato sul sistema di localizzazione satellitare Global Positioning System (GPS) statunitense, LuGRE continuerà ad estendere la portata dei segnali GPS, ed in caso di successo sarà il primo a distinguere i segnali GPS a distanze lunari.
Un altro passo avanti verso il futuro!
Fonte dati, NASA.
Ottimo Sergio, molto interessante, grazie.
RispondiEliminaSimone