(Credit NASA)
NEWS SPAZIO :- Condivido volentieri questa notizia che leggo come un bel segno del voler fare qualcosa insieme, perché specialmente in questo periodo di emergenza, è importante rendersi conto che siamo tutti collegati.
L'ente spaziale Americano NASA, l'Agenzia Spaziale Europea ESA e l'Agenzia Spaziale Giapponese JAXAinvitano programmatori, imprenditori, scienziati, progettisti, narratori, maker, costruttori, artisti e tecnologi a partecipare ad un hackathon virtuale dal 30 al 31 maggio dedicato ad utilizzare opne data per sviluppare soluzioni a problemi relativi alla pandemia di COVID-19.
Durante la Global Space Apps COVID-19, i partecipanti di tutto il mondo creeranno team virtuali che, durante un periodo di 48 ore, useranno i dati di osservazione della Terra per proporre soluzioni alle sfide relative a COVID-19, che vanno dallo studio del coronavirus che causa il COVID-19 e la sua diffusione, all'impatto che la malattia sta avendo sul sistema Terra.
Le iscrizioni a questa sfida si apriranno a metà maggio.
"In questo momento c'è un enorme bisogno della nostra ingegnosità collettiva", ha dichiarato Thomas Zurbuchen, amministratore associato della NASA Science Mission Directorate.
"Non riesco a immaginare un impegno più degno di COVID-19 su cui dirigere l'energia e l'entusiasmo da tutto il mondo con la Space Apps Challenge che genera sempre soluzioni così sorprendenti".
Dall'inizio dell'epidemia globale, gli specialisti delle scienze della Terra di ogni agenzia hanno esplorato modi per utilizzare i dati dell'osservazione della Terra per aiutare a comprendere l'interazione del sistema terrestre, sia su scala globale che locale, con gli aspetti dell'epidemia COVID-19, inclusa, potenzialmente, la nostra capacità di combatterla.
L'hackathon esaminerà anche la risposta umana ed economica al virus.
L'ESA fornirà i dati delle missioni Sentinel (Sentinel-1, Sentinel-2 e Sentinel-5P) nel contesto del programma Europeo Copernicus, guidato dalla Commissione Europea, insieme ai dati delle missioni di terze parti, con particolare attenzione alla valutazione l'impatto sui cambiamenti climatici e sui gas a effetto serra, nonché gli impatti sul settore economico.
L'ESA sta inoltre contribuendo con esperti di osservazione della Terra per la selezione dei vincitori del concorso e per l'EuroDataCube basato sull'intelligenza artificiale.
"EuroDatacube consentirà di amplificare le idee migliori a livello globale", ha dichiarato Josef Aschbacher, direttore ESA dei programmi di osservazione della Terra.
"La crisi pandemica ha un impatto in tutto il mondo, quindi la cooperazione internazionale e la condivisione di dati e competenze con partner come la NASA e JAXA sembra l'approccio più adatto".
JAXA sta rendendo disponibili i dati sull'osservazione della Terra dalle sue missioni satellitari, tra cui ALOS-2, GOSAT, GOSAT-2, GCOM-C, GCOM-W e GPM / DPR.
"JAXA accoglie con favore l'opportunità di far parte dell'hackathon", ha dichiarato Terada Koji, vicepresidente di JAXA.
"Credo che la cooperazione trilaterale tra ESA, NASA e JAXA sia importante per dimostrare come l'osservazione della Terra possa contribuire agli sforzi globali nella lotta contro questa sfida senza precedenti."
Space Apps è un hackathon internazionale che si svolge in città di tutto il mondo. Dal 2012, i team si sono impegnati con gli open data NASA per affrontare i problemi del mondo reale sulla Terra e nello spazio.
La COVID-19 Challenge sarà il primo hackathon virtuale globale del programma.
Lo scorso anno, Space Apps 2019 ha avuto oltre 29.000 partecipanti a 225 eventi in 71 paesi, sviluppando oltre 2.000 soluzioni di hackathon nel corso di un fine settimana.
Che dire? C'è una grande opportunità davanti a tutti noi. Leggete, diffondete più che potete e chi ha la possibilità di partecipare, dia una mano! Stay safe!
Fonte dati, NASA.
Sergio io mi chiedo, com'è possibile, che ci sia voluta una pandemia globale per accorgersi quanta, scusate il termine "cacca" gettavamo in cielo e in mare? Le immagini satellitari su Cina, India ma anche sull'europa parlano chiaro, noi siamo i principali responsabili della distruzione del pianeta, spero che come succede nel film ultimatum alla terra, quando una civiltà arriva vicino al baratro possa cambiare in meglio.
RispondiEliminaUn saluto
Nico
Ciao Nico, ce ne siamo accorti da tempo della "cacca", na le politiche ambientali non le decidono i team scientifici delle missioni spaziali...
EliminaSergio certo che si sapeva come era la situazione, ma per chi come Trump non ci crede è stato giusto ribadire, finché usiamo ancora il carbone per l'industria ad esempio, allora c è poco da stupirci se la situazione è questa, non è che l'età della pietra è terminata perché erano finite le pietre, ma perché la tecnologia era migliorata e potevamo cambiare, dobbiamo cambiare adesso perché siamo in tempo e è giusto farlo, speriamo che Musk cominci a costruire città lunari e marziano non si sa mai.
RispondiEliminaNico
Nico, spero che con questa pandemia globale, sempre più ci si renda conto che siamo davvero tutti collegati, e che dobbiamo davvero affrontare insieme le grandi sfide-opportunità-emergenze...
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