(Credit ESA/NASA)
NEWS SPAZIO :- E' iniziata questa mattina l'avventura di Solar Orbiter, una nuova missione dell'Agenzia Spaziale Europea ESA in collaborazione con la NASA dedicata allo studio del Sole.
Un razzo ULA Atlas V 411 è partito alle 5:03 ora Italiana dal Launch Complex 41 della Cape Canaveral Air Force Station in Florida con a bordo il prezioso carico.
Solar Orbiter è una missione a guida ESA con una forte partecipazione NASA. A bordo del satellite sono 10 gli strumenti che permetteranno di riprendere la superficie del Sole e studiarne l'ambiente circostante.
La sonda si immetterà in un'orbita ellittica intorno alla nostra stella che la porterà nel punto più vicino ad una distanza di 42 milioni di km dalla sua superficie (circa un quarto della distanza Terra-Sole).
Da questa orbita, Solar Orbiter potrà vedere regioni del Sole mai viste prima, inclusi i poli, e potrà dare preziosi dati ai ricercatori per comprendere meglio cosa genera il vento Solare che può causare effetti anche gravi sulle nostre infrastrutture.
La sua traiettoria orbitale porterà la sonda ad effettuare 22 avvicinamenti ravvicinati al Sole, portandosi all'interno dell'orbita di Mercurio.
Günther Hasinger, direttore scientifico dell'ESA: "Come esseri umani, abbiamo sempre avuto familiarità con l'importanza del Sole per la vita sulla Terra, osservandolo e indagando su come funziona in dettaglio, ma sappiamo anche da tempo che ha il potenziale di disturbare la vita di tutti i giorni se dovessimo essere nel fuoco linea di una potente tempesta solare. Alla fine della missione di Solar Orbiter, sapremo di più di quanto abbiamo mai conosciuto prima sulla forza nascosta responsabile del comportamento mutevole del Sole e della sua influenza sul nostro pianeta natale".
Solar Orbiter combina due principali modalità di attività. Gli strumenti in-situ misureranno l'ambiente intorno al veicolo spaziale, rilevando campi elettrici e magnetici ed il passaggio di particelle ed onde. Gli strumenti di telerilevamento (remote sensing) produrranno immagini del Sole da lontano, della sua atmosfera e del flusso di materiale che fuoriesce, raccogliendo dati che aiuteranno gli scienziati a comprendere il funzionamento interno del Sole.
I primi 3 mesi della missione saranno dedicati alla fase di messa in servizio (commissioning phase), durante la quale il team di missione eseguirà test e verifiche sugli strumenti scientifici di Solar Orbiter. Ci vorranno circa 2 anni di viaggio per raggiungere l'orbita scientifica primaria.
Sono previste 3 manovre di 'gravity assist' per avvicinare al Sole l'orbita della sonda. Due con Venere nel dicembre 2020 e nell'agosto 2021 ed una con la Terra nel novembre 2021.
Dopodiché Solar Orbiter inizierà inizierà la fase primaria della sua missione che lo porterà al suo primo passaggio ravvicinato con il Sole nel 2022.
Con le manovre di gravity assist, la sonda si porterà anche al di sopra del piano dell'eclittica, in modo da riuscire a studiare i poli della nostra stella.
Una precedente missione ESA-NASA, Ulisse, lanciata nel 1990, raggiunse un'orbita inclinata dando agli scienziati le loro prime misurazioni dello spazio attorno al Sole in questa regione critica. A differenza di Ulisse però, Solar Orbiter ha telecamere che forniranno le prime immagini in assoluto dei poli del Sole.
Thomas Zurbuchen, Amministratore associato NASA per la scienza presso la sede dell'agenzia a Washington: "Solar Orbiter farà cose straordinarie. In combinazione con le altre missioni della NASA lanciate di recente per studiare il Sole, stiamo acquisendo nuove conoscenze senza precedenti sulla nostra stella.Insieme ai nostri partner europei, stiamo entrando in una nuova era di eliofisica che trasformerà lo studio del Sole e contribuirà a rendere più sicuri gli astronauti durante i viaggi nelle missioni del programma Artemis sulla Luna".
Abbiamo tempo in un prossimo futuro per raccontare in dettaglio la dotazione scientifica di bordo di Solar Orbiter. Per adesso rivediamo il suo lancio
Fonte dati, ESA, NASA.
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