(Credit NASA, ESA e B. Holwerda University of Louisville, CC BY 4.0)
NEWS SPAZIO :- L'anno appena iniziato è anche il 30° anniversario della stupefacente missione del telescopio spaziale Hubble (NASA, ESA). Il suo ultimo compito è aver ha prodotto le spettacolari immagini di una gigantesca galassia a spirale, UGC 2885.
E' 2,5 volte più larga della nostra Via Lattea e contiene 10 volte più stelle. Potrebbe essere la più grande galassia conosciuta nell'universo locale.
Nonostante le sue dimensioni gigantesche però, i ricercatori la definiscono un "gigante gentile", perché sembra che sia piuttosto in quiete, in silenzio da miliardi di anni, probabilmente attirando a sé idrogeno dallo spazio intergalattico.
Ciò alimenta una modesta attività di generazione di nuove stelle, ad un ritmo che è circa la metà rispetto a quanto avviene nella nostra galassia. Ed anche il buco nero supermassiccio che is trova al suo centro è un gigante addormentato.
Potete vedere UGC 2885 nell'immagine che avete in cima al post. E' possibile identificare in primo piano alcune stelle della nostra Via Lattea, rilevabili dai loro picchi di diffrazione.
Il più brillante sembra trovarsi in cima al disco della galassia, sebbene UGC 2885 sia in realtà a 232 milioni di anni luce più lontano. La galassia gigante si trova infatti nella costellazione settentrionale di Perseo.
UGC 2885 è stata anche soprannominata da Benne Holwerda (Università di Louisville, Kentucky) "la galassia di Rubin", in onore dell'astronoma Vera Rubin (1928–2016) che osservò la galassia con il telescopio spaziale Hubble.
Holwerda: "La mia ricerca è stata in gran parte ispirata dal lavoro di Vera Rubin nel 1980 sulle dimensioni di questa galassia".
Rubin ha misurato la rotazione della galassia, fornendo prove dell'esistenza della materia oscura che costituisce la maggior parte della massa della galassia.
I ricercatori stanno ancora cercando di capire cosa abbia portato questa galassia ad avere tali gigantesche dimensioni. Holwerda: "È sorprendente creare una galassia a disco senza colpire nient'altro nello spazio". Un possibile indizio è che la galassia è abbastanza isolata nello spazio e non ha galassie vicine con cui impattare e variare la forma del proprio disco.
E' possibile che nel tempo UGC 2885 possa aver inghiottito altre galassie satellitari molto più piccole? O più semplicemente, può essere cresciuta lentamente assorbendo gas per creare nuove stelle? Holwerda: "Sembra che [la galassia] stia progredendo, crescendo lentamente".
La grandissima risoluzione di Hubble consente agli studiosi di contare il numero di ammassi stellari globulari nell'alone della galassia, un vasto guscio di stelle (debolmente luminose) che la circondano. Un eccesso di tali cluster fornirebbe la prova che questo furono catturati da galassie più piccole (in caduta verso la galassia più grande) in un periodo di tempo di molti miliardi di anni.
Il prossimo strumento di indagine che andrà in orbita, il telescopio spaziale James Webb (NASA, ESA, CSA) potrebbe essere utilizzato per esplorare il centro di UGC 2885 e la popolazione di cluster globulari. La sua capacità di percepire gli infrarossi offrirà ai ricercatori una visione migliore delle popolazioni di stelle sottostanti, consentendo quindi di integrare le osservazioni di Hubble nella banda della luce visibile.
Fonte dati, ESA.
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