(Credit Rocket Lab)
NEWS SPAZIO :- Torniamo a parlare della giovane azienda aerospaziale Rocket Lab perché ieri ha annunciato di voler realizzare un servizio di lancio per piccoli satelliti con destinazioni oltre l'orbita bassa Terrestre.
L'obiettivo è raggiungere l'orbita Terrestre media, Geostazionaria, intorno alla Luna ed oltre. Vediamo il suo comunicato stampa.
Dopo appena due anni dall'inizio delle sue attività commerciali per l'immissione in orbita bassa Terrestre (LEO, Low Earth Orbit) di piccoli payload, grazie al loro lanciatore Electron, adesso Rocket Lab vuole continuare ad espandere la presenza nello spazio.
L'azienda intende combinare il razzo vettore Electron con la piattaforma per piccoli veicoli spaziali Photon, e con uno stadio di manovra per missioni con destinazione lontana, quali manovre di flyby lunare, orbite NRHO (Near Rectilinear Halo Orbit, per intenderci dove è in programma di immettere il NASA Lunar Gateway), punti Lagrangiani L1/L2 ed in orbita bassa Lunare.
A ciò si aggiungeranno successive capabilities per immettere payload più grandi nello spazio cis-lunare, così come in orbita Geostazionaria.
Peter Beck (fondatore di Rocket Lab e Chief Executive): "I piccoli satelliti giocheranno un ruolo chiave nelle scienze e nell'esplorazione, così come fornire comunicazioni ed infrastrutture di navigazione per supportare il ritorno degli esseri umani sulla Luna [...] Proprio come i piccoli veicoli spaziali in LEO, molti potenziali strumenti di esplorazione ed interi satelliti sono sugli scaffali in attesa di essere lanciati nello spazio profondo".
L'esperienza acquisita attraverso molteplici lanci orbitali del loro lanciatore Electron e successivi miglioramenti iterativi sul sistema di propulsione Curie, ha permesso a Rocket Lab di andare oltre, e progettare di estendere i propri servizi a lungo raggio.
Ad oggi Rocket Lab ha svolto 9 missioni commerciali, l'ultima delle quali "As the Crow Flies" ha visto lo stadio Kick (di Electron) immettere un payload a più di 1000 km di altitudine.
La missione ha dimostrato con successo i recenti aggiornamenti al sistema di propulsione Curie (realizzato con tecnologia di stampa 3D), insieme al passaggio ad un progetto a bi-propellente, per un grande miglioramento della performance.
Photon è un'evoluzione dello stadio Kick. Esso potrà essere usato sia per missioni LEO che per missioni nello spazio profondo. Ha un'avionica resistente alle radiazioni e tecnologie di comunicazione e navigazione adatte a missioni oltre l'orbita Terrestre, oltre al sistema di propulsione in grado di essere riacceso più volte in orbita. Ha la capacità di immettere fino a 170 kg di payload in orbita LEO.
Photon è un vero e proprio veicolo spaziale, molto di più di uno stadio di accensione, progettato appositamente per missioni oltre l'orbita LEO. Sarà in grado di immettere payload multipli in un'unica missione. Sarà in grado di supportare missioni che richiedono:
- dispiegamento orbitale preciso
- distribuzione di più carichi utili su diversi piani / inclinazioni
- flyby lunare, Near Rectilinear Halo Orbit (NRHO), punti L1 / L2 o orbita lunare bassa
- orbite più alte che non possono essere raggiunte solo con i veicoli di lancio
- una piattaforma per payload che richiedono propulsione, potenza e downlink
- deorbiting del payload al completamento della missione
Il programma prevede che questo nuovo servizio di lancio possa diventare operativo a partire dal quarto trimestre dell'anno prossimo.
Fonte dati, Rocket Lab.
Ottima News
RispondiEliminaPiù missioni spaziali commerciali ci stanno e meglio è per tutto il comparto "spaziale" in generale.
Ci sarà un mercato crescente per quelle realtà industriali che si stanno attrezzando per essere utili
RispondiEliminaanche oltre l'orbita terrestre.
Complimenti a Rocket Lab per il loro affidabile razzo, ma quanto è bello esteticamente nero!?
A me piace moltissimo!!
By Simo