(Credit Bigelow Aerospace)
NEWS SPAZIO :- Alla corsa competitiva del nuovo business spaziale partecipano anche alcune aziende che sebbene non possano essere considerate startup hanno il vantaggio di anni di esperienza. Abbiamo visto all'inizio del mese SNC (Sierra Nevada Corp.) presentare un progetto per un modulo abitativo per il Gateway Lunare della NASA
Oggi torniamo a parlare di un'altra azienda ben consolidata e di cui ci siamo già occupati nel blog. La sua missione è realizzare moduli abitativi sia per l'orbita Terrestre che per destinazioni anche più lontane caratterizzati dall'avere la capacità di espandersi. Sto parlando di Bigelow Aerospace e dei suoi moduli gonfiabili.
E' una tecnologia molto interessante che deriva dal concept NASA TransHab degli anni '90 del secolo scorso. Al lancio questi moduli sono "compressi", ed occupano un volume minimo per soddisfare i vincoli dei razzi vettori. Questi vengono poi "gonfiati" una volta raggiunta la loro destinazione, allo scopo di offrire un maggior volume abitabile a disposizione degli equipaggi. Andate qui
Inoltre, ricordate il modulo BEAM che ormai è da più di 3 anni sulla Stazione Spaziale Internazionale?
La notizia oggi è che nei giorni scorsi Bigelow ha presentato la sua proposta di modulo abitativo per il Lunar Gateway.
Il modulo di riferimento è il BA330 (o B330), 13,7 metri di lunghezza per 6,7 metri di diametro. Offrirà circa 330 metri cubi di volume utilizzabile, circa 1/3 della capacità pressurizzata della Stazione Spaziale Internazionale.
(Credit Bigelow Aerospace)
Mr. Bigelow ha già accordi con ULA per lanciare questo grande modulo sia in orbita Terrestre
che in orbita Lunare
Ha anche avanzato la proposta di installare un modulo B330 sulla Stazione Spaziale Internazionale (iniziativa XBase). Qui sotto un'animazione video
E sul fronte Gateway Lunare, l'azienda ha presentato come parte del programma NASA NextSTEP-2 un concept di modulo abitativo basato su B330. E' una delle cinque aziende che stanno proponendo proprie soluzioni, aspettando la decisione NASA che dovrebbe arrivare nel 2020.
L'habitat proposto da Bigelow è davvero molto ampio. Qui sotto ho messo un video di NasaSpaceFlight.com girato ad una presentazione ai media del 12 Settembre scorso
L'azienda ha più volte affermato che il modulo B330 può essere visto anche come una vera e propria stazione spaziale indipendente, in grado di ospitare fino a 6 persone e che oltre che in orbita può essere utilizzato anche come base sulla superficie di Luna e Marte.
Stay tuned!
Che dire, a me ha convinto il B330 sia per il volume che per la facilità di trasporto, ha poi il vantaggio di essere stato già testato un suo prototipo rimpicciolito, lo vedrei benissimo in LEO, per quanto riguarda il resto potrebbe andare bene se è previsto un modo per schermarlo efficacemente, penso alla regolite come materiale con cui ricoprire la superficie del B330. Invece il possibile utilizzo in orbita lunare come per tutte le altre soluzioni abitative c'è il problema radiazioni, a differenza però dei classici volumi dei moduli della ISS qui si potrebbe avere lo spazio per sperimentare varie soluzioni senza comprometterne l'abitabilità.
RispondiEliminaQuindi per me è un... GO!!!!!^_^
By Simo
Curiosamente la tecnologia a moduli espandibili offre maggiore resistenza alle radiazioni rispetto alla tecnologia "tradizionale".
EliminaOltretutto questi moduli gonfibili pesano meno di una struttura tradizionale e possono sopportare la gravita' terrestre .Quindi potrebbero essere usati in configurazione di 4 disposti a croce su un modulo rotante con 4 boccaporti e costituire delle valide zone di lavoro o di ricreazione a gravita'.Facili da assemblare a da configuarare potrebbereo costituire un primo blocco abitativo per future astronavi dirette su Marte sempre che si possa risolvere il problema radiazioni .
RispondiEliminaSono molto curioso di vedere questi moduli, montati su una stazione spaziale :)
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