Cerca in News Spazio

sabato 5 gennaio 2019

New Horizons, il flyby con Ultima Thule e le prime fantastiche immagini del più lontano oggetto celeste mai studiato dall'uomo

(Credit NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

NEWS SPAZIO :- E' il corpo celeste più lontano tra tutti quelli studiati da noi terrestri. Si tratta dell'oggetto Ultima Thule (2014 MU69) che si trova nella Fascia di Kuiper, raggiunto lo scorso 1° Gennaio dalla sonda NASA New Horizons, protagonista in questa sua missione estesa di un passaggio ravvicinato (flyby) che l'ha portata ad avvicinarsi, erano le 6:33 ora Italiana, fino a 3.500 km da Ultima Thule, alla velocità di 51.000 km/h.

Conosciamo bene New Horizons, è la sonda lanciata 13 anni fa che nel Luglio 2015 ci ha rivelato le meraviglie di Plutone.

Il 1° Gennaio, la sonda ha comunicato con il controllo missione a Terra, 4 ore dopo il superamento della distanza minima da Ultima Thule. Questa prima trasmissione non conteneva dati scientifici ma la conferma che il veicolo spaziale era in perfetta forma e che erano state compiute con successo le registrazioni dati.
Occorreranno 20 mesi per ricevere a Terra tutti i dati scientifici raccolti, nel frattempo gli scienziati di missione hanno pubblicato le prime immagini di Ultima Thule, rivelando dettagli eccezionali.



Queste prime splendide foto svelano la natura di questo piccolo oggetto fino ad oggi sconosciuto. La foto in cima al post è proprio la prima immagine ad essere stata ricevuta a Terra e vediamo bene che l'oggetto celeste è composto da due sfere in contatto tra loro.

La foto è stata ripresa alle 6:01 (ita) del 1° Gennaio dallo strumento LORRI (Long-Range Reconnaissance Imager), dalla distanza di 28.000 km da Ultima Thule e con una risoluzione originale di 140 metri/pixel.

Qui sotto avete invece la prima foto a colori del corpo celeste

(Credit NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

ripresa da 137.000 km di distanza alle 5:08 (ita) sempre del 1° Gennaio. Si riesce a percepire la sua superficie rossastra.
L'immagine a sinistra è stata ripresa da MVIC (Multispectral Visible Imaging Camera), prodotta combinando i canali rosso, blu e quasi-infrarosso. L'immagine centrale è la stessa che avete visto in precedenza, ripresa da LORRI e caratterizzata da una migliore risoluzione spaziale. A destra le due immagini sono state sovrapposte.

Secondo quanto individuato dagli scienziati di missione, il colore di Ultima Thule è simile al colore  di mondi simili nella Fascia di Kuiper, come determinato da misurazioni telescopiche.

Da un'estremità all'altra Ultima Thule è lungo 31 km. La sfera più grande "Ultima" è ampia 19 km e la sfera più piccola "Thule" solamente 14 km. E' opinione condivisa del team scientifico che le due sfere si siano unite all'inizio della formazione del nostro sistema solare.

Jeff Moore (New Horizons Geology and Geophysics team lead): "New Horizons è come una macchina del tempo, riportandoci indietro alla nascita del sistema solare. Stiamo vedendo una rappresentazione fisica dell'inizio della formazione planetaria, congelata nel tempo. Studiare Ultima Thule ci aiuta a comprendere come si formano i pianeti, sia quelli nel nostro sistema solare che quelli che orbitano le altre stelle della nostra galassia".

Continuiamo con le immagini. Qui sotto avete una GIF animata composta da 2 scatti ripresi a 38 minuti di distanza l'uno dall'altro, la prima alle 5:23 (distanza 61.000 km), la seconda alle 6:01 (distanza 28.000 km)

(Credit NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

Ed ecco anche un anaglifo 3D, da guardare con gli occhialini rossi e blu per apprezzare alcuni dettagli tridimensionali

(Credit NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

in cui sono state utilizzate le stesse 2 immagini della GIF precedente.

Qui sotto potete scaricare la presentazione che il team di missione ha presentato ad una conferenza stampa voltasi il 3 Gennaio scorso


Adesso New Horizons, dopo aver superato Ultima Thule, continua la sua traiettoria e si trova a circa 44,29 AU dalla Terra (AU sta per Astronomical Unit, o Unità Astronomica, ed è la distanza media tra la Terra ed il Sole, circa 150 milioni di km)

(Credit NASA)

Fonte dati, NASA.

7 commenti:

  1. Adesso sarebbe interessante sapere se hanno intenzioni di fare delle misurazioni periodiche visto che la sonda ha tutti i strumenti funzionati.
    Flavio

    RispondiElimina
  2. Come vedi dall'ultima grafica, la sonda non è in orbita intorno all'oggetto, ma continua la sua corsa.

    RispondiElimina
  3. Si , lo so , mi riferivo a misurazioni lungo il viaggio, per esempio alla misura della polvere stellare dell'eliosfera.

    Flavio

    RispondiElimina
  4. Ci sono altri obbiettivi sulla traiettoria?

    RispondiElimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.