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venerdì 23 novembre 2018

Mars 2020, la NASA ha scelto l'area di atterraggio per il prossimo rover esploratore su Marte

(Credit, NASA/JPL/JHUAPL/MSSS/Brown University)

NEWS SPAZIO :- La NASA ha annunciato la scelta del sito di atterraggio per il prossimo rover che esplorerà Marte, la missione Mars 2020. Dopo 5 anni di ricerca in cui sono stati analizzati più di 60 luoghi "candidati", la scelta è ricaduta sul Cratere Jezero.

Il rover ha un lancio programmato per il Luglio 2020. I dettagli della missione li trovate nella sezione dedicata del blog, qui


Brevemente, Mars 2020 andrà alla ricerca di condizioni di abitabilità nel passato di Marte e di tracce di vita microbica. Inoltre collezionerà campioni di roccia e di suolo e li metterà in un contenitore che verrà lasciato al suolo, a disposizione per essere recuperato dalle successive missioni in corso di studio tra NASA ed ESA che avranno l'obiettivo di portare tali campioni sulla Terra.



Thomas Zurbuchen (Associate Administrator, NASA Science Mission Directorate): "Il sito di atterraggio nel Cratere Jezero offre un terreno geologicamente ricco, con morfologie antiche fino a 3,6 miliardi di anni fa, e che potrebbero potenzialmente rispondere ad importanti quesiti sull'evoluzione planetaria e sull'astrobiologia. Ottenere campioni di questa area così unica rivoluzionerà il come pensiamo a Marte ed alla capacità di ospitare la vita".

Il Cratere Jezero, 45 km di ampiezza, si trova sul lato occidentale di Isidis Planitia, un gigantesco bacino da impatto appena a nord dell'equatore. L'Isidis occidentale presenta alcuni dei paesaggi di Marte tra i più antichi ed i più interessanti scientificamente.

Gli scienziati ritengono che il cratere, un tempo dimora di un antico delta di un fiume, possa avere raccolto e preservato antiche molecole organiche ed altri segni potenziali di vita microbica dall'acqua e dai sedimenti che fluivano al suo interno, miliardi di anni fa.

L'antico delta che sfociava in un lago all'interno di Jezero offre molti potenziali obiettivi di campionamento al suolo, di almeno 5 differenti tipi di rocce. Tra questi, argille e carbonati che hanno un ottimo potenziale per preservare tracce di vita passata. In aggiunta, il materiale trasportato all'interno del delta potrebbe contenere un'ampia varietà di minerali sia dell'interno che dell'esterno del cratere.

La diversità geologica di Jezero, oltre a renderlo molto appetibile per gli scienziati, rappresenta anche una sfida per il team che si occupa di fa atterrare il rover (EDL, entry, descent and landing). Oltre al massiccio delta del fiume ed i piccoli crateri da impatto, il sito contiene infatti numerosi massi e rocce ad est, precipizi ad ovest e depressioni piene di increspature di sabbia (Aeolian bedforms) in diverse località, che potrebbero intrappolare il rover.

Quando iniziò la ricerca del sito di atterraggio, gli ingegneri di missione avevano già migliorato il sistema EDL, per cui sono stati in grado di ridurre l'area di atterraggio del 50% rispetto ai parametri della missione del Mars Science Laboratory Curiosity.
Ciò ha significato che la ricerca da parte della comunità scientifica di un'area in cui fare atterrare il rover Mars 2020 ha potuto concentrarsi anche su obiettivi più piccoli (e di alto interesse scientifico).

La NASA ha definito un parametro, indicato come TRN (Terrain Relative Navigation), che indica la capacità di effettuare un atterraggio in sicurezza con la tecnologia a disposizione, quella dello "sky crane" che abbiamo visto all'opera nel 2012 per l'atterraggio di Curiosity.

Adesso che l'area è stata individuata (il Cratere Jezero) nuove analisi porteranno ad identificare l'esatto sito in cui si poserà il rover, quello che massimizza sia la capacità TRN che l'interesse scientifico. Un rapporto finale da parte di un comitato di revisione indipendente è atteso per l'autunno 2019.

Selezionare un sito di atterraggio con largo anticipo darà modo ai team scientifici di ottimizzare i piani di esplorazione. Utilizzando i molti dati registrati dalle sonde NASA in orbita Marziana, sarà possibile mappare il terreno con grande dettaglio e pianificare gli spostamenti del rover verso regioni di maggiore interesse.

Ad esempio, la splendida immagine che avete in cima al post contiene informazioni registrate da 2 strumenti a bordo dell'orbiter MRO (Mars Reconnaissance Orbiter), il CRISM(Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars) e la Context Camera.

Tra le altre cose avevo già parlato 10 anni fa proprio del Cratere Jezero in un post che ne descriveva l'interesse scientifico. Eccolo


Enjoy!

Fonte dati, NASA.

3 commenti:

  1. continuo a chiedermi perchè non fanno atterrare una sonda su monte volcano o utopia planitia, oppure vicino al vulcano Arsia, dove da piu 1 mese stanno monitorando una "strana" nuvola bianca! Probabilmente i dati raccolti in quei luoghi sarebbero troppi :D

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    1. La scelta dell'area di atterraggio è il risultato di 5 anni di analisi da parte del team di missione e della comunità scientifica. Direi che sono molto qualificati per il loro compito, non credi?

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    2. sicuramente, ma i posti che esaminano sono sempre simili geologicamente, presumo che far atterrare un lander su monte vulcano potrebbe far scoprire tante cose in merito all'evoluzione del pianeta, ed essendo un pezzo di terra che con molta probabilità non è mai stato sommerso dall'acqua, potrebbe dar dei risultati contrastanti rispetto agli studi fatti finora, per quanto riguarda vulcano Arsia, quella famosa nuvola continua a formarsi ed a disfarsi, dipende dalle condizioni climatiche del pianeta, quale miglior posto dove poter trovare quello che cercano da una vita su marte, se nn un posto particolarmente "umido"? Per utopia planitia ci sono solo speculazioni, non mi dilungo perchè non è cosa da trattare qui ma solo su siti complottistici, gli studi erano stati fatti nel periodo della guerra fredda... sarebbe interessante sapere se avevano visto giusto :)

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