(Credit NASA)
NEWS SPAZIO :- Nel Dicembre del 2017 il Presidente USA Donald Trump firmò la Space Policy Directive-1, nella quale diede una direzione alla NASA per "guidare un programma di esplorazione innovativo e sostenibile con partner commerciali ed Internazionali per rendere possibile l'espansione umana nel sistema solare e per riportare a Terra nuova conoscenza ed opportunità".
E la NASA, in risposta a questa chiamata ed in linea con il NASA Transition Authorization Act del 2017, ha recentemente presentato al Congresso un piano per rivitalizzare ed aggiungere una direzione ai propri obiettivi, un piano dal nome National Space Exploration Campaign, il quale richiederà missioni di esplorazione umana e robotiche per espandere le nostre frontiere, della conoscenza e del cosmo.
C'è una lunga pagina web nel sito web della NASA che descrive questo nuovo processo di esplorazione. Ve la presento qui sotto. Vi sono elementi di cui abbiamo già discusso in precedenza, ma anche novità, organizzate in un piano direi abbastanza organico. Ecco a voi i punti salienti.
La National Space Exploration Campaign è costruita sulla base dei 18 anni consecutivi di attività e collaborazione Internazionale sulla Stazione Spaziale Internazionale. Inoltre, sfrutta i progressi del settore spaziale commerciale, della robotica e delle altre tecnologie e dei prossimi veicoli spaziali NASA, il vettore SLS (Space Launch System) e la capsula Orion.
La nuova Exploration Campaign ha 5 obiettivi strategici:
- Trasferimento delle attività spaziali umane in orbita bassa Terrestre agli operatori commerciali, i quali supportano NASA e contribuiscono a costruire un mercato emergente spaziale privato
- Guidare la messa in essere di asset che supportano le operazioni sulla superficie lunare e che facilitano le missioni oltre lo spazio cislunare
- Favorire le scoperte scientifiche e la caratterizzazione delle risorse Lunari per messo di una serie di missioni robotiche
- Ritorno degli astronauti Americani sulla superficie della Luna per una sostenuta campagna di esplorazione ed utilizzo
- Dimostrare le capacità richiese per missioni umane per Marte ed altre destinazioni
Nell'orbita Terrestre
La NASA intende passare dall'attuale modello di attività spaziali umane nell'orbita terrestre bassa ad un modello in cui il Governo USA è solo un cliente dei servizi spaziali commerciali.
Sulla base degli input degli attuali partner, commerciali e di altre parti interessate, la NASA definirà il piano per la transizione delle attività in orbita terrestre da finanziamenti governativi diretti a servizi commerciali e partnership, con nuove piattaforme commerciali indipendenti o un modello operativo non-NASA per alcune forme o elementi della Stazione Spaziale Internazionale entro il 2025. Inoltre, la NASA espanderà le partnership pubblico-privato per sviluppare e dimostrare tecnologie e capacità per consentire nuovi prodotti e servizi spaziali del settore privato.
La Stazione Spaziale Internazionale continuerà a servire come piattaforma principale per il volo spaziale umano di lunga durata almeno fino al 2024, dove si arriverà a 25 anni di permanenza umana continuativa dell'orbita Terrestre e collaborazione Internazionale.
La NASA utilizza la ISS per imparare a mantenere gli equipaggi sani e produttivi nelle missioni nello spazio profondo, e come banco di prova per sviluppare tecnologie a supporto di tali missioni. È un terreno di prova esperienziale che abilita nuove scoperte e lo sviluppo di robotica avanzata, comunicazioni, medicina, agricoltura e scienze ambientali, e tante altre discipline scientifiche.
La stazione spaziale può anche aiutare nella transizione alle attività commerciali dell'orbita bassa terrestre. La NASA ha recentemente assegnato 12 contratti all'industria privata per studiare il modo migliore per utilizzare la ISS per coinvolgere l'industria commerciale statunitense. Il portfolio degli studi selezionati includerà specifici concept industriali che dettaglieranno business plan e fattibilità di piattaforme abitabili, utilizzando o la stazione spaziale oppure strutture separate a volo libero.
Verso la Luna
La Luna è una parte fondamentale del passato e del futuro della Terra, un continente fuori dal mondo che potrebbe avere risorse preziose per supportare le attività spaziali e tesori scientifici che potrebbero dirci di più sul nostro pianeta. Sebbene gli americani abbiano camminato per la prima volta sulla sua superficie quasi 50 anni fa, i nostri esploratori hanno lasciato impronte in soli sei siti, per un totale di 16 giorni di permanenza al suolo. La prossima ondata di esplorazione Lunare sarà fondamentalmente diversa.
La NASA sta costruendo un piano che prevede di raggiungere l'orbita Lunare a partire dal 2023 e di far atterrare astronauti sulla sua superficie entro e non oltre la fine del 2020.
Un elemento chiave per stabilire la prima presenza permanente Americana ed infrastrutture su ed intorno alla Luna è il Gateway, una piattaforma orbitale lunare per ospitare gli astronauti più lontano dalla Terra che mai. Ne abbiamo parlato varie volte negli scorsi mesi ed anni, trovate alcuni riferimenti cercando 'Gateway' nel blog
Sul Gateway, l'America ed i suoi partner si prepareranno a raggiungere lo spazio profondo, testando nuove tecnologie e sistemi mentre costruiamo l'infrastruttura per supportare le missioni sulla superficie della Luna, e da lì preparasi per la missione su Marte.
La NASA studierà anche gli effetti dell'ambiente dello spazio profondo del Gateway, imparando come gli organismi viventi reagiscono alle radiazioni ed alla microgravità di un ambiente spaziale profondo per lunghi periodi.
Il Gateway sarà anche utilizzato come piattaforma per l'assemblaggio di payload e sistemi, tra questi un modulo di comando riutilizzabile per l'esplorazione del sistema Lunare (orbita e superficie), una stazione di rifornimento per lo sviluppo di depositi di rifornimento, piattaforme di servizio ed una struttura per riportare sulla Terra campioni di suolo.
Alcuni elementi del Gateway sono già in costruzione in vari centri NASA (in Ohio, Texas ed Alabama) e nelle strutture dei partner commerciali. Il Gateway sarà assemblato nello spazio, in modo incrementale, utilizzando la navicella spaziale Orion e SLS, così come i veicoli di lancio commerciali. Il primo elemento, che fornirà energia e propulsione, verrà lanciato nel 2022.
La superficie Lunare fungerà da terreno di addestramento fondamentale e sito di test per le tecnologie che ci porteranno alle future missioni umane su Marte e su altre destinazioni. Attraverso una combinazione di missioni che coinvolgeranno partner commerciali ed Internazionali, le missioni Lunari robotiche cominceranno già nel 2020, con il focus sull'esplorazione scientifica delle risorse e prepareranno la superficie Lunare per una presenza umana sostenibile.
Verso la fine del decennio 2020, un lander lunare in grado di trasportare equipaggi e cargo inizierà i viaggi sulla superficie della Luna. Le attività di superficie lunari a lungo termine in tandem con il Gateway, si espanderanno e si diversificheranno nel tempo, sfruttando la Luna e lo spazio vicino per l'esplorazione scientifica nel senso più ampio.
Verso Marte
Il primo sbarco dell'umanità su Marte sarà un traguardo ricordato con meraviglia nel futuro dell'umanità. I componenti chiave della Exploration Campaign sono già in corso e comprendono voli spaziali umani di lunga durata sulla stazione spaziale, lo sviluppo di sistemi avanzati di supporto vitale ed i continui sforzi per far avanzare le missioni scientifiche nello spazio profondo.
Nel complesso, la Exploration Campaign si concentra su di un approccio "trasformativo", che include cioè lo sviluppo di tecnologie e sistemi che consentono una serie di missioni Lunari umane e robotiche e che possono poi essere estese a Marte.
La NASA continua a mantenere la leadership nell'esplorazione robotica su Marte e nei suoi dintorni. La missione InSight ora è in viaggio ed atterrerà su Marte a Novembre per studiare l'interno del Pianeta Rosso.
Lo sviluppo del prossimo rover NASA per Marte continua a fare progressi eccellenti e dovrebbe essere lanciato nel luglio 2020.
Il rover Mars 2020 aiuterà la nostra ricerca della presenza di vita nel passato del Pianeta Rosso e sperimenterà la produzione di propellente e di altre risorse che aiuteranno la successiva esplorazione umana. Useremo questa missione anche come elemento di base per una successiva missione robotica di andata e ritorno con lo storico primo lancio di un razzo da un altro pianeta ed un rientro sulla Terra con campioni di suolo Marziano.
Tale missione servirà come precursore fondamentale per una successiva serie di missioni su Marte con equipaggi umani, programmate per iniziare negli anni 2030 e culminanti con un atterraggio sulla superficie.
Le priorità stabilite nella National Space Exploration Campaign assicurano che gli Stati Uniti manterranno la leadership nelle scienze spaziali e nell'esplorazione.
Per leggere l'intero report sulla National Space Exploration Campaign ecco il link
Enjoy!
Fonte dati, NASA.
Molto interessante sopratutto la parte sulla Luna, credo anche io che la soluzione migliore sia avere una base di supporto in orbita mentre si costruisce quella sulla Luna, poi ultimamente si sono fatti molti passi avanti con il controllo remoto.E potrebbe non essere una cosa irrealizzabile costruite la Base in remoto standosene al sicuro nella stazione.
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