(Credit JAXA)
NEWS SPAZIO :- Facciamo un salto nello spazio e raggiungiamo la sonda Giapponese Hayabusa 2, partita il 3 Dicembre 2014 con una missione molto ambiziosa, raggiungere l'asteroide 1999 JU3 dopo tre anni e mezzo di viaggio, studiarlo, recuperare campioni di suolo e fare ritorno sulla Terra. Qui i dettagli della missione
Nel frattempo l'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA ha dato un nome più familiare all'asteroide, chiamandolo Ryugu, al termine di un contest del 2015.
Ryugu non è molto grande, appena 920 metri di ampiezza, e la notizia è che il viaggio della sonda è quasi al termine, Hayabusa 2 ha terminato le manovre di aggiustamento della traiettoria e l'arrivo è previsto per dopodomani, Mercoledì 27 Giugno.
Ryugu si strova nella fascia principale degli asteroidi ed è a circa 300.000.000 km da noi.
L'ultima correzione di rotta è stata inviata dal JAXA Mission Control Center di Sagamihara. E' stato comandato alla sonda di accendere 2 volte i propulsori per frenare la sua corsa, comandi che sono stati ricevuti 32 minuti dopo (data la distanza). Altrettanto c'è voluto per avere a Terra la telemetria di ritorno.
Sono previste ulteriori piccole variazioni di rotta tra domani e dopodomani. La 1° porterà Hayabusa 2 a rallentare la sua velocità fino ad avere velocità zero rispetto all'asteroide.
L'ultimo aggiustamento porterà il veicolo spaziale alla sua posizione di destinazione, a circa 20 km al di sopra di Ryugu.
La foto in alto ci mostra l'asteroide ripreso lo scorso 17 Giugno dalla fotocamera telescopica di navigazione ottica di bordo (ONC-T, Optical Navigation Camera - Telescopic), da una distanza relativa di circa 330 km.
Stay tuned!
Fonte dati, JAXA, The Mainichi.
Segnalo un piccolo refuso: penso che la distanza non sia di 300.000 km.
RispondiEliminaUn saluto Filippo
Ciao Filippo, grazie per la segnalazione. Per quanta attenzione metti ogni tanto qualche bestiola riesce a scappare.
EliminaSpero che nei prossimi anni/decenni ci siamo sempre più missioni che studino le comete e gli asteroidi, anche per una questione di sicurezza cioè non parlo di asteroidi come quello dei dinosauri che sono rarissimi ma se pensiamo a quello in Russia nel 2013 e quello in Siberia agli inizi del 900 non è detto che nei prossimo cento anni uno del genere non colpisca una grande città, del resto rispetto al passato ora i centri abitati sono molti di più e sparsi in più posti.
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