(Credit NASA Goddard Space Flight Center)
NEWS SPAZIO :- Se andate nella box di ricerca del blog, digitate 'Marte Metano' e poi premete il bottone "Cerca" troverete i vari articoli degli scorsi anni che riguardano la questione metano su Marte, un capitolo appassionante del tentativo di svelare i segreti del Pianeta Rosso. Se non vado errato gli ultimi contributi in tal senso provenienti dal rover NASA Curiosity (il Mars Science Laboratory) sono questi, del Dicembre 2014
E' dello scorso Venerdì 8 giugno la pubblicazione di due articoli scientifici NASA nella rivista Science, il 1° dà notizia di una nuova scoperta di molecole organiche sul suolo Marziano. Il 2° articolo descrive la periodica presenza di metano nell'atmosfera, nella modalità di cicli stagionali.
Si tratta di nuove scoperte già individuate in precedenza. L'URL precedente ve ne dà conto per il 2013. Tuttavia, ciò è importante per noi perché è strettamente collegato alla possibilità che Marte possa aver ospitato e supportato la vita in un suo remoto passato.
Vediamo di cosa si tratta.
Le nuove molecole organiche
Nuove molecole organiche "dure" databili 3 miliardi di anni fa sono state individuate in rocce sedimentarie vicino alla superficie. Queste contengono carbonio ed idrogeno, e potrebbero anche includere ossigeno, azoto ed altri elementi.
Però, sebbene siano comunemente associate all vita, le molecole organiche possono anche essere create da processi non biologici, e non rappresentano quindi una prova della presenza di vita.
Jen Eigenbrode (NASA Goddard Space Flight Center, Greenbelt, Maryland) uno degli autori principali della 1° pubblicazione: "Curiosity non ha determinato la fonte delle molecole organiche. Sia che si tratti di una testimonianza di vita antica, o cibo per la vita, o che sia esistito in assenza di vita, la materia organica nei composti Marziani contiene indizi chimici sulle condizioni e sui processi planetari".
La missione primaria di Curiosity è quella di individuare prove che in un lontano passato il pianeta Rosso avesse avuto condizioni favorevoli allo sviluppo della vita. E questo obiettivo è stato centrato sin dal primo anno della sua permanenza su Marte. Andare a rivedere la sezione del blog a lui dedicata
Sebbene oggi la superficie di Marte sia inospitale alla vita, i dati di Curiosity rivelano che miliardi di anni fa un lago d'acqua era presente all'interno del cratere Gale (dove è atterrato il rover nell'Agosto 2012). Anticamente il clima permetteva la presenza di acqua liquida in superficie. E questo è un primo passo fondamentale per lo sviluppo della vita come noi la conosciamo. Inoltre in questo lago vi erano tutti gli ingredienti necessari alla vita, compresi composti chimici e fonti di energia.
Eigenbrode: "La superficie Marziana è esposta a radiazioni provenienti dallo spazio. Sia le radiazioni che le sostanze chimiche aggressive distruggono la materia organica. Trovare antiche molecole organiche nei primi 5 centimetri di roccia che si era depositata quando Marte poteva essere abitabile, fa ben sperare per noi di poter apprendere la storia delle molecole organiche su Marte con le prossime missioni che perforeranno [la superficie] più a fondo.
Per trovare materiale organico, Curiosity ha perforato le rocce sedimentarie in 4 aree del cratere Gale. Questo tipo di roccia si è formato gradualmente miliardi di anni fa dal limo che andava accumulandosi nel fondo dell'antico lago.
I campioni di roccia sono stati analizzati dallo strumento SAM (Sample Analysis at Mars), riscaldati con un forno fino a 500°C in modo che rilasciassero molecole organiche. Si tratta di piccole molecole organiche, frammenti di composti più grandi che non vaporizzano facilmente.
Alcuni di questi frammenti contengono zolfo, che potrebbe aver contribuito a preservarli nello stesso modo in cui sulla Terra lo zolfo viene usato per rendere più durevoli i pneumatici delle automobili.
I risultati mostrano anche la presenza di concentrazioni di carbonio organico nell'ordine di 10 parti per milione, o anche più. Questo è un valore simile alla quantità individuata nelle meteoriti provenienti da Marte, e circa 100 vole maggiore rispetto ai precedenti rilevamenti (sempre di carbonio organico) sulla superficie del Pianeta Rosso.
Tra le molecole organiche identificate vi sono tiofene, benzeni, toluene e piccole catene di carbonio come propano o butene.
Nel 2013 invece SAM aveva trovato cloro, in rocce che si trovano nel punto più profondo del cratere Gale.
Il Metano stagionale
Nel 2° articolo gli scienziati descrivono la scoperta di variazioni stagionali del metano nell'atmosfera di Marte nel corso di circa 3 anni Marziani, corrispondenti a 6 anni Terrestri. Anche di questo ne avevamo dato di conto già nel 2013.
Continua la tendenza descritta nel 2013, ora con dati relativi ad un periodo più lungo. E' sempre lo strumento SAM che ce ne dà evidenza. La chimica di rocce contenenti acqua potrebbe aver generato il metano, ma i ricercatori non possono escluderne le origini biologiche.
Questo nuovo risultato mostra che i bassi livelli di metano nel cratere Gale, periodicamente aumentano nella stagione estiva, per poi diminuire di nuovo nell'inverno, e questo va così ad ogni anno
(Credit NASA/JPL-Caltech)
Direi che aspettiamo con impazienza i risultati del nuovo capitolo dell'esplorazione di Marte, affidato alle prossime missioni NASA (Mars2020) ed ESA-Roscosmos (ExoMars2020). Nuovi esploratori e nuovi strumenti scientifici all'opera.
Stay tuned!
Fonte dati, NASA.
Ormai è chiaro che in passato Marte ha ospitato acqua allo stato liquido e un atmosfera per molto tempo , quello che bisogna comprendere e quanto quest' acqua e quanto quest' atmosfera siano durati e come mai ora non ci sono più , oltre al fatto di quanta acqua allo stato di ghiaccio sia presente allo stato attuale su Marte oltre alla domanda più importante cioè se oggi ci sono organismi monocellulari o addirittura multicellulari , ci sarebbe un ulteriore quesito sul pianeta rosso cioè se durante il periodo in cui aveva un atmosfera ci fossero delle forme di vita ma gli scienziati semprano molto scettici su ciò , escludendo cellule e batteri ritengono molto improbabile che Marte abbia mai avuto flora o addirittura fauna questa è una peculiarità nel nostro pianeta(per quanto riguarda il nostro sistema solare la fuori chissà....)
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