NEWS SPAZIO :- Abbiamo recentemente visto come nel nuovo business spaziale l'arrivo di SpaceX ha rivoluzionato gli equilibri decennali portando ad una corsa al rinnovamento.
E' tutto un fiorire di aziende e progetti volti a ridurre il costo di una missione spaziale per l'orbita Terrestre.
Per quanto riguarda le "new entry", chi legge questo blog è aggiornato sui progressi di SpaceX, di Blue Origin, di Virgin Galactic, giusto per fare alcuni esempi, e di tutti gli altri progetti più significativi.
E' tutto un fiorire di aziende e progetti volti a ridurre il costo di una missione spaziale per l'orbita Terrestre.
Per quanto riguarda le "new entry", chi legge questo blog è aggiornato sui progressi di SpaceX, di Blue Origin, di Virgin Galactic, giusto per fare alcuni esempi, e di tutti gli altri progetti più significativi.
Tra i grandi player abbiamo dato un'occhiata a ciò che ULA (United Launch Alliance) ha in serbo con il progetto Vulcan come risposta ai tempi che cambiano.
In questo post vediamo invece cosa sta accadendo in casa di un'altra grande azienda e per di più Europea. Si tratta di Airbus Defence and Space, leader storico nel settore aerospazio.
Anch'essa ha un progetto per rendere più economico raggiungere l'orbita, nome in codice Adeline.
Il progetto Adeline (ADvanced Expendable Launcher with INnovative engine Economy) è un programma che ha come elemento fondamentale il parziale riuso del lanciatore, o meglio dei motori principali del lanciatore e della sua avionica.
Il concept è molto interessante, più avanti vedremo un bel video in CG piuttosto esplicativo.
Secondo Airbus il comparto motori ed avionica del booster principale di un razzo vettore costituiscono tra il 70% e l'80% del totale valore del lanciatore.
Ecco quindi che arriva Adeline, di fatto un modulo per consentire il rientro di motori ed avionica, potenzialmente - altro elemento di importante innovazione - adattabile ad ogni lanciatore.
L'idea generale la vedete rappresentata nella grafica in cima al post. Dopo che il 1° stadio ha esaurito il suo compito e si è sganciato dal 2° stadio, il comparto motori si separa dal booster
e fa rientro autonomamente a Terra, atterrando su di una normale pista di atterraggio per aeroplani
Per il volo in atmosfera due piccole ali e due eliche dispiegate dopo aver raggiunto velocità subsonica permetteranno di controllare la discesa e dirigere il veicolo a destinazione.
E dopo una fase di verifica e ripreparazione la sezione viene nuovamente agganciata ad un altro 1° stadio, pronta per una nuova missione.
E dopo una fase di verifica e ripreparazione la sezione viene nuovamente agganciata ad un altro 1° stadio, pronta per una nuova missione.
Tale concept potrebbe essere implementato per la prima volta nel nuovo vettore Europeo Ariane 6 tutt'ora in fase realizzativa.
Lo sviluppo ed i test di questa nuova architettura di lancio sono in corso sin dal 2010. Dopo i primi test in ambiente di simulazione l'attività ha prodotto i primi dimostratori che hanno permesso di fare test di volo, in varie condizioni.
Si tratta di un nuovo veicolo e quindi tutti i suoi sottosistemi devono essere sottoposti a molte fasi di test per essere validati, prima di poter essere assemblati in un veicolo pronto per lo spazio.
Ed una 1° missione spaziale di test potrebbe essere in programma per il 2025.
Adeline è uno dei vari progetti innovativi di Airbus Defence and Space, proprio per far fronte al nuovo ambiente competitivo presente oggi.
Altri studi sono in corso relativi al potenziale riuso sia dei motori principali che dell'ultimo stadio di un lanciatore, il quale potrebbe rimanere in orbita bassa Terrestre LEO e fare la spola con l'orbita Geostazionaria per trasportare laggiù vari satelliti, uno dopo l'altro. Vi ricorda qualcosa, vero?
Ecco un'animazione di Adeline
Enjoy!
Immagini, credit Airbus.
Fonte dati, Airbus.
Sergio fosse per me, ti candiderei a nuovo capo dell' Asi, come successore dell' ottimo Battiston, i tuoi argomenti sono sempre freschi, interessati mai scontati; tornando a parlare dell' argomento in questione é un bene sia per l'europa che finalmente si sveglia e prova a entrare in concorrenza con le altre agenzie americane , sia con l'astronautica che sviluppa un nuovo sistema di lancio, che crea nuova tecnologia e può abbassare i costi di lancio, quindi in sostanza un ottima notizia, speriamo vada in porto
RispondiEliminaNico
Addirittura!!! Nico grazie, mi accontenterei di andare sulla ISS :)
RispondiEliminaSicuramente nei prossimi anni/decenni il costo di lancio per i satelliti/sonde ecc.... diminuirà di molto spero solo che aumentino i clienti senno i soldi alle aziende aerospaziali saranno di meno.Con questo abbassamento dei costi ci sono anche migliori prospettive per quanto riguarda il lancio di missioni robotiche e/o umane.
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