NEWS SPAZIO :- E' partito alle 15:17 ora Italiana di ieri Giovedì 22 Febbraio un razzo Falcon 9 di SpaceX per quella che è stata la 4° missione nell'anno per l'azienda di Elon Musk. La missione denominata PAZ ha avuto come obiettivo l'immissione in orbita LEO del satellite radar PAZ di Hisdesat e di due payload secondari, MicroSat-2a e MicroSat-2b, due prototipi SpaceX per lo sviluppo della costellazione Starlink, che completata sarà composta da 11.000 satelliti che realizzeranno una rete per dare accesso Internet ad ogni parte del globo.
Il lancio è avvenuto dallo Space Launch Complex 4 East (SLC-4E) della Vandenberg Air Force Base, in California.
Il 1° stadio del Falcon 9 è un booster che ha già volato, in particolare con la missione FormoSat-5 dello scorso Agosto e non è stato recuperato da SpaceX. Dopo essersi separato dal 2° stadio ha effettuato alcuni test di rientro per poi ammarare nell'Oceano Pacifico.
Rivediamo lo stream video del lancio.
Un importante aspetto di questa missione è che ha fatto il suo debutto una nuova versione della carenatura del payload ("Payload Fairing 2.0"), il naso del razzo che contiene e protegge il carico durante le fasi iniziali dell'ascesa.
Questa nuova versione è progettata per un suo più efficiente recupero e per essere riutilizzata in più missioni, contribuendo così non poco ad abbassare ulteriormente i costi operativi di ogni missione, circa il 10 %, nuova costa infatti intorno ai 6 milioni di dollari.
La dimostrazione del fatto che la carenatura del razzo potesse sopravvivere ad un rientro si ebbe nel 2015 quando grossi pezzi di tale componente vennero ritrovati sulle coste della Carolina del Sud dopo che avevano galleggiato nell'Atlantico per più di un mese dopo il lancio.
Questo spettacolare video è ripreso da una telecamera posizionata dentro una metà della carenatura e ce ne mostra il rientro
Un primo tentativo di rientro controllato della carenatura si ebbe nell'Aprile 2017 con la missione SES-10, quando ne venne recuperata una metà praticamente integra.
La nuova carenatura 2.0 è il risultato di tutta una serie di piccoli aggiustamenti che si sono andati aggiungendo missione dopo missione, sia dal punto di vista progettuale che produttivo.
Ogni metà della carenatura ha un proprio sistema di avionica, contenitori a pressione per l'azoto con cui alimentare piccoli propellenti di manovra ed un comparto per un paracadute.
Alla separazione dal veicolo spaziale durante l'ascesa le due metà della carenatura utilizzano i propri propulsori per stabilizzare la loro caduta iniziale e per assumere un particolare orientamento per il rientro atmosferico.
Il paracadute, in grado di sterzare, ha poi il compito di guidare il componente verso una nave in attesa appositamente attrezzata per il recupero. Il suo nome è "Mr. Steven", eccola
Sembra però che l'imbarcazione non sia riuscita ad acciuffare la carenatura, l'ha mancata per poche centinaia di metri come lo stesso Musk ha scritto su Twitter
e come vedete è tutta intera.
E ora rivediamo il lancio
Immagini, credit SpaceX.
Enjoy!
super fantastico!!!!
RispondiElimina..Vi volevo chiedere cosa "pensano" i competitor (ESA/Arianne, etc) sul fatto che i costi continuano a scendere sempre più... ottimo per chi deve mettere satelliti in orbita, ma problematico per chi progetta razzi!
RispondiEliminaMarco parlando di competitors la U.L.A.(colosso che riunisce Boeing e Lockheed Martin) sta progettando il nuovo razzo di nome Vulcan , i motori di questo razzo si staccheranno e avranno dei paracaduti e poi il tutto viene recuperato in volo da un elicottero(se cerchi Vulan ULA c'è un video in cui si vede il concept), la Blue Origin di Jeff Bezon(il capo di Amazon) sta progettando il New Gleen che tornerà su una chiatta un pò come F9, mentre per Arianne 6 dal 2025 potrebbe avere un sistema per cui il motore si stacca e diventa una specie di aereo che poi attera su una pista per aerei.
EliminaBella domanda la tua, Marco.
EliminaE' un dato di fatto che SpaceX ha abbassato notevolmente il costo di accesso allo spazio.
Ha quindi tracciato un nuoco sentiero, ed è una cosa dirompente per ogni mercato, l'arrivo di un nuovo competitor che offre le stesse cose ad 1/3 del prezzo, senza sacrificare affidabilità e sicurezza.
Ed in questo caso l'unica opzione che vedo per le altre aziende aerospaziali è adeguarsi realizzando prodotti confrontabili con l'offerta di SpaceX (anche in termini di prezzo) oppure il mercato ne deciderà il destino.
Per gli utenti finali c'è tutto da guadagnare, la tendenza è avere servizi di lancio a prezzi sempre più convenienti, e per il mercato è una buona cosa.