(Credit Bigelow Aerospace)
NEWS SPAZIO :- Continua la pioggia di idee, progetti e partnership da parte delle aziende private impegnate nel nuovo business spaziale. Nelle settimane scorse abbiamo visto un fiorire di iniziative, governative e private, per rilanciare l'esplorazione Lunare.
Oggi la notizia è che la Bigelow Aerospace (BA) e la storica United Launch Alliance (ULA) hanno presentato un accordo per lanciare ed immettere in orbita intorno alla Luna un modulo habitat B330.
Il B330 verrà lanciato a bordo di un vettore Vulcan per la fine dell'anno 2022, e potrà essere utilizzato, sperabilmente, come deposito orbitale Lunare.
Robert Bigelow (presidente di BA): "Siamo entusiasti di lavorare con ULA in questo progetto di deposito Lunare. Il nostro piano di deposito Lunare è un forte complemento ad altri piani destinati alla fine a mettere persone su Marte. Esso fornirà alla NASA ed all'America un'opportunità emozionante e finanziariamente praticabile che può essere realizzata a breve termine. Questo deposito Lunare potrebbe essere facilmente inviato entro il 2022 per supportare i piani nazionali re-energizzati per ritornare sulla Luna.
"Questo deposito Lunare commerciale fornirà ancoraggi per un significativo sviluppo di business Lunare, oltre ad offrire a NASA ed agli altri governi la Luna come un'entusiasmante luogo per condurre esplorazione a lungo termine ed addestramento di astronauti".
Non so se vi ricordate, ma nell'Aprile dell'anno scorso avevo già parlato di BE e di ULA, che insieme avevano presentato un accordo che riguardava sempre il B330, da mettere però in orbita Terrestre. Eccolo
Possiamo quindi vedere il nuovo accordo di questi giorni per l'orbita Lunare come un'evoluzione del precedente agreement. Mi sembra un'ottima cosa, no? Se non altro vi è un segno di continuità sia nei progetti che nella collaborazione.
Ad ogni modo, il nuovo piano prevede che il B330 venga lanciato in orbita Terrestre da un lanciatore Vulcan 562. A quel punto, l'habitat verrà allestito da BE direttamente in orbita e ne sarà verificato il corretto funzionamento.
Una volta che il B330 sarà completamente operativo, ULA fornirà la capacità di immetterlo in orbita Lunare. Verranno effettuati due lanci Vulcan ACES (Advanced Cryogenic Evolved Stage), ciascuno dei quali porterà in orbita Terrestre 35 tonnellate di propellente criogenico.
A seguire tutto il propellente verrà trasferito ad uno solo dei due ACES, il quale poi effettuerà un rendezvous con il B330. E da lì inizierà il viaggio verso l'orbita Lunare. Fate riferimento al video che trovate più avanti.
Tory Bruno (ULA president e CEO): "Siamo così contenti di poter continuare il nostro rapporto con Bigelow Aerospace. L'azienda sta facendo un lavoro così straordinario nell'area degli habitat per vivere e lavorare al di fuori del nostro pianeta e siamo entusiasti di essere partner per rendere tutto ciò reale".
Il modulo B330 lo abbiamo già incontrato in passato, leggete qui
e qui
Aggiungo una piccola nota. Un singolo B330 presenta all'incirca 1/3 del volume di tutti gli attuali volumi pressurizzati della Stazione Spaziale Internazionale.
Al momento BE sta realizzando due moduli habitat B330, che saranno pronti per essere lanciati a partire dal 2020.
Se volete vedere in anteprima il B330 Lunar Depot date un'occhiata qui
Enjoy!
Fonte dati, Bigelow Aerospace.
Mi sembra un po una roba alla kerbal space program.. ma se funziona, ben venga
RispondiEliminaGianni, spiegati meglio
EliminaIl progetto è interessante anche se la NASA dovrebbe risolvere il problema delle radiazioni , poi mi chiedo se non sia possibile lanciare i moduli direttamente nel orbita lunare bassa usando SLS block 1 o il falcon heavy (che dovrebbe essere più economico)dato che semplificherebbe di molto le cose.
RispondiEliminaRadiazioni: certamente, ne abbiamo parlato moolte volte qui nel blog.
EliminaIl progetto è basato su ciò che "ad oggi" esiste... quando SLS e FH verranno alla vita e se saranno performanti nel modo giusto e più convenienti dei Vulcan, beh immagino che niente vieti di adottarli.
Tra l'altro nel video avrai visto Dragon 2 che rifornisce B330, quindi un "canale" verso SpaceX sembra essere già contemplato.
Sergio quando dici che il progetto è basato su ciò che ad oggi esiste(anche se usi le virgolette) il vettore Vulcan farà il suo primo volo nel 2019/2020 circa mentre il FH dovrebbe volare fra qualche mese o comunque entro la prima meta del 2018.
EliminaParlavo delle radiazioni nel senso che difficilmente i privati possono risolvere da soli questo problema o comunque ci vuole un budget notevole.
Si, certo, ma stiamo parlando di ULA e VULCAN fa parte dei suoi progetti.
RispondiEliminaScusate se sono un po' sognatore, ma per il problema delle radiazioni, opterei anche non solo su strutture rigide o liquide, ma anche energetiche come campi elettromagnetici, che possono proteggere gli equipaggi, occorre creare anche nuove tecnologie il tempo ci dirà dove possiamo arrivare
EliminaUn saluto
Nico
L'importante è che risolvano il problema il come non è importante dal mio punto di vista.
EliminaI campi elettromagnetici possono potenzialmente risolvere il problema per i raggi cosmici e il vento solare (che sono una parte importante del problema), ma sono completamente inutili contro le radiazioni vere e proprie
EliminaPer quanto riguarda le radiazioni una foto della Bigelow per spiegare come intendono fare
RispondiEliminahttps://www.forumastronautico.it/index.php?action=dlattach;topic=27000.0;attach=81718;image
Ti aggiungo anche questo, nel caso te lo fossi perso
Eliminahttp://newsspazio.blogspot.it/2016/04/bigelow-aerospace-beam-passato-presente.html
Grazie Sergio al epoca non seguivo il blog lo leggero con piacere,secondo te è possibile che la NASA anche per cercare di ridurre il costo della stazione lunare(deep space gateway) decida di mettere più moduli gonfiabili magari facendo una stazione solo con moduli gonfiabili? oltretutto la Bigelow per il futuro progetta i suoi moduli per usarli in delle future basi lunare e marziane.
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