(Credit NASA JPL)
NEWS SPAZIO :- Sono sempre di più gli studi per comprendere meglio l'ambiente spaziale finalizzati a rendere sicuri le lunghe missioni di esplorazione al di là della nostra Luna.
Pochi giorni fa abbiamo parlato proprio della Stazione Spaziale Internazionale e dei suoi microbi, batteri e microorganismi
Un nuovo studio condotto da ricercatori del NASA-JPL è stato pubblicato recentemente nella rivista Microbiome
L'obiettivo è stato quello di studiare la presenza di funghi in un habitat con esseri umani, che potrà essere in futuro realizzato su di un lontano pianeta. Ed i risultati sono molto particolari.
L'habitat Marziano è stato simulando utilizzando a Terra il modulo ILMAH (Inflatable Lunar/Mars Analog Habitat), un modulo gonfiabile che realizza un ambiente chiuso, isolato da tutto con il solo scambio d'aria filtrata dall'esterno all'interno.
Esso simula le condizioni presenti sulla Stazione Spaziale Internazionale o su di una possibile base Lunare o Marziana,
ILMAH, inizialmente realizzato per misurare gli effetti fisiologici, psicologici ed immunologici di una permanenza di un equipaggio umano in ambienti isolati, si presta bene a studiare altri aspetti, e tra questi l'ambiente microbiologico.
Caratterizzare e comprendere possibili cambiamenti nelle specie di funghi presenti è estremamente importante, sia per la salute degli astronauti ma anche perché alcuni funghi possono deteriorare l'habitat stesso.
L'esperimento è durato 30 giorni. Periodicamente venivano collezionati campioni in vari luoghi dell'habitat.
Ebbene, si è osservato che con l'arrivo di esseri umani all'interno dell'habitat, si viene a modificare la diversità dei vari funghi presenti, sembra che alcuni di essi prosperino più di altri. Tra queste le famiglie di funghi Davidiellaceae, Teratosphaeriaceae, Pleosporales e Pleosporaceae.
I funghi sono organismi estremofili, possono cioè sopravvivere a condizioni ambientali estreme ed è nota la grossa difficoltà per eradicarli, specialmente in ambienti chiusi.
Tra i funghi che sono aumentati durante l'esperimento anche alcuni che potrebbero causare effetti allergici, asma o infezioni, specialmente in persone con sistema immunitario indebolito (gli astronauti ad esempio).
E' quindi fondamentale capire il più possibile e sviluppare tecnologie e procedure appropriate per mantenere alti i livelli di pulizia negli habitat, siano questi i moduli della ISS o i moduli di un'astronave diretta su Marte, o i moduli di una base permanente su di un corpo planetario.
Molta ricerca è ancora necessaria.
Stay tuned!
E sulla ISS questi funghi ci sono già oppure i carichi sono cosi sterilizzati che questi problemi non ci sono?
RispondiEliminaLeggiti l'articolo che referenzio all'inizio del post
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