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venerdì 16 giugno 2017

Stazione Spaziale Internazionale, ricerca sul cancro "in progress"

(Credit Oncolinx)

NEWS SPAZIO :- Ho letto di una ricerca in corso sulla Stazione Spaziale Internazionale che si va ad aggiungere ai molti studi condotti sulla Terra per la lotta al cancro, argomento sempre più drammaticamente attuale.

La ricerca sulla Terra presenta un aspetto problematico, relativo al fatto che nei laboratori non si riesce a riprodurre la forma delle cellule tumorali all'interno del corpo. E questo può a volte produrre scoperte incorrette.

La ISS presenta rispetto a ciò un ambiente con caratteristiche uniche, (1) microgravità e (2) la possibilità di condurre esperimenti di lunga durata in tali condizioni di microgravità .



Le condizioni uniche che si hanno sui laboratori della Stazione consentono di approcciare la ricerca contro il cancro secondo una nuova modalità.

L'esperimento Efficacy and Metabolism of Azonafide Antibody-Drug Conjugates (ADCs) in Microgravity tenta di attivare la morte delle cellule immunogeniche all'interno delle cellule cancerogene, cosa che dovrebbe portare ad uccidere il cancro e prevenirne la ricomparsa in futuro.

L'esperimento esplora una combinazione di farmaci ed anticorpi che potrebbe aumentare l'efficacia del trattamento e diminuire gli effetti secondari associati alla chemioterapia.

Luis Zea (research associate, Bioserve Space Technologies): "Nello spazio è possibile far crescere tumori di forma sferica di dimensioni più grandi, così da avere un migliore modello di cosa accade nel corpo umano. Le possibilità di avere falsi positivi o falsi negativi ne risulta diminuita".

Dhaval Shah (co-investigator): "Non sappiamo se le cellule metabolizzeranno il farmaco con la stessa velocità di come avviene sulla Terra. A lungo termine dobbiamo essere sicuri quali farmaci funzioneranno".

Attualmente per trattare il cancro la chemioterapia  introduce nel corpo del paziente (per via orale o intravenosa) un farmaco per attaccare ed uccidere le cellule tumorali. Il punto è che questo approccio "non mirato" porta anche ad uccidere cellule sane.

La ricerca ADCs sulla Stazione usa una combinazione di due molecole: un farmaco Azonafide (che uccide il cancro) ed un anticorpo, il quale potrebbe abilitare proprio un approccio mirato, in modo da arrivare ad uccidere solamente le cellule malate.

Ancora Shah: "Uno dei motivi per cui le cellule cancerogene crescono in certi individui è che il loro sistema immunitario non le riconosce. Questa molecola ha anche l'abilità di svegliare, o togliere il freno, alle cellule immunitarie esistenti all'interno del cancro. In ogni tumore quando queste molecole vengono rilasciate (dalla cellula cancerogena) esse 'svegliano' le cellule immunitarie circostanti e stimolano il sistema immunitario del corpo, facendogli riconoscere ed uccidere le cellule tumorali".

Durante il trattamento con la chemioterapia, spesso i pazienti  sono soggetti ad effetti secondari, come nausea, fatica, perdita di capelli, disfunzioni cognitive ecc. ecc.

Questa nuova combinazione tra farmaci ed anticorpi potrebbe aiutare a diminuire questi effetti secondari, anche se potrebbe introdurne di propri, sebbene potenzialmente meno forti e di minor durata.

Zea: "L'anticorpo è come un connettore. Da una parte si lega solamente al farmaco e dall'altra potrebbe legarsi solamente alle cellule tumorali e non a quelle sane. E combinando queste due, l'idea è quella di diminuire gli effetti collaterali della chemioterapia".

Work in Progress!

5 commenti:

  1. Grande notizia, avendo perso mio padre a causa di questo male, capisco molto bene la necessità di una cura
    Nico

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    1. Me ne dispiace Nico, questo mostro colpisce sempre di più...

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    2. Mi dispiace molto per la tua perdita Nico :( ,speriamo che col tempo grazie a queste ricerche sulla Terra e nello spazio si riesca a trovare una cura a questo male terribile.

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    3. Grazie Alex S, speriamo veramente in nuove cure, oltre le solite;perche' quelle attuali distruggono anche le persone non solo il male e avvolte neanche quelle bastano
      Nico

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  2. Grazie Sergio, la ricerca è importante
    Nico

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