NEWS SPAZIO :- La novità oggi è che Jeff Bezos, il fondatore dell'azienda spaziale Blue Origin, ha diffuso un po' di dettagli interessanti sui suoi programmi per il veicolo orbitale New Glenn. L'occasione è stata la Satellite 2017 Conference, martedì scorso a Washington.
Per prima cosa Bezos ha annunciato il completamento della realizzazione del 1° esemplare del motore BE-4, nei giorni precedenti ne aveva twittato alcune immagini. Eccone una
Più di 4 anni di sviluppo, il nuovo BE-4 sarà pronto a volare nel 2019, completamente finanziato da risorse private (Blue Origin ed ULA). E' una delle risposte del nuovo business spaziale USA per sostituire il motore Russo RD-180. Ma non solo.
E' stato annunciato il 1° accordo commerciale con Eutelsat, che diventerà quindi il 1° cliente del servizio di lancio orbitare di Blue Origin, il cui razzo vettore sarà New Glenn in fase di costruzione, di cui il motore BE-4 ne è il cuore del sistema di propulsione.
Avevamo conosciuto New Glenn qualche mese fa
Ottantadue metri di altezza, con il 1° stadio composto da 7 motori BE-4, motori a propellente liquido che verranno alimentati da Gas Naturale Liquefatto ed Ossigeno Liquido. Ciascuno di essi avrà una spinta di 2450 kN.
Il 2° stadio sarà alimentato da una versione ottimizzata per il vuoto dello stesso motore BE-4.
La versione New Glenn a 3 stadi vedrà come propulsore dell'ultimo stadio una versione del motore BE-3 che già abbiamo visto in funzione nei test del veicolo New Shepard.
Un po' di cifre adesso, per dare un'idea della capacità di carico di questo nuovo "attore" orbitale e per metterlo nell'attuale contesto della concorrenza. New Glenn sarà in grado di mettere in orbita LEO 45 tonnellate di carico, ed in orbita GTO 13 tonnellate di carico (nella sua versione a 3 stadi).
Questi numeri lo pongono a livello del Delta IV Heavy (come performance in GTO) e del lanciatore Cinese Long March 5. Più avanti dedicherò un post a confrontare le performance dei vari razzi vettori, facciamo fare qualche volo ai nuovi annunciati (Falcon Heavy, SLS, New Glenn).
Secondo gli attuali programmi il nuovo lanciatore sarà pronto a volare nel 2020. Ecco qui sotto un video che ci fa vedere per la prima volta New Glenn. Si tratta ovviamente di un'animazione, in cui viene mostrato il profilo di una missione orbitale in LEO
Ovviamente, gli sforzi di Blue Origin sono quelli di avere un 1° stadio riusabile, al pari di New Shepard, quindi anche qui vedremo il booster fare ritorno a casa ed atterrare anch'esso, come SpaceX, in una piattaforma navale.
C'è una differenza però, la piattaforma che farà da sito di atterraggio per New Glenn sarà in movimento, per aumentarne la stabilità.
Interessante, no?
Stay tuned!
Immagini, credit Blue Origin.
Quindi si tratta di un lanciatore pesante, anche se leggermente meno performante del Falcon heavy. É interessante la scelta di utilizzare un vettore monolitico piuttosto che affidarsi a booster ausiliari come SpaceX e NASA. Qualche esperto saprebbe illuminarmi brevemente dei vantaggi e svantaggi di entrambi gli approcci?
RispondiEliminaCiao Alessandro,
Eliminain poche parole nessun lanciatore è monolitico. Il concetto che ormai dall'inizio dell'astronautica è assolutamente consolidato è quello di avere un razzo vettore diviso in stadi. Quando uno stadio ha fatto il suo lavoro viene sganciato, per non avere inutile massa da continuare a "portare sù".
Il Falcon 9 di SpaceX ha due stadi. Il Falcon Heavy avrà il nodo "core" (il suo 1° stadio) composto da tre 1° stadi del Falcon 9.
I due laterali si sganceranno e continuerà il solo centrale, il quale a sua volta si separerà dopo che avrà terminato il proprio compito.
New Glenn di Blue Origin avrà due versioni, a 2 stadi ed a 3 stadi.
Il 3° stadio è quello che va in orbita insieme al payload ed in generale serve ad inviare il carico oltre l'orbita Terrestre (Luna, Marte...).
I due booster laterali di SLS (NASA) vedili ne più ne meno come uno stadio, fanno il loro lavoro e poi si sganciano. Tipicamente questi booster sono a tecnologia differente (a combustibile solido) rispetto agli altri stadi, ma il loro compito resta invariato. Danno una spinta aggiuntiva al 1° stadio se vuoi, ma il concetto rimane lo stesso.
Sergio ma la capacità di portare 45 tonnellate in LEO si intende per la versione riutilizzabile o per la versione sacrificabile?comunque pensavo che nella sua versione a 3 stadi fosse molto più potente.
RispondiEliminaPer quello che ho letto il 1° stadio di New Glenn non sarà un veicolo ELV, non sarà mai sacrificato cioè.
EliminaScusate, ma cosa vuol dire che la piattaforma di atterraggio sarà in movimento? Non è pericoloso?
RispondiEliminaScusate l'ignoranza :-D
E' certamente una novità, il video nel post fa vedere l'atterraggio del 1° stadio di New Glenn sulla piattaforma in movimento. E' certamente una manovra più complessa, ma staremo a vedere.
EliminaCi mancava copiare anche la piattaforma navale.
RispondiEliminaSembra la versione "cinesata" del Falcon Heavy...
Si capisce che mi sta antipatico l'atteggiamento di Bezos?
Staremo a vedere cosa riesce a fare, speriamo che più che una brutta copia da fretta di competizione riesca a costruire qualcosa di decente in questi 3 anni a venire.
E' dagli anni '90 che vi sono lavori accademici "pubblicati", che sono proprio relativi al possibile atterraggio di booster su vascelli oceanici.
EliminaSpaceX ha dimostrato che questa cosa si può fare, e direi benvenuta a qualunque altra azienda che consolida questa tecnologia.
Un domani potrebbe nascere un nuovo business dedicato a fornire Landind Pod oceanici, indipendentemente da chi vi atterra. Why not?
Quest'ultimo punto sarebbe davvero fantastico, ma ancora piuttosto costoso: ricordo male o la nave drone di SpaceX costò un centinaio di milioni?
EliminaP.S.: grazie per la risposta anche alla domanda che ho fatto ieri ;-)
Gabriele non penso proprio ,la nave sarà molto più economica al massimo poche decine di milioni se non addirittura meno.
EliminaCome mai? ormai tutti i nuovi razzi saranno parzialmente o totalmente riutilizzabili o comunque più economici e non ci trovo nulla di strano che alcuni ricchissimi imprenditori decidano di investire in questo settore.
RispondiEliminaNon dovremmo avere antipatie, solo il settore privato ci porterà a livello turistico, industriale e di estrazione mineraria su luna, marte e asteroidi; come mai la Nasa non è tornata subito sulla luna, dopo le missioni Apollo? perché non c'era un interesse di stato, ormai i sovietici erano stati superati e bastava cosi, i privati invece hanno interessi economici, è brutto dirlo ma il denaro muove il mondo, la storia dell' umanità e stata costruita cosi, la nasa non aprirà alberghi sulla luna o nello spazio neppure resort, non organizzera crociere, non aprirà cantieri di estrazione di minerali su asteroidi,i privati avranno interessi per farlo e questo abbatterà i costi spaziali in un futuro
RispondiEliminaUn saluto
Nico
Scusate al posto di industriale, volevo scrivere commerciale
RispondiEliminaNico
Concordo in pieno, il termine "antipatie" non ha alcun senso quando si parla di professioni, futuro, spazio.
RispondiEliminaBuongiorno a tutti,scusate la mia ignoranza
RispondiEliminama perché la piattaforma in movimento aumenta la stabilità?in fase di atterraggio il razzo deve già contrastare il vento e la forza laterale sviluppata dall'energia cinetica del razzo stesso in quanto non scende in modo perpendicolare(se non gli ultimi metri) ma in modo parabolico inoltre dovrebbe continuamente spostarsi in laterale della velocità della piattaforma...mi pare più complesso anziché migliore...un po' come colpire un bersaglio fermo o in movimento,mi sembra più semplice prendere quello fermo...sbaglio qualcosa nel mio ragionamento?cosa mi sfugge?
Max da quel che ho capito, sicuramente è più comodo atterrare al suolo,ma secondo quale orbita devi andare e a che velocità vai , non puoi riatterrare al suolo ma come fà Spacex appoggiarsi su una piattaforma drone in mare o almeno mi sembra così
RispondiEliminaNico
Grazie Sergio chiedevo perchè per esempio quando si parla delle capacita del Falcon 9 e del futuro Falcon Heavy si citano sempre in versione sacrificabile ,comunque questo è solo un video potrebbe anche essere che la nave rimane ferma e sul fatto della terraferma o della nave penso che dipende dal profilo della missione e da dove viene lanciato il razzo.Penso che in questo campo non abbia senso la simpatia o l'antipatia noi dobbiamo giudicare per le capacità,impegno e serietà di questi imprenditori e di queste aziende ,comunque per i prossimi decenni i privati avranno bisogno della NASA prima di poter camminare sulle loro gambe(se non fosse stato per la NASA nel 2008 la space x sarebbe fallita) e senza la NASA non torneremo sulla Luna e non andremo su Marte.
RispondiEliminaChiedo scusa: non volevo far credere che un antipatia MIA, cioè di ME Marco, potesse essere un limite.
RispondiEliminaE' una mia "faziosa opinione" lo riconosco, e Sergio non avevo idea fosse dagli anni 90 che si parlasse di piattaforme oceaniche in grado di "raccogliere" stadi appena lanciati.
Però da fazioso ripeto: sembra a pensar male che Bezos si rifaccia esattamente ad ogni Step della Space-X...
Grazie comunque a tutti per le risposte!
Per la competitività non credo che un filmatino della New Glenn possa competere con la Space-X quando l'unica cosa che hai fatto è il motore BE, che neppure è stato "avallato" dalle verifiche NASA.
Paradossalmente il Raptor Space-X è più avanti nei collaudi rispetto al suddetto.
E poi signori miei, inutile dire "non dobbiamo essere faziosi": è esattamente quello che ne viene, nel senso che questa è competizione, non amorevole condivisione.
Faziosi o meno o spendi o non spendi, o completi e testi o no.
Non facciamo i santi per cortesia, Space-x New Glenn Boeing.. Pensate che fra loro siano tutto amore e abbracci?
Schierarsi per me è un dovere, punto sulla più promettente, e non per me, visto che sarò morto entro i prossimi 40 anni, è promettente per i nostri piccoli. Per i nuovi nati.
Ben venga la competizione ragazzi, un saluto.
Grazie Sergio per l'incipit.
Ti faccio notare che la Space X è stata fondata 15 anni fa quindi hanno avuto un bel pò di tempo ,e dal 2011 del falcon heavy abbiamo solo un video aspettando il lancio stesso discorso del ITS.
EliminaOltretutto il primo progetto del genere era degli anni 90 fu il McDonnell Douglas DC-X prima che il progetto fosse cancellato poi molti di questi ingegneri andarono a lavorare per la blue origin e fu proprio questa azienda che nel 2015 fece volare per prima un razzo nello spazio e poi lo fece atterrare e non la space x.
EliminaLe cose sono un po' diverse, almeno fino ad oggi non puoi fare paragoni tra Blue Origin e SpaceX.
EliminaNe parlammo abbondantemente a suo tempo. Ecco il riferimento
http://newsspazio.blogspot.it/2015/12/ma-stiamo-scherzando.html
Sergio volevo solo dire a Marco che la blue origin non stava copiando la space x.
Elimina