(Credit Blue Origin)
NEWS SPAZIO :- Continuiamo a parlare di Blue Origin, l'azienda aerospaziale di Jeff Bezos che recentemente ha presentato importanti novità per i suoi programmi futuri.
Dopo l'annuncio del prossimo test "spettacolare" del razzo vettore suborbitale New Shepard di cui abbiamo parlato nel precedente post
eccoci con la 2° notizia. Ieri Lunedì 12 Settembre Jeff Bezos ha presentato al mondo i progetti per un razzo vettore orbitale riusabile in grado di competere con i player pubblici e privati per il trasporto di cargo ed esseri umani in orbita Terrestre.
Il nuovo veicolo spaziale si chiamerà New Glenn, in onore di John Glenn, il 1° Americano ad aver compiuto un'orbita intorno alla Terra nel 1962.
L'approccio allo spazio di Bezos è differente da quello adottato da Elon Musk, che con la sua SpaceX da subito si è posto l'obiettivo di raggiungere l'orbita Terrestre - attenzione, differente non significa migliore o peggiore, significa differente!
Bezos stesso dà molta enfasi al suo procedere per gradi, un passo alla volta, Gradatim Ferociter come è il suo motto. Ecco quindi che dall'avventura suborbitale di New Shepard, che dal blog stiamo seguendo sin dal suo inizio, Blue Origin continua il suo viaggio ed arriva alla nuova avventura orbitale di New Glenn, alla cui realizzazione sta lavorando già da quattro anni.
Bezos stesso dà molta enfasi al suo procedere per gradi, un passo alla volta, Gradatim Ferociter come è il suo motto. Ecco quindi che dall'avventura suborbitale di New Shepard, che dal blog stiamo seguendo sin dal suo inizio, Blue Origin continua il suo viaggio ed arriva alla nuova avventura orbitale di New Glenn, alla cui realizzazione sta lavorando già da quattro anni.
Sebbene ad oggi si tratti solamente di progetti, ambiziosi e comunque assolutamente fattibili, si tratta della naturale evoluzione degli sforzi e degli insegnamenti imparati con New Shepard.
Ed infatti, al pari del suo fratello più piccolo, New Glenn sarà un veicolo spaziale riusabile a decollo ed atterraggio verticale.
Ed infatti, al pari del suo fratello più piccolo, New Glenn sarà un veicolo spaziale riusabile a decollo ed atterraggio verticale.
Il cuore di tutto è il nuovo motore BE-4 che Blue Origin sta realizzando e testando, un motore da 2.450 kN di spinta, alimentato da una combinazione di LGN (Liquefied Natural Gas, gas naturale liquefatto) e LOX (Liquid Oxigen, ossigeno liquido).
Come sappiamo, il veicolo suborbitale New Shepard è alimentato da un motore BE-3 (490 kN di spinta al livello del mare). Il nuovo veicolo orbitale New Glenn sarà basato sull'utilizzo di BE-4.
New Glenn verrà realizzato in due modelli, a 2 stadi (82,3 metri di altezza) ed a 3 stadi (95,4 metri). Li potete vedere nella grafica in cima al post.
Il 1° stadio sarà alimentato da 7 motori BE-4 che forniranno una spinta al decollo di 1,74 milioni di kg (3,85 milioni di pound).
Il 2°stadio sarà alimentato da un versione di BE-4 ottimizzata per il vuoto spaziale.
Ed il modello a tre stadi avrà l'ultimo stadio composto da un motore BE-3 (anch'esso ottimizzato per operare nello spazio) alimentato da idrogeno liquido ed ossigeno liquido.
La versione a 2 stadi del nuovo lanciatore raggiungerà l'orbita Terrestre per missioni di trasporto spaziale di merci ed astronauti. La versione a 3 stadi nasce per andare oltre l'orbita LEO.
Secondo i piani di Blue Origin il nuovo razzo vettore New Glenn farà il suo primo volo di test entro la fine di questo decennio, tra non molto quindi.
Il sito di lancio sarà il Launch Complex 36 a Spaceport Florida, parte della Cape Canaveral Air Force Station in Florida.
New Glenn verrà assemblato in un apposito edificio attualmente in costruzione ad Exploration Park, appena fuori dal NASA Kennedy Space Center, ad appena 15 km dal sito di lancio.
Per quanto riguarda l'atterraggio di New Glenn, ancora nessuna notizia ufficiale è stata data. Inoltre, nulla è stato detto se il riuso di New Glenn riguarderà solamente il 1° stadio del razzo oppure anche gli altri stadi.
Notizie sul web indicano che un possibile sito di atterraggio per il 1° stadio del vettore potrebbe essere una piattaforma Oceanica nell'Atlantico che potrebbe essere situata a 1.200 km dal sito di lancio.
Ma, come ho ricordato in precedenza, siamo alla fase progettuale, ne sapremo di più nei prossimi mesi-anni.
bellissimo!!!
RispondiEliminauna domanda..chi fornisce i motori alla Blue Origin?
Probabilemte ti e' sfuggito....""Il cuore di tutto è il nuovo motore BE-4 che Blue Origin sta realizzando e testando...""
RispondiEliminaDomanda stupida credo ma l'ossigeno liquido viene miscelato con l'idrogeno solo per dar modo all'idrogeno di bruciare nel vuoto oppure serve per stabilizzare la miscela?
RispondiEliminaL'idrogeno è il propellente, l'ossigeno è l'ossidante.
Eliminasi mi è sfuggito.....
RispondiEliminaAlto quasi come un Saturn V
RispondiEliminaNico
Americani.. puntano sempre a chi ce l'ha piu grosso.. hahahaha.. buona fortuna :)
RispondiEliminascusatemi tutti..ma se la tecnologia per il saturno V è esistente perché non si è partiti da quelle dimensioni per progettare e costruire i nuovi razzi? (magari è una domanda scema) è un po come se si ri- progettassero le locomotive a vapore per arrivare di nuovo all ETR..
RispondiEliminaCiao,in parte ti sei risposto da solo...in pratica i razzi di oggi hanno la stessa forma ma la tecnologia all'interno è totalmente diversa...come per la locomotiva che tu dici...parti da una cosa che ha più o meno la stessa forma ma alla fine sono due cose completamente diverse...solo i motori che stanno realizzando sono concepiti in maniera diversa da quelli del Saturn,i serbatoi la telemetria e tutti gli impianti di sicurezza...è come se parlassimo di sviluppare curiosity dalla sonda voyager...
EliminaTotalmente diversa, no.
EliminaSostanzialmente migliorata e rinnovata, si.
In pratica hanno la stessa forma?
È come dire che le automobili hanno tutte la stessa forma.
No. Né in pratica, né in teoria.
Anche all'esterno ci sono importanti differenze costruttive e funzionali.
Solo per dirne alcune: corpo in lega leggera, alette supplementari, mobili in alto, aerostabilizzanti e frenanti per SpaceX, sembrerebbero essere le usuali fisse su Blue Origin, e poi le gambe di atterraggio, 4 lunghe sui Falcon, in numero maggiore, forse 6, oppure 8, più corte, per i New Glenn.
su ma i New Glenn sono più grandi e non di poco...ps perché hanno scelto la piuma come simbolo?
RispondiEliminaE dall'altro giorno che sto cercando pure io il perché della piuma ma non trovo nessuna spiegazione :-))))
EliminaRiflettevo sulla presentazione di questo grosso e grasso matrimonio americano (greco no)ahahah.No parlo seriamente, Bezos mi piace e mi piace anche Musk sono due imprenditori con le palle uno piu' formica , metodico umile e pragmatico l'altro piu' cicala ,del tutto e subito ,infatti si prende dei rischi ,decisamente piu'visionario..Ebbene rifletto su questa notizia:Bezos vuole realizzare entro il decennio quindi entro il 2020, non un razzetto quale attualmente sta utilizzando per il futuro turismo di "massa" ma addirittura un bestione figlio, concettuale del Saturn di apollonia memoria.Ed il pacco full optional, in tre anni?!? Azz o questo ha degli ingegneri tedeschi (in contatto mistico con le Pleaidi),che lo supportano o ha preso lezioni da David Copperfield.Ma vi rendete conto di cosa sta parlando? un bestione che nessuna nazione, corregetemi se sbaglio, ha a catalogo.A parte la tecnologia , formidabile di un simile progetto,ma chi lo finanzia la fatina dei dentini? Non vorrei che in materia di business spaziale il lupo la volpe ed il gatto, si c'e' pure il biondo ossigenato Branson ,giocassero a chi le spara piu' grosse."Venghino siori venghino ....."Anche i russi stanno sviluppando il loro "Big Mac" per andare sulla luna , con formidabili problemi e non c'e' la faranno sicuramente in tre anni.Per non parlare del fratello Nasa SlS che ha i suoi (generosi) tempi, considerando che volera', spero, nel 2018 come dichiarato. Considerando che il programma e' partito, nel 2011, stiamo parlando di 7 anni non di tre.Idem per il Falcon 9 concepito nel 2005 e operativo per la Iss nel 2012 altri 7 anni e di certo non e' paragonabile al razzo di Bezos.Mah resto perplesso per quanto mi auguro e gli auguro (Bezos) di trionfare come Baldios (un manga degli anni 80) per "il bene dell'umanita'" e di portarci, cioe' portare gli americani verso nuove frontiere .Ne sarei immensamente felice.Tornando a Branson della Virgin,anche lui ha avuto i suoi guuai ed e'ancora molto lontano da volare nello spazio,anche qui lo sviluppo sta richiedendo tempi lunghi,altro che tre anni.Per non parlare della sfortunata Sierra Nevada che stimo moltissomo.In realta' Branson lo vedrei di piu' come oragnizzatore di bunga bunga piuttosto che come imprenditore spaziale.Non so ma Bezos la formica e Musk la cicala sono su un altro pianeta.Lieto di smentirmi.e aspettiamo delle "sparate" anche da Orbital e Boeing, quest'ultima ha preso un sacco di soldi e non ha un prototipo funzionante, ma voi avete mai visto in questi anni un test ,un prototipo, ripeto funzionante ,della loro capsula? Vabbe'Boeing e' Boeing player serio non come la Lockeed Martin,bidonista della Us Air Force.Northrop,avessero sviluppato il tuo sfortunato Black Widow, infatti sempre i cari cinesi, copioni truffaldini ,qualche giorno fa su un treno merci diretto verso Chengdu.......State bene alla prox
RispondiEliminaOttimo commento Claudio B., a me è piaciuto moltissimo, ricco di elementi di contorno divertenti e sorprendenti pensando per esempio alla metafora del collegamento(reale) su rotaie per indicare un canale di intesa e collaborazione tra ESA e CNSA del quale leggo sempre più notizie..
EliminaLa similitudine tra cicala/formica con Musk/Bezos non mi sembra del tutto centrata.. ma ho apprezzato lo sforzo narrativo dell’intero commento.
Ah !!!!Baldios! non lo conoscevo.. sembra il cuggino sfigato del mitico Daitarn 3^_^.
By Simo
Claudio B, mi diresti 2 cose in un orecchio?
RispondiElimina•1 Cosa usi esattamente per scrivere questi ... testi (preferisco non mettere un aggettivo), quindi quale hardware e quale software hai adottato?
•2 Perché Musk tu lo vedi come una cicala?
Ho perso il filo del discorso...scusami Claudio B ma veramente non ho capito molto il tuo post...a che conclusioni volevo arrivare?
EliminaAndiamo bene ...
EliminaMax, lo dici a me?
Qui ci sarebbe da riprendere in mano i fili messi a caso e rammendare un po' dappertutto.
Ma ne vale la pena?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaPer quanto mi riguarda stiamo guardando un pulcino, di quelli che ci mettono almeno 15 anni a volare.
RispondiEliminaSe vogliamo sperare di essere vivi per veder un uomo su Marte: Space-X o/e collaborazioni.
Se aspettiamo le filo-governative o private tipo la piumetta Bezos: 35-40 anni
Sarò caustico, ma finche non mi date una motivazione per me ci fermiamo qui.
La vera rivoluzione sarà quando potremo usare propulsori che utilizzano come carburante l'elettricità per spostarsi nello spazio, anche perchè penso che i propulsori a razzo di questo tipo non abbiamo ulteriori grosse innovazioni cioè li potranno fare molto più sicuri,efficienti e meno costosi(si spera) ma penso che le loro prestazioni ormai siano queste del resto ormai vengono usati da più di 60 anni.
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