NEWS SPAZIO :- Siamo entrati in un'altra "normalità". Ciò che appena ieri ci sembrava fantascienza, oggi è diventato quasi una routine. Almeno per noi che siamo da questa parte "del vetrino".
L'entusiasmo non diminuisce e la voglia di andare sempre più avanti ci accompagna fedele. E' questo lo spirito giusto che muove chi sente la passione, in questo caso per lo spazio, sia di noi appassionati che soprattutto per i professionisti che vi lavorano nel quotidiano.
Sto parlando dei grandi progressi compiuti in questi anni dall'azienda Space Exploration Technologies (SpaceX) e che ieri ha lanciato una nuova missione commerciale, JCSAT-16.
Un nuovo satellite in orbita di trasferimento Geostazionario ed una nuova impresa "secondaria" portata anch'essa al successo, far atterrare il 1° stadio del razzo vettore Falcon 9 in un puntino di Oceano Atlantico dove ad aspettarlo vi era la nave-piattaforma-robotica ASDS (Autonomous Spaceport Drone Ship) dal nome "Of Course I Still Love You".
Successo completo. Rivediamo i video.
Falcon 9 ha "liberato la torre" alle 7:26 ora Italiana di ieri Domenica 14 Agosto. Dallo SLC-40 (Space Launch Complex 40) della Cape Canaveral Air Force Station in Florida il vettore è partito con la missione primaria di immettere in Orbita di Trasferimento Geostazionario (GTO) il satellite commerciale per telecomunicazioni JCSAT-16 dell'azienda Giapponese SKY Perfect JSAT Corporation.
JCSAT-16 fungerà da backup orbitale (per le bande di trasmissione Ku e Ka) per i molteplici servizi offerti della compagnia nipponica, tra cui distribuzione video, comunicazione dati in Asia, Russia, Oceania, Medio Oriente e Nord America. L'azienda gestisce anche la piattaforma di broadcasting video Direct-to-Home "SKY PerfecTV!" in Giappone.
Per quella che è la tipologia di missione il Falcon 9 ha dovuto erogare il massimo della sua performance, lasciando poco propellente per la missione secondaria, far ritornare a Terra sano e salvo il 1° stadio (F9S1), non sufficiente per guidarlo al sito di lancio (manovra boost-back).
L'unica possibilità è tentare un atterraggio sulla piattaforma ASDS in attesa nell'Oceano Atlantico.
Lo abbiamo già visto molte volte e conosciamo ormai a memoria la manovra di rientro che F9S1 ha effettuato.
Dopo la separazione dal 2° stadio, avvenuta appena prima dei 9 minuti di volo, per prima cosa F9S1 ha rivolto nel verso di marcia la sezione motori effettuando una rotazione di 180°.
Una prima accensione di tre dei nove motori per rallentare il moto, seguita da una nuova rotazione per riposizionare i motori "in basso".
E' seguita una nuova accensione più prolungata per frenare la discesa e proteggere l'intero comparto motori dalle estreme sollecitazioni.
A seguire l'apertura delle alette di manovra per guidare con precisione il veicolo e l'accensione finale per l'atterraggio con il dispiegamento delle gambe su cui far posare F9S1. Centro perfetto sulla piattaforma "Of Course I Still Love You".
E' il sesto F9S1 che atterra con successo, il 4° in mare. Per maggiori informazioni ricordate che potete sempre consultare la sezione "SpaceX" del blog dove raccolgo tutte le notizie di questa loro incredibile avventura, sin dal suo inizio! Ecco l'URL
Ad ogni volo si impara sempre qualcosa in più e si spinge il limite sempre un po' più in là. In particolare SpaceX sta studiano nuove modalità per proteggere meglio i motori del 1° stadio, i quali sono quelli che durante il rientro da missioni ad alta energia sono soggetti alle sollecitazioni più forti.
L'obiettivo finale è sempre quello, migliorare il rientro per raggiungere un maggior livello di affidabilità che consenta agli F9S1 rientrati a Terra di tornare a volare.
E adesso rivediamo lancio e rientro di Falcon 9. Ecco il replay dell'Hosted webcast
e del Technical webcast
Enjoy!
Immagini, credit SpaceX.
Grande Spacex, grande Elon Musk, che ci sta portando, in una nuova era dei razzi
RispondiEliminaNico
Avevate notato che nella time-line delle webcast la precedente denominazione 'EXPERIMENTAL LANDING' è stata sostituita da 'LANDING ATTEMPT' (tentativo di atterraggio)?
RispondiEliminaSegno della consapevolezza di aver raggiunto una più consolidata esperienza e disinvoltura.
Se riusciranno anche nell'impresa di evitare il black-out delle riprese live sulla piattaforma durante l'atterraggio, potremo dire che è stato un successo completo ... non sarà mica questa la parte più ardua per SpaceX vero?
Forza Elon, ce la puoi fare! ^_^
Decisamente un operazione ormai di routine .Sono curioso di osservare il futuro lancio del Falcon Heavy dove i primi stadi del vettore saranno tre.Sara' interessante capire come gestiranno simultaneamente il rientro di tutti e tre i "pezzi".Credo che i primi rientri saranno effettuati a terra diversamnte , in mare Space x dovra' dotarsi di tre piattarforme robotiche, non sara' uno scherzo e, come credo, se ci riusciranno anche qui sara' un avanzamento tecnologico epocale.
RispondiEliminaSe leggi il precedente post, trovi qualcosa sull'argomento, nel mio delle ore 2:59
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RispondiEliminaIl futuro è qui tre razzi valgono uno ognun per se ....mi chiedo perché non ci siamo altre agenzie che non sviluppano motori più potenti o sistemi di riutizzo come space x
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