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martedì 5 luglio 2016

Juno è arrivata in orbita intorno al pianeta gigante Giove, by NASA!

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Juno è in orbita intorno al gigantesco Giove, il più grande pianeta gassoso del nostro sistema Solare. E' il secondo oggetto terrestre a orbitargli intorno, dopo la sonda NASA Galileo (dal Dicembre 1995 al Settembre 2003).

Tutti eravamo in attesa ieri, o meglio questa notte qui in Italia, ed al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena tutti gli occhi erano incollati ai monitor in attesa di un segnale che avrebbe dovuto percorrere 48 minuti e 19 secondi prima di essere ricevuto dalle stazioni qui sulla Terra.

E tutto è andato come da programma. Dopo circa 5 anni di viaggio Juno si è immessa in orbita Gioviana effettuando la manovra di JOI (Jupiter Orbit Insertion) durata 35 minuti.

La conferma che l'accensione del propulsore principale della sonda era stata completata è giunta sulla Terra alle 5:53 ora Italiana di questa mattina (8:53 p.m. PDT di Lunedì 4 Luglio, cioè 11:53 p.m. EDT). Juno è in orbita polare, con un'inclinazione di 89,8°.



I dati di telemetria e di tracciamento della sonda sono stati ricevuti della rete NASA DSN (Deep Space Network), in particolare dalle antenne  di Goldstone (California) e Canberra (Australia).

Tra gli eventi che hanno preceduto la manovra di frenata per entrare in orbita vi è stata la variazione di assetto per posizionare il propulsore nella giusta direzione. E' stata anche aumentata la rotazione su sé stessa della sonda, da 2 a 5 rivoluzioni per minuto, per aiutare a renderla più stabile.
Durante l'avvicinamento a Giove, Juno ha anche disattivato i 9 strumenti scientifici di bordo come misura precauzionale.

Il motore Leros-1b (da 645 Newton) è stato acceso alle ore 5:18, portando Juno a decelerare diminuendo la sua velocità di 542 m/sec. Ciò ha permesso alla forte attrazione gravitazionale di Giove di imporre la propria volontà e catturare la sonda nella sua orbita.
dopo lo spegnimento del motore Juno ha variato nuovamente il suo assetto per riposizionare i suoi pannelli solari verso il Sole. Se avessimo modo di guardare l'odometro di bordo, questo segnerebbe 2,8 miliardi di km percorsi dal suo lancio nel 2011.

Intorno alle ore 4:42, è iniziata una delle fasi più critiche della missione, Juno ha raggiunto la distanza di 77.000 km al di sopra del polo nord di Giove, tuffandosi all'interno delle radiazioni fortemente intense del suo campo magnetico, un milione di volte più estreme delle radiazioni presenti in orbita Terrestre, estremamente letali dopo pochi minuti per un essere umano e potenzialmente fonte di grossi problemi all'elettronica di bordo della sonda.

Juno però è stata progettata proprio per resistere a tale intensità di radiazione. I computer e l'elettronica "vitale" sono schermati all'interno di una camera blindata di 1 cm di titanio di spessore.

Continuando la sua discesa dal polo nord al poso sud, Juno ha incontrato il successivo grosso potenziale pericolo, le pericolosissime particelle degli anelli di Giove. Un impatto anche con un piccolissimo frammento di ghiaccio grande appena 10 micron avrebbe potuto danneggiare l'ugello del motore e da qui fa perdere il controllo della manovra di frenata.

La fase scientifica della missione inizierà ufficialmente ad Ottobre.

Andate qui

per sapere i dettagli della missione e più in generale qui


per tutte le notizie della missione.
Nel frattempo non vediamo l'ora tutti noi di ammirare le prime immagini di Giove che Juno ci trasmetterà. Vi immaginate lo spettacolo?

Stay tuned!

9 commenti:

  1. Sergio salve, a proposito delle immagini, sappiamo se avremo qualcosa ad alta risoluzione o non è dotata di camere di qualità?

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  2. CIaoMarco,
    certamente. Juno ha (1) la JunoCam per catturare immagini ad alta risoluzione nella banda del visibile e (2) Jiram che unisce uno spettrometro ed una fotocamera nella banda degli infrarossi. Descriverò tutta la dotazione scientifica della sonda in uno dei prossimi post.

    L'unico problema è che JunoCam non è protetta come gli altri sistemi di bordo dalle radiazioni, quindi è possibile che la sua vita operativa sia più breve.

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    Risposte
    1. Fantastico!
      Grazie Sergio, speriamo che non si rovini presto la strumentazione, se facesse "sorprese" positive come altre sonde magari la possiamo mandare altrove?

      Non so di quanto Delta-V avrebbe bisogno per spostarsi nell'orbita di una delle lune, ma sarebbe magnifico poterlo fare!

      Attendo con ansia le foto!

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    2. ho trovato una Gif molto interessante che spiega come l'orbita verrà spostata dalla zona di maggior radiazione:

      http://img-9gag-fun.9cache.com/photo/aEnnK89_460sv.mp4

      Purtroppo nel 2018 Juno entrerà nell'atmosfera di Giove e verrà disintegrata.

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    3. Sarebbe inoltre eccezionale se negli ultimi momenti di vita della sonda, fosse possibile scattare fotografie ravvicinatissime durante l'entrata in atmosfera...

      Potremmo vedere cose incredibili!

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    4. Marco, è la missione di Juno. Durerà un anno e poi verrà fatta deorbitare all'interno dell'atmosfera di Giove, come scrissi nel 2011 in questo post

      http://newsspazio.blogspot.it/2011/07/la-sonda-spaziale-juno-e-prossima-al.html

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    5. Ops..
      Me l'ero perso grazie!

      Qui un altra bella gif del viaggio di Juno:

      http://img-9gag-fun.9cache.com/photo/aPWMWwg_460sv.mp4

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  3. Come spesso capita il giornalista medio la butta sul solito sensazionalismo (notizia d'agenzia ripresa parola per parola da parecchie testate, figurati se si sono preoccupati di verificare cosa stavano copiando): Mai finora un veicolo è stato così vicino al pianeta più grande del Sistema Solare.
    Ma la sonda Galileo allora me la sono sognata???

    Adesso non per fare il guastafeste, ma parlando di Juno, io non mi creerei aspettative del tipo di quelle a cui ci ha abituato il 2015.
    Qui le sorprese potranno forse arrivare solo a livello di risultati scientifici; a livello puramente di impatto visivo, per quanto la sonda possa essere vicina a Giove sia orbitando che ovviamente di più durante l'ingresso nell'atmosfera, quello che vedremo non lo immagino molto diverso da quello già visto appunto con la Galileo. Correggetemi se sbaglio.

    Massimo

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  4. Concordo con te Massimo, però spero che riusciamo ad avere, il maggior numero di risposte, ai quesiti che riguardano Giove
    Un saluto
    Nico

    RispondiElimina

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