NEWS SPAZIO :- In questo post presento una delle più belle immagini giunte a Terra dalla sonda New Horizons. Rappresenta la superficie di Plutone ed è il mosaico di foto che ad oggi ci offre la più dettagliata visuale della sua superficie.
Nell'illustrazione in alto vedete il contesto relativo alla "striscia" ad alta risoluzione registrata dalla sonda. Siamo sempre al 14 Luglio scorso, quando la sonda NASA ha effettuato un passaggio ravvicinato (flyby) con il piccolo pianeta.
Adesso New Horizons continua sia il suo viaggio che l'invio dei dati a Terra. Trovate tutto qui
Tutte le immagini ad alta risoluzione sono state usate per confezionare questo stupendo mosaico. Scorrere alla massima risoluzione questa striscia è davvero fantastico. Sembra di essere laggiù ad esplorare la superficie di Plutone.
La risoluzione è di circa 80 m/pixel.
Alan Stern (New Horizons principal investigator, Southwest Research Institute, Boulder, Colorado): "Questa nuova immagine è magnetica. Mi fa venire voglia di un'altra missione su Plutone per ottenere immagini ad alta risoluzione come queste dell'intera superficie".
Al seguente URL trovate il mosaico alla sua massima risoluzione
date un'occhiata anche a questo bel video, per capire bene quali parti della superficie di Plutone sono presenti nel mosaico
Enjoy!
Immagini e video, credit NASA/JHUAPL/SwRI.
Prima o poi, ma più prima che poi, dovremo mandare un'altra sonda anche in orbita attorno a Plutone.
RispondiEliminaNon è più ammissibile che non si abbia come minimo una geografia completa e dettagliata dei principali corpi del sistema solare, dove è possibile vederne bene la superficie solida, non celata da dense coltri di gas e nubi.
fosse facile....serve prima una propulsione che diminuisca il tempo di percorrenza....
RispondiEliminaClaudio ha ragione. Puntano soltanto a Marte con missioni fotocopia che non aggiungono nulla che già non si sappia...le agenzie spaziali dovrebbero a mio modesto avviso avere una visione più aperta...perché non esplorare bene io Europa Ganimede Callisto ...per esempio con Lander e sonde studiate ad hoc ! Oppure se l'unico obiettivo è Marte basta curiosity 2 ecc. Ecc. Propagandistici.. bisogna riportare campioni di terreno da Marte con una missione che testi anche solo il rientro di pochi grammi di roccia da studiare ..così si vedrebbe come affrontare le problematiche relative al rientro di una sonda da un altro pianeta per poi approcciare passo dopo passo fino all'arrivo dell uomo con una missione concedetemelo con i controcoglioni! Vedi il primo curiosity con tecnologia sky crane ecc... però basta missioni fotocopia tipo la insight! O exomars...dopo un successo bisogna andare sempre un poco più in là. ..non trovate? Alberto
RispondiEliminaSono d'accordo Alberto, tranne che per EXOMARS, ti sfugge un particolare importante, è la prima missione Europea senza "mamma" NASA verso Marte.
EliminaE' giusto provare anche con le proprie gambe a raggiungere gli obiettivi che un giorno potrebbero fare una gran differenza economica per i paesi che hanno maturato le esperienze per vivere e sfruttare le nuove opportunità economiche che lo sfruttamento dello spazio garantirà alle generazioni future.
By Simo
il difficile è fermarsi.. forse ora che si hanno dati dell'atmosfera, si riuscirà a calcolare l'aereobracking.. ma fino a prima di new orizon.. plutone era un perfetto sconosciuto...
RispondiEliminaSi Marte porta un ritorno di immagine immediato....semplice
RispondiEliminaAlberto, io concordo con te, Claudio ha ragione, ma secondo me, io che lo conosco bene, non voleva dire che bisognerebbe limitare le missioni su Marte, nemmeno quelle che sembrerebbero essere delle fotocopie, che però fotocopie non sono, sono missioni differenti con altri strumenti, diverse finalità, differenti località da visitare.
RispondiEliminaE anche fra loro, fra Marte e gli altri pianeti e satelliti, sono esse stesse materie diverse - una non può e non deve escludere l'altra, pur tenendo presente che costano - ci sono compiti diversi, differenti gradi di complessità e dallo svolgimento con tempistiche altrettanto differenti.
Cose separate che possono coesistere
Mi pare fuor di dubbio ormai, e siamo nel 2016, che la volontà di sbarcare su Marte ci sia da più parti. È sempre più contagiosa.
I tempi sono sempre più vicini all'essere maturi, le tecnologie le abbiamo o le avremo presto, fra alcuni anni quasi tutte; sono a portata di mano, ma c'è ancora certamente molto da fare e sperimentare prima di dire che siano mature abbastanza.
Durante questo periodo di evoluzione ci possono stare missioni multiple e solo apparentemente simili, intraprese da più Agenzie ed Aziende.
Le teste e le idee sono tante, le bocche parlano anche lingue diverse ed un direttore che coordini tutto a livello globale non c'è.
Da parte NASA sembra prevalere la volontà di percorrere una strada differente prima di inviare astronauti su Marte, meno diretta e più graduale rispetto a quella ideata e promessa da Elon Musk.
Ma, metodologia di sbarco a parte, c'è la volontà di collaudare le nuove tecnologie e tutto l'hardware, dapprima in orbita terrestre, come vediamo oggi sull'ISS, ma poi sul suolo lunare, o in orbita lunare. Solo dopo se tutte quelle tecnologie risulteranno vincenti, la NASA si avventurerà più in là, sul pianeta rosso.
Inviare semplici sonde in orbita stabile attorno a pianeti e satelliti più lontani per effettuare riprese fotografiche allo scopo di mapparne interamente e dettagliatamente le superfici ed allo stesso tempo fare analisi chimiche a distanza, non richiede costi enormi e nemmeno grandi complessità; non è strettamente necessario che arrivino velocemente, con dei motori ancora da inventare.
Però sarebbe opportuno iniziare a costruirle subito e spedirle senza troppi indugi.
Poi quando arriveranno, arriveranno ... Alcuni anni, forse altri 9 per Plutone se si sceglie un profilo di viaggio roccambolesco sfruttando le fionde gravitazionali di altri pianeti.
Però ricordiamoci che fortunatamente Elon Musk c'è!
La sua nuova tecnologia "impossibile" con i motori Merlin, se orbitare attorno ad un corpo non basta, permetterà l'alquanto più semplice discesa diretta su qualsiasi possibile pianeta e satellite del sistema solare, evitando quelle acrobazie mozzafiato, spettacolari si, ma anche troppo complesse e rischiose di quel sistema multiplo inventato per portare il Curiosity fin sul suolo di Marte.
Quella ingegnosa complessità è stata concepita dai tecnici NASA per portare ugualmente il rover su Marte, nonostante i fondi ulteriormente tagliati dai politici di turno, altrimenti sarebbe andata differentemente già nel momento del lancio che sarebbe avvenuto con un vettore più grande e potente.
Aerofrenaggio?
Si, ma anche no se non c'è abbastanza atmosfera, grazie.
Per quanto riguarda i prossimi obiettivi nel breve-medio termine non credo sia prevista un'altra missione su Plutone. Si punterà molto su Marte e si sta pensando ad una missione su Europa che è tra i luoghi più ricchi d'acqua nel sistema solare.
RispondiEliminaPer l'esplorazione quasi "ossessiva" di Marte piuttosto che dedicare missioni ad altri luoghi esistono varie motivazioni. Tra le principali sicuramente quelle economiche visto che ormai la tecnologia e la fase di progettazione dei rover o dei satelliti per Marte è collaudata, e c'è ancora molto da scoprire. E poi, anche alla NASA non escludono forme di vita batteriche, non a caso le prossime missioni "scaveranno" sempre più in profondità su Marte, sono convinto che potrebbero esserci sorprese.
Marco.
In parte do ragione a tutti voi ed in parte a queste grandi istituzioni come NASA ed ESA,
RispondiEliminagiusto scoprire prima tutto il possibile del nostro sistema solare, ma giustissimo anche "scremare" gli obbiettivi più importanti tra un mare di obbiettivi ecco perchè plaudo convintamente alle prossime missioni su Marte "vivente" e su un'Europa ricchissima di acqua scaldata sotto uno strato ghiacciato.
Meglio scorpirle approfonditamente oggi e non perder tempo a Plutoni vari troppo lontani dal sole per esser abitabili, non dimentichiamoci che la scenza attuale come priorità ha cercare luoghi abitabili.
Non penso sia questione di propulsione ma di mentalità Nasa; ora c'è Marte con la Luna , poi Giove e Saturno per le loro lune,dopo Urano e Nettuno e per ultimo Plutone e fascia di Kuiper e ho tralasciato le missioni umane
RispondiEliminaSarà molto lontana la prossima su Plutone secondo me
Nico
Uno dei punti di forza di Marte è la sua relativa vicinanza alla Terra e fin quando non lo raggiungeremo con un equipaggio sarà comunque tremendamente lontano!!
RispondiEliminaIl problema dell'esplorazione di Plutone è logicamente la sua distanza dalla Terra e se un Orbiter è auspicabile e fattibile,
per l'esplorazione del suolo direttamente tramite un rover, la vedo ad oggi impossibile per via del ritardo di segnale e della limitata banda radio di trasmissione che per New Horizons non supera 1 kbit /sec .
I robot che intendiamo mandare al posto nostro lassù cosi lontano devono avere un software di auto navigazione che comprende un bagaglio esperienziale che ancora non abbiamo per il quale le esperienze di Curiosity 2 saranno necessarie per il suo perfezionamento e sarà importante e necessario che riescano ad imparare dalle proprie esperienze fatte in un mondo quasi sconosciuto.
Le sonde robotizzate terrestri dovranno essere più autonome possibili e cavarsela da sole il più delle volte, lassù nelle fredde lande plutoniane.
By Simo