NEWS SPAZIO :- Ho trovato nuove bellissime immagini riprese dalla sonda orbitale NASA MRO (Mars Reconnaissance Orbiter), in orbita intorno al pianeta Marte.
Era da un po' di tempo che non pubblicavo i rilevamenti effettuati dall'esperimento della fotocamera telescopica HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) a bordo della sonda. E' ora di tornare sul Pianeta Rosso.
Vediamo qui tre delle ultime foto pubblicate dal team scientifico di missione.
La prima che vedete in alto è stata registrata il 23 Gennaio 2016. Ci mostra conoidi alluvionali (alluvial fans), accumuli di sedimenti depositati dal fluire dell'acqua.
Siamo nel cratere Saheki (85 km di diametro) nel quadrangolo Lapygia. In particolare questa osservazione riguarda due crateri da impatto che espongono in superficie la stratificazione dei conoidi.
Questa ed altre immagini sono utilizzate per determinare la profondità del conoide stesso e per descrivere l'evoluzione, la storia della sua sedimentazione.
Siamo nel cratere Saheki (85 km di diametro) nel quadrangolo Lapygia. In particolare questa osservazione riguarda due crateri da impatto che espongono in superficie la stratificazione dei conoidi.
Questa ed altre immagini sono utilizzate per determinare la profondità del conoide stesso e per descrivere l'evoluzione, la storia della sua sedimentazione.
Ecco la seconda immagine, catturata il 24 Gennaio.
Nei falsi colori di questa foto le aree che presentano fratture poligonali tendenti al purpureo sono oggetto di studio. Gli scienziati ritengono infatti che possano contenere cloruri, come il cloruro di sodio (il normale sale da cucina), o magari il cloruro di calcio o di magnesio.
Questi sali potrebbero essersi depositati durante l'evaporazione dell'acqua da laghi, alcuni miliardi di anni fa.
Ecco una nuovo foto, registrata l'8 Febbraio.
Una delle attività di MRO è la ricerca di nuovi crateri da impatto. Alle alte altitudini i nuovi crateri spesso portano alla superficie ghiaccio, il quale appare molto luminoso nelle immagini di HiRISE.
Questa foto è stata considerata target per analizzare un possibile nuovo cratere candidato. Non vi è evidenza però di materiale brillante eiettato che potrebbe indicare la presenza di ghiaccio.
L'ipotesi più probabile è che semplicemente l'impatto non sia andato abbastanza in profondità. Questo cratere è visibile appena da HiRISE, e probabilmente ha scavato la superficie per non più di 10 centimetri.
Alla latitudine in cui questa pianura si trova, il ghiaccio è tipicamente presente più in basso, ad almeno 30 cm di profondità.
Ecco l'ultima immagine, ripresa il 9 Febbraio.
Siamo vicino al polo nord, dove i depositi stratificati costituiscono una registrazione dei recenti cambiamenti climatici su Marte.
Le variazioni di colore che vedete nella foto sono dovute alle differenze nella composizione della polvere intrappolata nel ghiaccio ed alle differenze sia nella trama in superficie che nel ghiaccio stagionale residuo.
Immagini, credit NASA/JPL/University of Arizona.
Fonte dati, NASA.
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