(Credit NASA/JPL-Caltech)
NEWS SPAZIO :- E' del 22 Dicembre l'annuncio NASA che sospende il lancio pianificato nel 2016 della missione InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations Geodesy and Heat Transport) per lo studio delle profondità di Marte.
La decisione è arrivata dopo il fallimento di vari tentativi di riparare una perdita avvenuta all'interno del principale strumento scientifico di bordo, il SEIS (Seismic Experiment for Interior Structure).
Mancando la finestra di lancio del 2016 (dal 4 al 30 Marzo) la prossima opportunità per la missione slitterà al 2018, due anni dopo.
SEIS è un sismografo fornito dall'Agenzia Spaziale Francese (CNES, Centre National d'Études Spatiales). E' progettato per misurare i più piccoli movimenti del terreno, piccoli come il diametro di un atomo.
Per funzionare correttamente SEIS richiede che intorno ai suoi tre sensori principali sia mantenuto il vuoto come isolamento per resistere alle dure condizioni dell'ambiente Marziano.
Durane l'anno si era verificata una perdita che aveva impedito allo strumento di mantenere le condizioni di vuoto, perdita che poi era stata riparata.
Però durante gli ultimi test svoltisi Lunedì 21 Dicembre lo strumento non è riuscito a mantenere il vuoto alla temperatura di -45 °C (che rappresenta una tipica temperatura Marziana).
E la conclusione dei tecnici di missione è che non vi è tempo a sufficienza per riparare una nuova perdita, completare il lavoro e sottoporsi a tutti i test previsti, in tempo per il lancio di Marzo 2016.
Marc Pircher (Direttore CNES del Toulouse Space Centre): "E' la prima volta in assoluto che un tale strumento così sensibile viene costruito. Eravamo molto vicini al successo ma si è verificata un'anomalia, la quale richiede ulteriori investigazioni. I nostri team troveranno una soluzione per risolvere il problema, ma questo non sarà risolto in tempo per il lancio del 2016".
SEIS è stato costruito con la partecipazione
dell'Institut de Physique du Globe de Paris (IPGP) e dello Swiss Federal Institute of Technology (ETH), con il supporto dello Swiss Space Office e del programma ESA PRODEX
del Max Planck Institute for Solar System Research (MPS), supportato dall'Agenzia Spaziale Tedesca DLR
dell'Imperial College, supportato dalla United Kingdom Space Agency;
dal NASA JPL (Jet Propulsion Laboratory)
Il destino della missione è però incerto e verrà deciso nei prossimi mesi. Sembra che i due scenari siano risolvere i problemi e centrare il lancio del 2018 oppure abbandonare la missione.
InSight era stata scelta nel 2012 all'interno del programma NASA Discovery (vedi qui).
Due sono i principali strumenti a bordo della sonda. Il SEIS, il quale consentirà di effettuare misurazioni estremamente precise dei terremoti Marziani e di altre attività per aumentare la nostra conoscenza sulla struttura interna del Pianeta Rosso e sulla sua evoluzione.
L'altro strumento è lo Heat Flow and Physical Properties Package (HP³), sviluppato dall'Agenzia Spaziale Tedesca DLR il cui compito è di penetrare il sottosuolo fino a 5 metri di profondità per misurare il calore proveniente dal nucleo di Marte, al fine di investigare sulla storia "termica" del pianeta.
InSight è dotato anche di una stazione di monitoraggio meteo simile a quella del Mars Science Laboratory Curiosity per misurare temperatura, pressione e venti nel sito di atterraggio.
C'è anche un magnetometro per studiare i disturbi magnetici causati dalle iterazioni ionosferiche. Inoltre il sistema radio di bordo verrà usato in un esperimento per misurare la rotazione del pianeta. Questi ultimi dati messi insieme con quelli registrati dalle missioni Viking e Mars Pathfinder dovrebbero rivelare dettagli sulla struttura interna del pianeta.
Fonte dati, NASA.
RispondiEliminaCi sono rimasto male anch'io, 2 anni di attesa sono tanti, per me che vorrei arrivare a vedere l'uomo su Marte.
Mi chiedo, quando arriverà il momento di far arrivare tutte quelle strutture di appoggio ai primi uomini su Marte se e come affronteremo dei malfunzionamenti prima di inviare vitali approvvigionamenti, secondo me per evitare un gravoso fallimento, dovranno mandare in anticipo anche di anni, tutte le strutture necessarie e anche qualche doppione^_^ per assicurare la sopravvivenza degli astronauti, solo allora sarà il caso di mandare i nostri eroi sulla superficie.
La distanza temporale limiterà molto la possibilità di intervenire per aiutare i nostri.
Nuove tecnologie però mi fanno ben sperare, una di queste è la stampate 3D, pensate che NASA sta sperimentando oggi un motore costruito con una di queste stampati!!
Certo non è il "replicatore" di Star Trek...
By Simo