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venerdì 6 novembre 2015

Marte e la sua atmosfera strappata via, by NASA MAVEN!

(Credit NASA/GSFC)

NEWS SPAZIO :- In una conferenza stampa la NASA ha presentato i risultati di una nuova ricerca pubblicata ieri 5 Novembre sulle riviste scientifiche Science e Geophysical Research Letters.

Siamo su Marte e la sonda MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile Evolution) ha identificato il processo che può aver giocato un ruolo fondamentale nella drammatica trasformazione del clima del Pianeta Rosso, da un mondo caratterizzato da un ambiente caldo ed umido con fiumi, laghi, mari di acqua liquida e quindi potenzialmente in grado di sostenere la vita, al mondo arido e freddo che conosciamo oggi.



John Grunsfeld (astronauta ed associate administrator, NASA Science Mission Directorate, Washington): "Marte sembra aver avuto [nel suo passato] una spessa atmosfera, calda abbastanza per sostenere acqua liquida, la quale è un ingrediente ed un mezzo fondamentale per la vita come noi attualmente la conosciamo. Comprendere cosa è accaduto all'atmosfera Marziana ci darà la conoscenza delle dinamiche ed evoluzione di ogni atmosfera planetaria. Imparare cosa può causare cambiamenti nell'ambiente di un pianeta, da uno in grado di ospitare microbi sulla superficie ad uno che non può farlo, è importante da sapere ed è una questione chiave che viene affrontata nel NASA’s journey to Mars".

I dati di MAVEN hanno permesso di determinare la velocità con cui l'atmosfera Marziana sta attualmente perdendo gas che si disperdono nello spazio strappati via dal vento Solare.
Le misurazioni indicano che il vento solare strappa via gas dall'atmosfera di Marte alla velocità di circa 100 grammi ogni secondo.
Può sembrare poco ma sul lungo tempo questa cifra diventa significativa.

Inoltre come dichiarato da Bruce Jakosky (MAVEN principal investigator, University of Colorado, Boulder) "... abbiamo osservato che l'erosione atmosferica aumenta significativamente durante le tempeste solari, quindi riteniamo che la velocità di perdita possa essere stata molto maggiore miliardi di anni fa, quando il Sole era più giovane e più attivo".

Nel Marzo di quest'anno una serie di grandi tempeste Solari ha colpito l'atmosfera di Marte e MAVEN ha verificato un aumento nella perdita di gas.
Ed i ricercatori ritengono proprio che una causa principale del cambiamento climatico del Pianeta Rosso possa essere stata proprio la combinazione di maggiore velocità di dispersione del gas unita ad un aumento delle tempeste Solari nel passato di Marte.

Il vento Solare è un flusso di particelle, principalmente protoni ed elettroni emessi dall'atmosfera del Sole alla velocità di circa 1,6 milioni di km/h. Il campo magnetico portato dal vento Solare, mentre fluisce dietro Marte può generare un campo elettrico, un po' come sulla Terra una turbina può essere usata per generare elettricità.
Questo campo elettrico accelera gli ioni presenti nell'alta atmosfera di Marte e li spara via nello spazio.

MAVEN ha esaminato come il vento solare e la luce ultravioletta strappano via il gas dagli strati più alti dell'atmosfera del Pianeta Rosso.
I nuovi risultati indicano che la perdita è concentrata in tre differenti regioni di Marte: dietro la "coda" (dove cioè il vento Solare scorre dietro il pianeta), sopra i poli Marziani in un "pennacchio polare" e da una estesa nube di gas che circonda Marte.

Il team scientifico ha determinato che quasi il 75% degli ioni strappati via proviene dalla regione della coda, quasi il 25% proviene dalle regioni polari e solamente una minima parte proviene dalla nube estesa. Dai dati raccolti ecco la situazione



MAVEN sta studiando anche altri processi che hanno avuto un ruolo nella perdita dell'atmosfera di Marte, ad esempio l'impatto di ioni o la perdita di atomi di idrogeno.

I dettagli della sua missione li trovate nella sezione del blog dedicata, a questo URL


Fonte dati, NASA.

2 commenti:

  1. Quindi perché Marte non ha campo magnetico altrimenti anche noi avremmo fatto la stessa fine essendo anche più vicini.

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  2. Alla base c'è che Marte sostanzialmente è troppo piccolo, per questo si è raffreddato prima perdendo probabilmente il suo campo magnetico, per cosi dire l'essenza vitale, ormai geologicamente è un pianeta morto

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