(Credit NASA TV)
NEWS SPAZIO :- Torniamo a parlare dell'incidente avvenuto lo scorso anno, Martedì 28 Ottobre 2014, che portò alla distruzione subito poco il decollo del razzo Antares dell'azienda Orbital ATK.
Era la missione Orb-3 di rifornimento alla Stazione Spaziale Internazionale che aveva come obiettivo immettere in orbita la capsula Cygnus piena di rifornimenti per l'avamposto orbitale.
Un lancio perfetto, ma dopo pochi secondi il razzo Antares esplose in volo ricadendo al suolo: razzo vettore e capsula Cygnus distrutti, danni al sito di lancio (il Pad-0A del Mid-Atlantic Regional Spaceport (MARS) al NASA Wallops Flight Facility, Virginia) ed un lungo stop nelle attività di Orbital.
La notizia oggi è che si è conclusa l'investigazione sull'incidente effettuata dalla NASA ed i risultati sono un po' differenti da quelli già pubblicati a seguito dell'indagine "ufficiale" svolta da Orbital.
Il lancio era stato effettuato sotto licenza della Federal Aviation Administration Americana (FAA). In accordo con il 'contingency action plan' condiviso tra NASA, FAA ed i partner commerciali che riforniscono la Stazione, l'operatore del lancio (in questo caso Orbital) è il responsabile demandato a guidare un'investigazione per ogni incidente che non provochi ferite al pubblico o danni a proprietà pubbliche e dove nessun lavoratore NASA risulti ferito e nessuna proprietà NASA riporti danni significativi.
Come risultato dell'incidente di Orb-3, Orbital ha immediatamente istituito un Accident Investigation Board (AIB) che comprendeva partecipanti sia di FAA che di NASA.
L'Ente Spaziale Americano però ha istituito una propria squadra di investigazione (Review Team) con l'obiettivo di determinare indipendentemente dall'indagine ufficiale le cause tecniche dell'incidente, validare l'operato dell'AIB, informare l'agenzia della situazione di rischio nel supportare gli sforzi per la ripresa dei voli di Orbital ed infine emettere raccomandazioni su come sviluppare, operare ed ottenere sistemi di trasporto spaziale più affidabili.
L'idea è quella di imparare il più possibile anche da incidenti come questi.
William Gerstenmaier (Associate Administrator per il NASA Human Exploration and Operations Mission Directorate): "L'intero lavoro del team NASA è essenziale per assicurare che l'agenzia continui ad imparare e migliorare. Questo sfortunato evento offre una straordinaria opportunità per l'industria ed il team NASA di migliorare lo sviluppo dei veicoli [spaziali], l'acquisizione e le operazioni. I risultati di questo team forniranno una base per iniziare le discussioni su future aree di miglioramento".
L'investigazione guidata da Orbital era arrivata alla conclusione che la causa più probabile del problema verificatosi alla turbopompa di uno dei due motori AJ-26 del primo stadio del razzo (che ha portato alla successiva esplosione dello stesso) era dovuta ad un difetto di produzione del motore AJ-26.
Il team NASA ha raggiunto però conclusioni un po' differenti. Non ha identificato un'unica possibile causa, bensì tre.
Il NASA Review Team iniziato le proprie attività nel Novembre 2014. Ha avuto accesso a telemetria, dati, documenti e persone chiave. Inoltre sono stati raccolti centinaia di documenti, briefing e pacchetti dati.
Ha svolto visite a vari siti e Technical Reviews con personale di Orbital, Aerojet Rocketdyne e NASA. Ha analizzato la telemetria del veicolo spaziale durante il lancio e studiato prove fotografiche e video, anche di precedenti missioni del razzo Antares.
Ha svolto approfondite analisi forensi ed ha sviluppato un "albero dei malfunzionamenti" per tutto il sistema di lancio di Antares.
Il team ha anche analizzato dettagliatamente l'intero progetto del motore ed i dati di qualificazione inclusa la storia dei test e degli insuccessi. Ha sviluppato ed analizzato numerosi scenari di insuccesso ed ha prodotto modelli ed analisi multiple.
Il risultato di questo complesso processo di investigazione è stato quello di identificare tre possibili cause tecniche principali più probabili che hanno portato all'esplosione di uno dei due motori AJ-26 del primo stadio di Antares.
Queste tre cause possono aver provocato la distruzione del motore agendo o singolarmente oppure in combinazione tra loro. Si tratta di possibili: (1) problemi di progettazione del motore, (2) un difetto di produzione del motore, (3) la presenza di un detrito sconosciuto all'interno del motore.
Il team ha delineato sei constatazioni tecniche ed ha prodotto sette raccomandazioni per affrontare tali constatazioni.
Si tratta quindi di una conclusione consistente con il risultato dell'analisi della AIB di Orbital che però "allarga" l'orizzonte delle possibili cause di malfunzionamento.
Inoltre, poiché Orbital era già impegnata nella sostituzione completa dei motori AJ-26 con nuovi modelli di motori (RD-181), il team ha prodotto varie raccomandazioni sia per Orbital che per il programma ISS che sono state utilizzate per supportare le attività di test e per ridurre il rischio globale sia per gli attuali sforzi di Orbital per ritornare a volare che per le missioni future.
Al seguente URL trovate il documento pubblico dell'Independent Review Team di NASA
Fonte dati, NASA.
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