NEWS SPAZIO :- Torniamo su Marte, all'interno del cratere Gale dove è dall'Agosto 2012 all'opera il Mars Science Laboratory Curiosity. Nel Marzo scorso il rover ha studiato un sito denominato "Garden City" ed ha esaminato "vene" di materiale roccioso chiaro e scuro che fuoriescono dal suolo. Le vedete nella spettacolare immagine qui sopra.
"Garden City" si trova nell'affioramento "Pahrump Hills", regione che Curiosity ha studiato per sei mesi.
Il sito è caratterizzato dall'avere la più grande variabilità chimica di materiali finora incontrata dal Rover. La diversità nella composizione di queste vene studiate da Curiosity è il segno di una molteplicità di episodi di acqua in movimento attraverso fratture nella roccia avvenute nel lontano passato di Marte.
Durante i lontani e vari periodi caratterizzati dalla presenza di acqua sulla superficie del Pianeta Rosso, l'acqua in movimento che ha raggiunto il sito ha portato con sé differenti sostanze disciolte. Quando poi le condizioni in superficie hanno cancellato l'acqua liquida al suolo, sono rimaste le prove di questo antico scorrere, prove che ora gli scienziati stanno analizzando per comprendere l'evoluzione nel tempo delle condizioni ambientali.
Diana Blaney (Curiosity science team member, NASA Jet Propulsion Laboratory, Pasadena, California): "Questi fluidi potrebbero originare da fonti diverse in differenti momenti. In questo sito localizzato vediamo vene trasversali con una così grande diversità chimica. Ciò potrebbe essere il risultato di fluidi distinti che sono migrati da lontano, portando le firme chimiche del luogo da cui provenivano".
I ricercatori hanno utilizzato il laser dello strumento ChemCam (Chemistry and Camera) per analizzare la roccia. Hanno registrato gli spettri delle scintille generate in 17 "spari" del laser.
Tra le firme chimiche individuate ci sono quelle del solfato di calcio in alcune vene, del solfato di magnesio in altre. Altre vene sono state trovate ricche di fluorine, ed altre ancora con differenti livelli di ferro.
Un grande aiuto per gli studiosi è stato quello di aver effettuato un importante aggiornamento sul toolkit utilizzato dal team di ChemCam per analizzare i dati, il più importante dall'arrivo di Curiosity su Marte nel 2012.
Adesso la sensibilità dello strumento è aumentata, ed in grado di identificare una più ampia gamma di possibili composizioni chimiche delle rocce marziane.
Anche l'analisi visiva delle vene della loro geometria ha contribuito ad offrire ulteriori indizi.
Le vene più giovani continuano ininterrotte attraverso le intersezioni con vene più vecchie.
Ciò che i ricercatori hanno imparato in quest'area potrà essere utilizzato per comprendere una storia chimica ancora più complessa nella regione. Da quando ha lasciato "Garden City" Curiosity è salito in altitudine ed ha raggiunto strati più giovani del Mount Sharp.
Blaney ha presentato i risultati di questa investigazione su "Garden City" all'incontro annuale dell'American Astronomical Society's Division for Planetary Science, in National Harbor, Maryland.
Immagini, credit NASA/JPL-Caltech/MSSS.
Fonte dati, NASA.
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