(Credit NASA)
NEWS SPAZIO :- Avevo in mente questo post da un po' di tempo ormai. Ho iniziato a scriverlo ieri e mi sono accordo che in rete altri siti avevano scritto dello stesso argomento in questi giorni. Niente di più attuale quindi. Sono ancora più contento di condividere questi miei pensieri.
Parliamo di esplorazione spaziale umana. La NASA è fortemente impegnata in una campagna - anche mediatica - a favore di una missione umana su Marte. Un po' tutti gli Stati Uniti si stanno orientando verso il Pianeta Rosso.
Anche Hollywood preme ben bene sull'acceleratore, il successo del film di Ridley Scott "The Martian" ne è un esempio lampante.
Quello che però oggi è del tutto assente, secondo me, è un progetto concreto per un programma di esplorazione della nostra Luna, un progetto che abbia come obiettivo forte e deciso raggiungere il nostro satellite naturale e stabilirvi una base permanentemente abitata.
Vi sono molteplici studi in questo senso, progetti di missioni, ce ne sono da sempre. La Cina ha dichiarato che vuole mandare esseri umani sulla Luna nel prossimo decennio. L'Europa ha iniziato a parlare di Luna con la Russia.
Quello che manca è un autentico impegno Internazionale per andare e restare sulla Luna.
Quindi in questo post sarò io a spingere sull'acceleratore in direzione Luna.
Subito una precisazione. Luna e Marte non sono antagoniste, non sono l'una contro l'altra. Affermare che vorrei che si andasse sulla Luna non significa automaticamente che non vorrei che si posasse il piede sul Pianeta Rosso. E' bene specificarlo a scanso di equivoci.
Entrambi sono obiettivi fondamentali per l'umanità intera. Il mio pensiero va però nella direzione di voler raggiungere per prima la nostra Luna. E non si tratterebbe di un punto di arrivo, ma di una nuova partenza per continuare il nostro viaggio su Marte. E da lì ancora più lontano.
Occorre ancora molta ricerca per arrivare su Marte, questo è vero. Ne abbiamo parlato qualche settimana fa (qui e qui). Anche per raggiungere la Luna e realizzare una base Lunare sono molti gli argomenti da affrontare ed i problemi da risolvere, le cose da studiare e le tecnologie da inventare.
La differenza fondamentale è che la Luna è molto più vicina a noi. Tre giorni di viaggio contro 180 giorni di viaggio per Marte. Tutte le difficoltà che potremmo incontrare sarebbero di qualche ordine di grandezza meno difficili da risolvere con la Luna come obiettivo.
I due grossi problemi per raggiungere Marte sono le radiazioni e la gravità zero a cui sarebbe inevitabilmente soggetto l'equipaggio di una missione per il lungo periodo del viaggio.
Per la Luna tutto ciò è molto ridimensionato. Cioè, i problemi per raggiungere la Luna sono gli stessi che devono essere risolti per Marte, solamente per il Pianeta Rosso sono più amplificati. Inoltre Marte ne porta con sé di nuovi.
Se progettate bene, le missioni Lunari potrebbero anticipare studi, ricerche, tecnologie e soluzioni da riusare per Marte. Ed è proprio così che si dovrebbe pensare alla Luna. Una volta imparato a realizzare ambienti abitativi, reti di comunicazione, reti di approvvigionamento (ecc. ecc.), questi stessi modelli potrebbero poi essere applicati anche per Marte.
Prima Luna e poi Marte lo vedrei un po' come imparare prima a camminare e poi a correre.
L'esperienza che potrà essere accumulata durante un programma di esplorazione umana della Luna ci renderà molto più maturi, sia a livello tecnologico che a livello organizzativo e questo ci consentirà di affrontare Marte innanzi tutto con un maggiore livello di sicurezza, e poi con maggiore confidenza. Cioè con un maggior livello di indipendenza.
Alla fine la Luna è a tre giorni di distanza dalla Terra. Per il suolo Lunare è ancora possibile pensare di avere robot telecomandati remotamente da Terra. Un'emergenza potrebbe essere gestita con la collaborazione del controllo missione sulla Terra.
Per Marte no. E' necessario sviluppare una maturità tale da essere in grado di affrontare un'esplorazione Marziana senza dover fare affidamento su di un supporto Terrestre, inevitabilmente impossibile "in tempo reale".
Inoltre, impegnarsi in un programma Lunare non bloccherebbe in alcun modo gli studi e le ricerche ritenute specifiche per Marte.
Ma come arrivare sulla Luna? Ed i costi? Da questo blog abbiamo visto in questi anni ciò che i Terrestri sanno fare. E la cosa migliore è e resta la Stazione Spaziale Internazionale, come gioiello tecnologico e sopratutto come esempio di collaborazione Internazionale che funziona e che produce risultati eccezionali.
Ricordate quanto ci costa la ISS, a ciascuno di noi Europei? Era un post di qualche anno fa. La risposta è 1 euro l'anno.
Siamo in un periodo di crisi? Un motivo in più per replicare il "modello ISS" anche per l'esplorazione Lunare e dell'intero sistema solare. Fare squadra significa suddividere i costi e condividere i risultati.
E sarebbe anche più giusto, secondo me, raggiungere la Luna, Marte, gli asteroidi (ecc. ecc.) come umanità piuttosto che come singoli stati.
Come vado dicendo da sempre, aggiungiamo a questa equazione anche il mondo delle industrie private impegnate nel nuovo business spaziale. Aziende come SpaceX, Orbital, SNC, possono certamente giocare un ruolo fondamentale per colonizzare la Luna.
Insomma, Marte è difficile, la Luna un po' meno. O se volete, La Luna è difficile, Marte molto di più.
condivido il tuo ragionamento e oltretutto la Luna potrebbe essere un ottimo banco prova sia per motori sia per costruzioni sia per l'uomo che con essa imparerebbe il muoversi in una attrazione modificata....da ciò può trovare sistemi di vita alternativi
RispondiEliminaCiao Sergio, belle considerazioni, inutile dire che, almeno con me (e sicuramente non solo), stai sfondando una porta aperta. In passato era capitato più di una volta, commentando i tuoi articoli, di cadere in quest'argomento. Uno che ho ritrovato è stato questo ad esempio: http://newsspazio.blogspot.it/2013/11/stazione-spaziale-internazionale-15.html
RispondiEliminaSono convinto che se il mondo andrà avanti, una base lunare permanentemente abitata sarà il minimo che verrà fatto sulla Luna.
Purtroppo dubito che ci si muoverà in questa direzione a beneficio di una politica dei piccoli passi, e nonostante tutte le difficoltà, penso che quando si poserà la prima pietra di questa benedetta base, avremo già messo i piedi su Marte da qualche annetto.
Saluti. Massimo
RispondiEliminaCiao Sergio complimenti per il post,
è un grande piacere scoprire anche il tuo pensiero oltre che a leggere le news, ovviamente con questo tuo lungo commento "sei sul pezzo" di un dibattito molto comune in rete e sicuramente anche nelle segrete stanze del potere^_^.. ho visto e commentato anche in altri siti su questo argomento che riassumo brevemetne (spero di non fare come al solito!!^_^) il mio punto di vista.
Per quanto riguarda lasciare spazio lunare alla Cina... credo che non possiamo ( NASA,ESA ecc..) fare bene e relativamente in pochi decenni un avamposto lunare e contemporaneamente impegnarci coraggiosamente nel progetto Marte. Una delle due.
Sarebbe meglio dimenticarsi per un po di Marte puntando sulla vicina Luna sfruttando la vicinanza per creare "velocemente" prima uno stabile avamposto umano scientifico dove poter sperimentare in relativa sicurezza le nuove tecnologie che verrebbero poi usate su Marte? Lasciando poi spazio lunare all'industria privata mineraria e del turismo spaziale dando cosi il via ad una colonia umana sul nostro satellite?
La mia risposta è che si sarebbe il percorso più facile ma cosi facendo scordiamoci Marte per un bel po..diciamo non meno di 100 anni?
E' necessaria questa esperienza lunare per imparare a raggiungere Marte e viverci?
No non credo, sappiamo quante radiazioni ci sono la fuori e tutto sta a trovare il modo di schermare efficacemente le cellule umane e l'elettronica dell'astronave..hemmm forse è più corretto chiamarla capsula con roulotte^_^!!
Anche le future strutture abitative nonché le dune buggy lunari^_^ dovranno assicurare la protezione alle particelle cosmiche e solari queste che siano sulla luna come su Marte.
Quindi questo determinante problema andrà comunque risolto in entrambi i casi!
Sei-siete d'accordo?
L'esperienza lunare sarebbe determinante, necessaria per un probabile successo di una missione umana su Marte? Non credo che lo sia e lo dico perché ciò che è stato fatto negli anni 60 con il progetto Apollo lo è stato realizzato senza avere alcuna esperienza se non usando il laboratorio terrestre, con le sue peculiari caratteristiche, tra l'altro Marte è più simile alla Terra che non alla Luna e questo è un punto a favore di Marte e alla sopravvivenza del gruppo umano di ricerca.
Sono passati 40 anni dallo storico primo passo, 40 anni di esperienze ed esperimenti, 40 anni di presenza umana continuata nello spazio. Questa esperienza possiamo usarla per fare qualcosa di nuovo che appaghi anche il nostro grande desiderio di conoscenza che ha particolarmente sviluppato la nostra specie e che credo sia alla base della nostra crescita intellettiva.
Ecco, per questi motivi vorrei che la NASA, l'ESA ecc.. continuassero a pensare a Marte dividendo costi, benefici e gloria!
“We are much closer today to being able to send humans to Mars than we were to being able to send men to the Moon in 1961, and we were there eight years later. Given the will, we could have humans on Mars within a decade.” -- Dr. Robert Zubrin, Mars Society President
By Simo
Carissimo Simo,
Eliminagrazie per il tuo contributo "di spessore", ben centrato sul topic e con un'idea espressa molto chiaramente.
Provo a risponderti brevemente.
Cina: non ho mai parlato di voler vincere rispetto alla Cina e non vorrei che il motore dell'esplorazione sia vincere una gara. E' già successo una volta e non ha portato ad una colonizzazione e sfruttamento della Luna. Finita la competizione abbiamo dimenticato la Luna.
Non si deve andare sulla Luna e per questo dimenticarci di Marte. Io dico che occorre progettare tecnologie che vadano bene sia per Luna che per Marte.
Negli anni '60, scrivi giustamente, che Apollo "è stato realizzato senza avere alcuna esperienza". Qualche anno fa Umberto Guidoni in una conferenza a Livorno disse chiaramente che oggi il programma Apollo non sarebbe stato fatto, principalmente perché una cosa nel frattempo è maturata in tutta la comunità spaziale: la sicurezza dell'equipaggio prima di tutto.
E questo fattore è ciò per cui occorrerà fare ricerca e studiare ancora per un bel po' di tempo, sia per Marte che per Luna (ma molto più per Marte).
Con la differenza che Luna è a tre giorni di viaggio dalla Terra, quindi le procedure, strategie, pianificazioni (chiamale come vuoi) da adottare che tengano conto della sicurezza dell'equipaggio sono/saranno inevitabilmente meno complesse da mettere in atto per uno scenario Lunare.
Ho detto anche altre cose: i costi non sono un problema. Se la ISS ci è costata 1 Euro l'anno, io dico che potremmo spenderne 1 al mese per la Luna (totale 108 miliardi di Euro solo per l'Europa) e 3 al mese per Marte (324 miliardi di Euro solo per l'Europa).
Ma la strategia migliore da adottare, la più importante di tutte - sempre secondo il mio pensiero ovviamente! - è una ed una sola: collaborazione Internazionale, nella sua accezione "allargata" anche tra "pubblico" e "privato".
Così potremmo raggiungere sia Luna che Marte. Senza aspettare 100 anni.
Un'ultima cosa: Robert Zubrin, nel suo libro "The case for Mars", che tra le altre cose ho letto, afferma nel 1996 (anno di pubblicazione) abbiamo già le tecnologie per arrivare e creare una base su Marte. Tendo a credergli, ma come ho già scritto nel blog occorre dare una risposta concreta ai due grandi problemi, gravità zero e radiazioni. Senza ciò scordiamoci Marte.
Io credo sia giusto andare prima sulla luna ,come gia' detto nei post precedenti, ovviamente anche io non sono più 7n 20 enne e desidererei vedere , lo sbarco su marte, ma in questi 15 anni si potrebbe fare entrambi inoltre, non credo che gli americani faranno sbarcare i cinesi sulla luna e loro stanno a guardare ,e i russi?
RispondiEliminaIo credo che quando i cinesi anticiperanno la notizia della data di sbarco sulla luna anche l'esa oltre americani e russi in qualche modo ci inpegneranno. Poi in un documentario tv ho visto che in russi entro il 2030 vogliono annndare su marte.
Questa sara' una sfida non solo scientifica ma sara' anche una sfida politica , di orgoglio nazionale.
Io credo che ci sara' una corsa anticiperannondrannondare luna luna e a Marte in questi 15 anni.
Ciao Ferdinando, il governo cinese rilascia poche informazioni su missioni come il rover Yutu, se poi tu cercassi informazioni in genere del programma spaziale cinese.., come faresti normalmente per quello europeo , russo ecc.. non troveresti nessuna fonte attendibile con la quale confrontarti..
EliminaFerdi, capita anche me ( quasi sempre^_^) di rileggere i miei commenti e trovare degli errori che quasi rendono il significato di quello che volevo dire incomprensibile o quasi^^, sotto il tuo commento troverai hyperlink "ELIMINA" e facilmente potrai ripubblicare il commento corretto^_^.
By Simo
Ci ho pensato per buona parte della nottata...
RispondiEliminaNoi stiamo a discutere se sia il caso di puntare prima ad un avamposto lunare o ad andare su Marte.
Io credo che le nazioni del XIX secolo, se solo avessero avuto a disposizione anche solo la metà della tecnologia odierna, non ci avrebbero pensato due volte a favorire e/o ad organizzare spedizioni ripetute sia sulla Luna che su Marte, e probabilmente anche altrove, e il pensiero che fare una cosa avrebbe escluso l'altra non li avrebbe neanche sfiorati.
E lo avrebbero fatto da sole. Oggi che la collaborazione internazionale, di un pianeta intero, è possibile come mai avvenuto prima nella storia dell'umanità, con uno strumento così potente che si aggiunge quindi alle pure conoscenze scientifiche e tecnologiche, dobbiamo preoccuparci di sacrificare un obiettivo in favore di un altro, come nello scenario disegnato realisticamente da Simo.
Bene, se questa è la direzione in cui stiamo andando, ri-bene, voglio tornare indietro nel tempo, grazie.
Massimo
Massimo, hai letto il post? Ho fatto apposta la precisazione che Luna e Marte non sono antagoniste, ma entrambi obiettivi importanti dell'umanità.
EliminaSi, infatti sono in pieno accordo con quanto hai scritto, per me le due cose sono complementari.
EliminaQuesto messaggio era una risposta diretta a quello di Simo, con il quale non condivido interamente questa volta le motivazioni (pur considerandole probabili nell'immediato), solo che nello scrivere non devo aver premuto "rispondi" e non me ne sono accorto.
Scusatemi tutti se ho reso poco chiara la lettura dei commenti.
Massimo
Il fondatore e CEO della SpaceX, Elon Musk, ha dichiarato che la prima missione con equipaggio su Marte potrebbe avvenire tra soli 4 anni.
RispondiEliminaSpaceX: obiettivo Marte
L'ambizioso obiettivo fissato per il 2026 coincide con quanto Musk annunciò al Congresso Internazionale di Astronautica (Iac) tenutosi in Messico, nel settembre 2016. Il miliardario americano affermò che "se le cose fossero andate benissimo", l'atterraggio di persone su Marte "sarebbe potuto avvenire in 10 anni o giù di lì". "Non voglio dire che ciò sicuramente accadrà", aggiunse. "C'è un'enorme quantità di rischio".
Dapprima sarà inviato un veicolo senza equipaggio nel 2022, al quale seguirà una missione con equipaggio nel giro di 4-6 anni al massimo. In questa prima fase, gli astronauti vivranno in cupole di vetro prima che Marte "venga terraformato per sostenere la vita, come la Terra".
Il piano potrà avverarsi solo se la Starship, la nave spaziale da 50 metri che ha recentemente compiuto il suo primo test orbitale ad alta quota, ed il vettore Super Heavy che la spinge, saranno pronti a compiere missioni operative.
Entrambi saranno in grado di fare rifornimento in orbita e di sfruttare le risorse naturali di H2O e CO2 di Marte per fare rifornimento sulla superficie. Saranno, inoltre, completamente e rapidamente riutilizzabili: il razzo tornerà sulla Terra per atterraggi verticali poco dopo il decollo e Starship sarà in grado di volare dall'orbita terrestre verso Marte e ritorno molte volte.
Le tempistiche
Sembra proprio che nell'esplorazione umana di Marte, la SpaceX sia destinata ad arrivare per prima.
La CNBC ha dichiarato di aver ottenuto una mail scritta dal CEO ai propri dipendenti a giugno 2020, nella quale viene chiesto di dare assoluta priorità al programma Starship che dovrà accelerare "in modo drammatico ed immediato".
La NASA, invece, ha confermato che non invierà un equipaggio su Marte prima del 2033, concentrandosi prima sul Programma Artemis.
Analogamente, la Cina, l'altro protagonista (silente!) dell'esplorazione spaziale, ha annunciato che "i prossimi passi nei programmi spaziali con equipaggio [della Cina] consisteranno nell'esplorazione della Luna". Aggiungendo: "creeremo basi sulla Luna per condurre operazioni scientifiche, espandere un luogo abitabile per l'umanità ed acquisire esperienza e competenza per spedizioni nello spazio profondo oltre la Luna. L'obiettivo a lungo termine è inviare esseri umani su Marte". Pang Zhihao, un ricercatore di tecnologia spaziale di Pechino, ha commentato che sarà molto significativo per l'umanità raggiungere Marte, spiegando che alcuni scienziati cinesi hanno proposto una missione con equipaggio sul Pianeta Rosso non prima del 2050.
In definitiva, per la NASA Marte è lontano e la Cina è scettica. Non ci resta che incrociare le dita e sperare che i pensieri visionari di Musk si realizzino davvero!
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