(Credit NASA/JPL/University of Arizona)
NEWS SPAZIO :- L'acqua scorre in forma liquida su Marte oggi! E' l'annuncio che ha fatto la NASA ieri in una conferenza stampa indetta proprio per comunicare l'importante scoperta sul suolo Marziano ad opera della sonda orbitale MRO (Mars Reconnaissance Orbiter).
Fino ad oggi era stata solamente ipotizzata, vi erano forti indizi, ma da oggi vi sono prove concrete, e non solamente in un unico sito, ma in molti differenti luoghi.
E' il risultato sensazionale di una nuova ricerca che è stata pubblicata sulla rivista Nature Geoscience. Vediamo di cosa si tratta.
Con l'utilizzo dello spettrometro CRISM (Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars) a bordo di MRO, i ricercatori hanno rilevato la firma di materiali idrati su pendii laddove vi sono misteriose strisce di tonalità più scura. Queste sembrano essere lasciate da flussi e riflussi nel corso del tempo.
Caratteristica fondamentale è che tali striature si scuriscono e sembrano fluire giù per i pendii solamente durante le stagioni calde, per poi svanire nelle stagioni più fredde.
John Grunsfeld (astronauta ed amministratore associato NASA per lo Science Mission Directorate, Washington): "La nostra sfida su Marte è stata 'seguire l'acqua' nella nostra ricerca di vita nell'Universo ed ora abbiamo evidenze scientifiche convincenti che convalidano quello che abbiamo sospettato per lungo tempo. Si tratta di uno sviluppo significativo, in quanto sembra confermare che l'acqua - anche se salata - fluisce oggi sulla superficie di Marte".
Vorrei porre l'attenzione su di un punto espresso da Grunsfeld, che assume importanza rilevante e dà un senso profondo a tutta la scoperta. In campo scientifico un'ipotesi può essere supportata da molteplici indizi, intuizioni e "probabilmente-è-così", ma fino a che non vengono individuate evidenze certe l'ipotesi resta tale e non diventa verità.
Solamente oggi abbiamo le prove che OGGI scorre acqua su Marte. E questo è un fatto straordinario.
Tornando alle striature scure, questi flussi verso il basso sono già noti da tempo, ed hanno un nome, RLS (Recurring Slope Lineae). Spesso sono stati descritti come "probabilmente" correlati con l'acqua liquida.
La nuova scoperta di sali idrati in dirupi sulla superficie di Marte porta direttamente a chiederci quale può essere la relazione tra acqua e queste linee scure. Secondo gli scienziati è probabile che vi sia un profondo flusso nel sottosuolo con sufficiente "traspirazione" fino alla superficie per spiegare tali striature.
(Credit NASA/JPL/University of Arizona)
Lujendra Ojha (Georgia Institute of Technology - Georgia Tech -, Atlanta, autore principale della pubblicazione scientifica): "Abbiamo trovato i sali idrati solamente quando le tracce stagionali erano le più ampie, il che suggerisce che o le righe scure stesse o un processo che le forma è la sorgente dell'idratazione. In entrambi i casi il rilevamento di sali idrati su questi pendii significa che l'acqua svolge un ruolo fondamentale nella formazione di queste strisce".
Ojha aveva già osservato queste striature in precedenza, per la prima volta nel 2010 quando era ancora studente universitario utilizzando le immagini dell'esperimento HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) sempre a bordo di MRO. E ad oggi HiRISE ha documentato la presenza di RSL in dozzine di siti sul suolo di Marte.
Il nuovo studio aggiunge ai dati già noti le mappature dello spettrometro CRISM.
Questo ci mostra le firme dei sali idrati in molti dei siti in cui sono presenti gli RSL, ma solamente quando le righe scure sono relativamente ampie. Quando i ricercatori hanno guardato negli stessi siti e le RSL non erano così estese, non hanno individuato tracce di sali idratati.
Ojha ed i suoi co-autori interpretano le firme spettrali come causate da minerali idrati chiamati perclorati. I sali idrati più consistenti con le firme chimiche sono probabilmente una miscela di perclorato di magnesio, clorato di magnesio e perclorato di sodio.
Alcuni perclorati hanno dimostrato di impedire il congelamento di liquidi anche quando le condizioni sono fredde fino a -70 °C (94° F). Questi sali ci sono anche da noi sulla Terra, si concentrano nei deserti ed alcuni tipi di essi possono essere usati anche come propellente per razzi.
I perclorati non sono una novità per Marte. Erano già stati individuati ad esempio sia dalla sonda NASA Phoenix Mars Lander che dal Mars Science Laboratory Curiosity. Ed alcuni scienziati sono convinti che anche le missioni Viking degli anni '70 del novecento hanno misurato le firme di questi sali.
Tuttavia, rispetto alle scoperte effettuate dai lander Marziani, questo nuovo studio ha rilevato la presenza di perclorati nella loro forma idrata in molte e differenti regioni. Inoltre questa è la prima volta che tali sali sono stati identificati direttamente dall'orbita.
Rich Zurek (MRO project scientist, NASA Jet Propulsion Laboratory, Pasadena, California): "L'abilità di MRO di osservare per vari anni Marziani con un payload in grado di vedere i dettagli fini di queste 'features' [le striature scure] ha consentito di scoprire: prima, identificare le sbalorditive striature stagionali ed ora di compiere un grande passo in avanti spiegandoci di cosa si tratta".
Per Ojha le nuove scoperte sono la dimostrazione che le linee misteriose che aveva visto oscurare i pendii di Marte cinque anni fa sono effettivamente acqua, presente oggi.
Le sue parole: "Quando la maggior parte delle persone parla dell'acqua su Marte, normalmente si riferisce all'acqua presente anticamente o all'acqua congelata. Ora sappiamo che c'è di più. Questa è la prima osservazione spettrale che in modo inequivocabile sostiene le nostre ipotesi sulla formazione di acqua liquida per RSL".
Michael Meyer (capo scienziato per il programma NASA di Esplorazione di Marte nella sede centrale NASA di Washington): "Ci sono voluti molti veicoli spaziali nell'arco di anni per risolvere questo mistero, ed ora sappiamo che c'è acqua liquida sulla superficie di questo pianeta freddo e deserto. Sembra che più studiamo Marte e più impariamo come la vita potrebbe essere sostenuta e dove vi sono risorse per sostenere la vita in futuro".
Al seguente URL avete un'animazione che simula un volo sopra ad uno dei luoghi su Marte dove le striature scure avanzano durante la bella stagione. Ci troviamo all'interno del cratere Hale.
Le striature sono approssimativamente lunghe come un campo di calcio.
Ecco la conferenza stampa di ieri
Enjoy!
Fonte dati, NASA.
oserei dire che dopo questa scoperta, il programma manned per marte riceverà un notevole impulso :)
RispondiElimina..dunque sul pianeta rosso c'è acqua liquida nelle stagioni più "calde".. conclusioni:
RispondiElimina"Su Marte abbiamo scoperto l'acqua calda.."
... scusatemi, la notizia è importante ma non ho resistito!!
Si potrebbe anche dire che, vista la salinità del liquido, "Marte, d'estate, suda.."
..scusatemi ancora.. ora taccio e vado a gioire perchè sono felice di quanto scoperto dalla NASA!
Jo "Skyy"
Però i suoi sono sudori freddi ... molto fredduri ... gioisci, gioisci!
EliminaBene. Riflettevo sul fatto che improvvisamente nel giro di pochi giorni, dal nulla, abbiamo scoperto tre luoghi "extraterrestri" dove è presente un qualche ciclo "idrologico": Marte, Plutone e la cometa "Rosettiana". Hanno tutti deciso di rivelare la loro "scioglievolezza" tutti insieme. Le "" si sprecano!
RispondiEliminaAdesso toccherebbe a Cerere regalare qualche fenomenale sorpresa! Dai, su!
Massimo
ma su marte non avevano anche trovato tracce animali?
RispondiEliminaForse il geofanfarongiornalista che le aveva trovate ora non le può più osservare ...
Elimina... sono oramai coperte da un decorato velo pietoso di inesorabili granuli di sabbia rossa marziana portati dal gelido vento del ... Sahara.
Sigh!
Sarebbe stata la scoperta del millennio!!
EliminaDove hai sentito sta roba? Su labufala.it?
Ramiro
Acqua su Marte fino a 2 miliardi di anni fa
RispondiEliminaIl tempo in cui su Marte c'era acqua allo stato liquido potrebbe essere meno lontano di quanto si pensi. Alcuni laghi marziani sono infatti relativamente recenti e avvicinano anche l'epoca dell'eventuale presenza di forme di vita sul Pianeta rosso. Lo indicano i dati raccolti dalla sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa, analizzati dal gruppo dell'Università della Virginia guidato da Sharon Wilson e pubblicati sul Journal of Geophysical Research
URL: http://www.repubblica.it/scienze/2016/09/16/news/laghi_e_fiumi_su_marte_meno_antichi_del_previsto-147908143/?rss&refresh_ce