(Credit NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA)
NEWS SPAZIO :- Lo scorso Marzo la sonda NASA Dawn si è immessa in orbita intorno al pianeta nano Cerere, il corpo celeste più grande della fascia degli asteroidi che si trova tra Marte e Giove.
E' stata pubblicata una prima mappa del corpo celeste, da cui si possono studiare le diversità della sua superficie. Differenze in morfologia e colore suggeriscono che molto tempo fa Cerere fosse attivo, come dichiarato ieri dagli scienziati di missione all'Assemblea Generale 2015 della European Geosciences Union a Vienna.
Chris Russell (principal investigator per la missione Dawn, University of California, Los Angeles): "Questo pianeta nano non è stato solamente una roccia inerte nella sua storia. Era attivo, con processi che hanno portato a differenti materiali in differenti regioni. Stiamo cominciando a cogliere quella diversità nelle nostre immagini a colori".
Stiamo seguendo la sonda Dawn da un po' e nella sua vita operativa ha già collezionato due primati, il primo veicolo spaziale a raggiungere l'orbita di due differenti corpi celesti ed il primo in assoluto a raggiungere Cerere. Trovate tutto nella sezione a lei dedicata a questo URL
La superficie di Cerere è fortemente ricoperta di crateri, come previsto, ma sembra avere un minor numero di grandi crateri di quanto inizialmente stimato.
Nel suo emisfero settentrionale poi, presenta due punti brillanti molto vicini tra loro. Si avranno più dettagli quando la sonda inizierà la sua prima fase scientifica intensiva a partire dal 23 Aprile prossimo, da una distanza di 13,500 km (8.400 miglia) dalla superficie.
Lo spettrometro VIR (Visible and Infrared) sta studiando Cerere sia nella banda elettromagnetica della luce visibile che negli infrarossi ed ha analizzato le temperature relative sulla sua superficie.
(Credit NASA/JPL-Caltech/UCLA/ASI/INAF)
Le analisi preliminari suggeriscono che le differenti regioni luminose in superficie "si comportano in modo diverso", ha dichiarato Federico Tosi, ricercatore del team dello strumento VIR all'Istituto di Astrofisica Spaziale e Planetologia ed all'Istituto Nazionale di Astrofisica italiano, Roma.
Sulla base di osservazioni effettuate dal telescopio spaziale Hubble, gli scienziati planetari hanno identificato 10 regioni brillanti sulla superficie di Cerere. Un paio di questi punti, i due che appaiono più luminosi, sembrano essere situati in una regione che è simile come temperatura al suo ambiente circostante. Ma c'è anche un differente punto luminoso che corrisponde invece ad una regione che è più fredda del resto della superficie di Cerere.
Le origini di questi punti brillanti che hanno catturato l'attenzione non solo degli scienziati ma anche del grande pubblico resta tuttavia sconosciuta.
Sembra che i due punti più brillanti si trovino in un cratere ampio 92 km. Aspettiamo immagini con migliore risoluzione che verranno scattate dalla sonda quando questa si avvicinerà maggiormente alla superficie.
Nel frattempo diamo un'occhiata alla mappa che avete in cima al post. E' una proiezione creata da immagini riprese da Dawn durante il suo avvicinamento a Cerere, prima di essere catturata dalla sua orbita. I colori sono stati esaltati per mettere in risalto sottili differenze cromatiche. Ciò può portare a preziose intuizioni sulle proprietà fisiche e sulla composizione dei materiali presenti in superficie.
La mappa è stata creata combinando immagini riprese con filtri spettrali blu (440 nanometri), verde (550 nm) ed infrarosso (920 nm). Ai vari filtri sono poi stati assegnati colori in ordine inverso rispetto ai colori naturali. In altre parole, le immagini a bassa lunghezze d'onda blu sono state assegnate al colore rosso ed le lunghe lunghezze d'onda delle immagini ad infrarossi sono state assegnati al canale blu.
Fonte dati, NASA.
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