(Credit Xinhua/Ren Junchuan)
NEWS SPAZIO :- E' tornata a casa dopo un viaggio di 8 giorni la sonda automatica Cinese Chang'e 5-T1, una missione dimostrativa per testare le tecnologie di rientro da una traversata Lunare.
Chang'e 5-T1 era partita Giovedì 23 Ottobre dallo Xichang Satellite Launch Center, diretta verso la Luna. L'obiettivo era raggiungere il nostro satellite, circumnavigarlo e ritornare sulla Terra. I dettagli della missione li avete qui
Lunedì 27 Ottobre la sonda, composta da un modulo di servizio (Service Module) e da un veicolo di ritorno (Return Vehicle), era entrata nella sfera di influenza gravitazionale della Luna. Il momento di massimo avvicinamento con il nostro satellite si è avuto alla distanza di 12.000 km dalla superficie Lunare.
Dopo aver completato la circumnavigazione del satellite Chang'e 5-T1 ha affrontato il viaggio di ritorno verso Terra, per poi effettuare la manovra di discesa ed atterraggio denominata "Skip Re-entry". Ho descritto in dettaglio questa manovra nel post dedicato alla missione, a questo URL
Alle 22:53, a 5.000 km dalla Terra, il Return Vehicle si è separato dal Service Module. Quest'ultimo ha compiuto una nuova accensione sia per allontanarsi dall'area di manovra del Return Vehicle, sia per immettersi in orbita per forse una nuova missione.
Il Return Vehicle ha quindi iniziato le fasi finali dell'avvicinamento, approcciando l'atmosfera con la velocità di 11 km/sec, un record per il programma spaziale Cinese.
Il rientro composto da due distinte fasi è stato un test conclusosi con successo per simulare un rientro di una futura missione che raccoglierà campioni del suolo Lunare per riportarli a Terra. Si tratterà della missione Chang'e-5, attualmente programmata per il 2017. Questa missione raggiungerà la Luna e si immetterà in orbita. Un lander effettuerà un atterraggio controllato ed un robot raccoglierà campioni di suolo che metterà in un modulo, il quale partirà poi dalla superficie lunare per raggiungere l'orbiter. Da qui ci sarà un trasferimento dei campioni nel modulo di rientro che poi si separerà dall'orbiter per ritornare sulla Terra.
Il Return Vehicle di Chang'e 5-T1 è atterrato in Mongolia come pianificato alle ore 23:43 (ita) di Venerdì 31 Ottobre. Lo vedete nella foto in cima al post. Conteneva al suo interno una varietà di campioni di materiale (che hanno fatto anch'essi il viaggio Terra-Luna-Terra), che verranno analizzati dagli scienziati per studiare gli effetti di una traversata interplanetaria su organismi, semi, piante.
Prima della missione Chang'e-5 avrà luogo la missione Chang'e-4, che al pari di Chang'e-3 sarà composta da un lander e da un rover. Se non sbaglio di tratta proprio dell'hardware di backup di Chang'e-3. E' probabile che tale missione includerà il test di tecnologie per l'acquisizione di campioni di roccia Lunare.
Mi piacerebbe sapere qualche cosa su quella struttura a nido d'ape che affiora, in parte carbonizzata, e che avvolge la sonda.
RispondiEliminaDi cosa è fatta e come viene applicata?
E nella parte più esterna cosa viene messo?
È in fibra di vetro come quella delle barche o delle cisterne?
Posso darti io da fare, per una volta, questo compito a casa, Sergio?
Ciao Claudio, ero curioso per cui ci ho pensato io.
RispondiEliminaLo chiamano Honeycomb.
Questa è una descrizione dell'Honeycomb del Pathfinder, per l'ingresso nell'atmosfera di Marte, in una tesi che ho trovato in rete:
"gli scudi termici erano, infatti, quasi
totalmente prodotti con l’ablativo SLA-561, composto da una struttura fenolica a celle a nido
d’ape riempite con silicone che conferisce miglioramenti prestazionali, soprattutto agli shock
termomeccanici e alle vibrazioni. La discreta diminuzione di densità del polimero (grazie alle
fibre e alle particelle contenute al suo interno) fornisce, inoltre, un notevole vantaggio dal
punto di vista termico: solitamente, infatti, minore è la densità dell’ablativo, minore è la
conducibilità termica, quindi minore è la temperatura raggiunta nello strato di materiale
vergine che ritarderà, pertanto, il fenomeno dell’ablazione."
Come puoi leggere la struttura a nido d'ape viene definita "struttura fenolica" che è qualcosa di simile alla fibra di vetro che tu suggerivi, dato che sono Resine.
Wikipedia suggerisce: "Sono in genere materiali termoindurenti, ovvero non possono essere ulteriormente fusi dopo lo stampaggio, perché possiedono una struttura reticolare"
(http://it.wikipedia.org/wiki/Resine_fenoliche)
Quindi ne deduco che venga utilizzato questo tipo di resina nelle capsule di rientro proprio per il fatto che non possono fondere.
Sempre dalla tesi che ho trovato in rete si potrebbe dire che questo è un altro sistema simile:
"Sia per il TPS della sonda Galileo, sia per quello del modulo Pioneer Venus fu
utilizzato il carbonio fenolico, un ablativo per flussi intermedi; il
carbonio fenolico è costituito da strati di tessuto in fibra di carbonio impregnati con resina 11
fenolica che, durante il rientro, decompone, formando una schiuma carboniosa, la quale
solidifica dando origine ad uno strato carbonioso poroso, con ottime proprietà isolanti."
TPS sta per: Thermal Protection System
Qui invece un altro interessante TPS per la capsula Orion con tanto di video test:http://www.collectionspace.it/6-12-13.htm
Un saluto ;)
Marco, grazie per la condivisione, molto interessante.
EliminaBy Simo
Grazie a Te, Simo.
EliminaSiccome ancora dopo qualche ora mi sento "addicted" all'argomento lascio un ultimo ed interessante link:
https://www.youtube.com/watch?v=KhuzVpXFQHw
A presto ragazzi ^-^
Molto interessante questa info, non ci speravo molto.
RispondiEliminaHoneycomb comunque significa proprio quello che fanno le api: il favo.
Nelle loro celle le api ci mettono il miele e qui noi mettiamo del silicone all'interno di robuste celle fenoliche dalla struttura reticolare.
Io tra il miele ed il silicone, preferisco ... lo sciroppo d'acero.
Immagino che quel '11' che c'è dopo 'impregnati con resina' sia involontario, sia di troppo ed appartenga al numero di una immagine o schema della tesi, perchè così non lo capisco.
Grazie Marco.
Si, esatto Claudio, mi è partito nella formattazione XD
EliminaPer fortuna ci sono i cinesi a rilanciare la corsa allo spazio...e non sbagliano un lancio. Speriamo che continuino con questi ritmi e forse rivedremo un astronauta sulla luna nei prossimi decenni...
RispondiEliminaAh..Dimenticavo. Sono Alberto :-)
RispondiEliminaAlberto, sta proprio nel loro programma di andarci con equipaggio umano.
EliminaOra non mi ricordo per quale anno è previsto, ne avevamo parlato mesi fa, ma non fra decenni, circa un decennio.
2025?
Se continuano a far progressi e crescere con i ritmi che vediamo, e come hanno dimostrato anche in campo civile ed industriale, non mi stupirei di veder aprire anche, fra qualche decennio, il primo centro commerciale sulla Luna.
E se non lo vedrò io, magari lo vedrà Giorgio...
Anzi, lui che stima così tanto la Cina, magari sarà invitato all'inaugurazione, al taglio del nastro mandarino!
Speriamo che la Nasa si renda conto della necessità di ritornare sulla Luna prima di investire su Marte...che poi è il JPL interessato alle missioni automatiche su Marte.
RispondiEliminaE và benissimo farlo però a mio avviso si stanno facendo troppe missioni fotocopia su Marte...anche Curiosity 2 . 2 miliardi di dollari a fare?? Il naturale passo successivo alla precedente missione era riportare campioni del suolo marziano a terra e testare quindi tecnologie di rientro da Marte di un oggetto terrestre...signori. Mancano fondi e idee. Si temporeggia!!! Alberto