(Credit NASA)
NEWS SPAZIO :- La prossima Domenica 19 Ottobre la cometa "C/2013 A1" detta anche "Siding Spring" sarà la protagonista di un incontro ravvicinato con il pianeta Marte.
La sua traiettoria la porterà infatti ad avvicinarsi fino a 139.500 km di distanza dal Pianeta Rosso, meno della metà della distanza Terra-Luna e meno di 1/10 della distanza di ogni passaggio cometario ravvicinato con la Terra.
Si tratterà di un evento eccezionale, la cometa infatti non era mai arrivata prima d'ora nel Sistema Solare interno. Rappresenta un tesoro di nuove informazioni. E la Terra è pronta a posizionare le sue astronavi!
L'occasione è ghiotta per osservare questa cometa che proviene da molto molto lontano, addirittura dalla nube di Oort, quella regione sferica di spazio che circonda il nostro Sole alla distanza compresa tra 5.000 e 100.000 UA (Unità Astronomiche), composta da oggetti ghiacciati che si ritiene siano il materiale "avanzato" dalla formazione del sistema solare.
La nube di Oort è lontanissma da noi, pensate che 1 Unità Astronomica corrisponde alla distanza media Terra-Sole ed è pari a 149.597.870,700 km (un po' meno di 150 milioni di km). Ed un anno luce, la distanza percorsa dalla luce in un anno, è pari a circa 63.286 UA.
E, cosa importante, Siding Spring è la prima cometa proveniente dalla nube di Oort ad essere studiata dai Terrestri. Sì perché la fortuna è che noi abbiamo un posto in prima fila per assistere a questo evento eccezionale. Gli scienziati Terrestri avranno la possibilità unica di conoscere qualcosa in più sui materiali (tra cui acqua e composti organici) che esistevano durante la formazione del nostro Sistema Solare, 4,6 miliardi di anni fa.
(Credit NASA)
Il nucleo della cometa raggiungerà il punto di massimo avvicinamento rispetto alla superficie di Marte alle 20:30 ora Italiana, viaggiando alla velocità di 56 km/sec (cioè 201.600 km/h). Ed i dati migliori potranno essere registrati direttamente dalle sonde Terrestri che orbitano intorno a Marte e dai rover che ne stanno esplorando la superficie.
Tra le fasi di preparazione all'evento la NASA ha già opportunamente modificato le orbite delle sonde Mars Odyssey, Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) e la nuova arrivata MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN) per ridurre il rischio di impatto con particelle di polvere e detriti ad alta velocità provenienti dalla coda della cometa. Si tratta di particelle piccole (da 1 cm ad 1/10.000 di cm) ma ricordate che anch'essi viaggiano a 201.600 km/h, molto più che proiettili.
Il momento in cui il rischio è maggiore per le sonde orbitali inizierà circa 90 minuti dopo che Siding Spring avrà raggiunto il punto di massimo avvicinamento a Marte e durerà per circa 20 minuti. L'atmosfera del Pianeta Rosso, sebbene sia molto più debole di quella Terrestre, sarà sufficiente a proteggere i rover al suolo, Opportunity ed il Mars Science Laboratory Curiosity.
Le sonde NASA in orbita raccoglieranno dati sulla cometa prima, durante e dopo il suo passaggio ravvicinato. Verranno registrate informazioni su forma, rotazione ed attività del nucleo cometario, la variazione e la composizione dei gas della sua chioma intorno al nucleo e la dimensione e distribuzione delle particelle di polvere nella coda.
Le osservazioni sull'atmosfera Marziana avranno l'obiettivo di controllare eventuali scie meteoriche, variazioni nella distribuzione sia delle particelle cariche che di quelle neutre e gli effetti della cometa sulla temperatura dell'aria e sulle nuvole. MAVEN avrà una buona possibilità di studiare la cometa e come la sua tenue atmosfera, o chioma, interagisce con l'alta atmosfera Marziana.
Sono pronti all'azione anche telescopi a Terra ed in orbita, primo tra tutti Hubble. Si aggiungono Kepler, Swift, Spitzer, Chandra e per quanto riguarda le risorse al suolo lo Infrared Telescope Facility (isola di Mauna Kea, Hawaii).
Il cacciatore di asteroidi, la missione orbitale NEOWISE (Near-Earth Object Wide-field Infrared Survey Explorer), ha già ripreso immagini della cometa e continuerà a riprenderla. Si aggiungono anche le sonde per l'esplorazione del Sole STEREO (Solar TErrestrial RElations Observatory) e SOHO (Solar and Heliophysics Observatory).
Presente all'appello anche BOPPS (Balloon Observation Platform for Planetary Science), un pallone suborbitale con un telescopio, il quale ha già effettuato osservazioni della cometa.
Alla flotta di osservatori della cometa "Siding Spring" dobbiamo considerare anche la sonda orbitale Europea Mars Express, i cui scienziati di missione sono al lavoro già da nove mesi ormai, prima fra tutte la necessità di proteggere la sonda dalla possibile nube di detriti.
Quella che vedete qui sotto è un'immagine della cometa ripresa il 31 Gennaio 2014 dalla ESA Optical Ground Station di Tenerife, in Spagna
Quella che vedete qui sotto è un'immagine della cometa ripresa il 31 Gennaio 2014 dalla ESA Optical Ground Station di Tenerife, in Spagna
(Credit ESA)
Una correzione orbitale è stata effettuata anche per la sonda Indiana Mangalyaan, che al momento del massimo avvicinamento di Siding Spring si troverà "dietro" al Pianeta Rosso a circa 400 km dalla sua superficie.
Anche lei produrrà osservazioni della cometa con la fotocamera di bordo Mars Colour Camera.
Anche lei produrrà osservazioni della cometa con la fotocamera di bordo Mars Colour Camera.
Waaa... emozionante!
RispondiEliminaResto in attesa, non manca molto.
Abrazos
E' fantastico! Speriamo che dalla superficie di Marte si possa vedere bene dalle camere a bordo dei due rover attivi sul suolo marziano.Che cartoline da Marte arriverebbero sulla Terra...Spettacolari sicuramente!
RispondiEliminaAlberto