(Credit NASA)
NEWS SPAZIO :- Ecco una storia un po' particolare, tutto un altro mondo. Qualche settimana fa la NASA aveva annunciato l'assegnazione dei contratti CCtCap (Commercial Crew Transportation Capability) per l'appalto del servizio di trasporto degli astronauti US da e verso la Stazione Spaziale Internazionale. L'obiettivo è tornare ad avere un proprio accesso allo spazio indipendente, dopo la fine del programma dello Space Shuttle. Ne avevamo dato notizia qui
Le aziende assegnatarie di questi due nuovi contratti sono The Boeing Company (Boeing) e Space Exploration Technologies (SpaceX), cioè due delle tre che avevano ricevuto finanziamenti nel 2012 nell'ambito della CCiCap (Commercial Crew Integrated Capability) per continuare la progettazione e lo sviluppo di nuovi mezzi spaziali per il trasporto di esseri umani verso l'orbita Terrestre. Ecco l'articolo
L'azienda rimasta fuori dai nuovi contratti CCtCap è Sierra Nevada Corporation (SNC) ed il suo progetto della navetta orbitale Dream Chaser.
Ebbene, il 26 Settembre SNC ha presentato un ricorso contro la decisione di NASA allo U.S. Government Accountability Office (GAO).
In seguito a ciò NASA ha comunicato a Boeing ed a SpaceX di sospendere l'esecuzione dei contratti, uno stop ai lavori. Ma non è finita, anzi, proprio l'opposto.
Sì, perché il 9 Ottobre sotto la propria autorità la NASA ha deciso di procedere con i contratti CCtCap, e questo nonostante il ricorso presentato da SNC.
L'ente spaziale Americano riconosce che la mancata fornitura del servizio di trasporto spaziale CCtCap il più presto possibile comporta rischi per l'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, mette a repentaglio l'operatività continuativa della Stazione, ritarderebbe nel soddisfare i requisiti critici sul dimensionamento dell'equipaggio e potrebbe portare gli Stati Uniti a non rispettare gli impegni presi con gli accordi Internazionali.
Queste considerazioni hanno forzato la NASA ad usare la propria autorità legale al fine di evitare grosse conseguenze negative laddove i nuovi contratti restassero sospesi.
La NASA ha quindi deciso che il modo migliore per servire gli Stati Uniti è continuare con l'esecuzione dei contratti CCtCap che porteranno alla realizzazione di un servizio di trasporto orbitale dal suolo Americano e su veicoli spaziali Americani, ponendo così fine alla dipendenza esclusiva dalla Russia con i taxi flight della capsula Soyuz.
E questo è tutto, una storia quasi da fantascienza per come siamo abituati noi, eppure, oltre a possibili interessi trasversali, continuo a vedere qualcos'altro, la determinazione a dare un servizio, a fare un lavoro fatto bene! O almeno così l'ho interpretata.
Fonte dati, NASA.
Beh, se la storia che hai raccontato avesse avuto un finale diverso, allora sarebbe stata proprio "a very italian story"...
RispondiEliminaE' vero che ho già manifestato la mia soggettiva preferenza per l'esclusa, ma come per te, anche secondo me, indipendentemente dalla eventuale presenza di interessi trasversali a cui accenni nell'articolo, la Nasa ha fatto bene a reagire proseguendo.
Massimo
Ma è la N A S A!
RispondiEliminaSempre tutto maiuscolo.
Quasi sempre ...