(Credit NASA)
NEWS SPAZIO :- Gli Stati Uniti sono fortemente impegnati per raggiungere una propria indipendenza per il trasporto spaziale di astronauti, indipendenza terminata dopo la fine del programma della navetta spaziale Space Shuttle avvenuto del 2011.
Da allora l'unico trasporto spaziale da e verso la Stazione Spaziale Internazionale è rappresentato dalla capsula Russa Soyuz. Ad oggi gli Americani pagano 70 milioni di dollari per ogni posto nel taxi flight Russo.
Nel corso di questi anni la NASA ha quindi attivato una serie di programmi ed iniziative in tal senso. Parliamo in particolare degli sforzi del programma CCP (Commercial Crew Program), una priorità dell'Amministrazione del Presidente Barack Obama (vedi sezione 'politica').
Nel Settembre 2012, nell'ambito dell'iniziativa CCiCap (Commercial Crew Integrated Capability), erano state selezionate tre aziende private a cui erano stati dati finanziamenti per continuare la progettazione e lo sviluppo di nuovi mezzi spaziali per il trasporto di esseri umani verso l'orbita Terrestre. Ecco l'articolo
Oggi si aggiunge un nuovo importante passo in avanti lungo questo cammino, che come News Spazio stiamo seguendo sin dal suo inizio. In una conferenza stampa svoltasi ieri 16 Settembre 2014 al Kennedy Space Center in Florida la NASA ha comunicato il nome delle due aziende private che si aggiudicheranno i nuovi contratti CCtCap (Commercial Crew Transportation Capability) per il servizio di trasporto di astronauti per la Stazione Spaziale Internazionale.
Le aziende selezionate a questo giro sono Boeing con la sua capsula CST-100 e SpaceX con la capsula Dragon V2.
L'obiettivo ultimo è concludere l'affitto dei voli Russi entro il 2017.
I contratti CCtCap sono finalizzati al completamento della certificazione NASA per il trasporto di esseri umani in orbita, dopodiché la NASA userà i nuovi sistemi certificati per inviare astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ed ovviamente anche per riportarli a casa). Le nuove navette fungeranno anche da scialuppe di salvataggio per la ISS durante la loro permanenza sulla Stazione, al pari delle attuali Soyuz.
I due contratti hanno importo fisso, pari a 4,2 miliardi di dollari destinati a Boeing e 2,6 miliardi di dollari assegnati a SpaceX. Essi comprendono almeno un volo di test con equipaggio per ciascuna azienda selezionata, in cui vi sia a bordo almeno un astronauta NASA per verificare che tutti i sistemi funzionino come previsto, lancio, manovrabilità orbitale, aggancio con la ISS, ritorno a Terra.
Dopo che sarà terminato il programma di test e dopo che verrà concessa la certificazione NASA, ciascuna azienda condurrà almeno due, fino a sei, missioni con equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Queste missioni potranno permettere di far aumentare l'equipaggio residente della Stazione a più delle attuali 6 unità, aumentando così anche il numero di ore dedicate alla ricerca.
Kathy Lueders (manager del NASA Commercial Crew Program): "Siamo entusiasti di vedere i nostri partner industriali più vicini ai voli operativi per la Stazione Spaziale Internazionale, un'impresa straordinaria che l'industria e la NASA hanno iniziato appena quattro anni fa. Questa agenzia spaziale è stata a lungo un innovatore tecnologico, ed ora possiamo dire anche che siamo un innovatore di business Americano, stimolando la creazione di posti di lavoro e l'apertura di nuovi mercati per il settore privato".
E' da notare un aspetto importante. Sia Boeing che SpaceX avranno il possesso e la gestione dei propri mezzi e sistemi di trasporto spaziale. Offriranno un servizio completo di trasporto orbitale che non sarà di uso esclusivo NASA.
Boeing e SpaceX potranno cioè vendere tali servizi anche ad altri clienti non-NASA. L'orbita Terrestre si sta aprendo al settore privato.
E per quanto riguarda la terza azienda a cui erano stati dati finanziamenti CCiCap nel 2012 e che è rimasta esclusa da questi nuovi contratti? Mi riferisco a Sierra Nevada Corporation e della sua navetta Dream Chaser.
Tutte e tre le aziende finanziate dal CCiCap avevano raggiunto le milestone pianificate, inclusi sia i Critical Design Reviews ed Operations Reviews supervisionati dalla NASA che un certo numero di test.
Le notizie ufficiali che ho trovato fino ad ora indicano che la NASA ha dovuto ridurre a due i partner commerciali a cui continuare ad erogare risorse finanziare a causa di un problema di fondi limitati. Nonostante ciò tutte e tre le aziende continueranno a ricevere assistenza e scambio di knowhow.
Ecco il video della conferenza stampa
Enjoy!
Peccato per il Dream Chaser. Ho sperato fino all'ultimo venisse selezionato assieme alla Dragon. Sono senzaltro i due progetti più innovativi mentre Boeing ha proposto una classica capsula stile Apollo o Gemini chiaramente aggiornata alla tecnologia attuale. Ma del resto Boeing ha sempre foraggiato da decenni i politici del Congresso americano ed era quindi da aspettarselo. Come si suol dire : tutto il mondo è paese.
RispondiEliminaPeccato per l'astroplano!!
Ramiro
Tranquillo Ramiro la NASA Ha gia annunciato che aiutera'economicamente e tecnicamente la Sierra Nevada Corporation a completare la navetta, per poterla poi non solo utilizzare ma anche forse venderla in versione adattata ai partners spaziali stranieri, per prima l'ESA.
RispondiEliminaGiorgio
Piu'precisamente dal sito Americaspace:
RispondiEliminaIn a recent five-part exclusive interview with AmericaSpace (also available as a FREE PDF download for our readers at the right side of our website), SNC Space Systems VP Mark Sirangelo made it loud and clear—the company is ready to move forward with development of the Dream Chaser without NASA, as long as there is a business case for it.
Inoltre:
The company also has secured global partnerships with 21 space agencies, which gives them a solid foundation and “a path to continue” forward
according to Sirangelo.
“A European or Japanese version of Dream Chaser is possible in the future,” added Sirangelo in our recent interview.
Giorgio
Mi correggo l'aiuto della NASA non e'ancora stato formalizzato ma era stato ipotizzato circa 1 mese fa dalla NASA stessa in caso di esclusione della SNC.
RispondiEliminaAl momento quindi la Sierra Nevada Corp. puo'contare solo sulle proprie capacita'economiche e di fare business con i partner internazionali.
Speriamo bene!
Giorgio
Non ci resta che aspettare che vengano rese pubbliche le ragioni della scelta.
RispondiEliminaDa la forse si capirà se la NASA consideri comunque promettente il progetto Dream Chaser o meno.
Ramiro
Date un'occhiata alla sezione 'Sierra Nevada Corporation' del blog... troverete tra le altre cose i contatti con l'ESA...
RispondiEliminahttp://newsspazio.blogspot.it/search/label/Sierra%20Nevada%20Corporation
Ne ero a conoscenza Sergio. però nell'accordo l'ESA non mette un euro al momento e vediamo se a fine 2014 lo rinnova ampliando la collaborazione o vista la scelta NASA si ritiri.
RispondiEliminaSembra forse più interessante l'accordo con il giappone che propone l'inserimento di tecnologia nipponica sul Dream Chaser. Il giappone sogna da decenni un proprio astroplano e sarebbe un'ottima risposta al programma umano cinese.
Ramiro
Un vero peccato il mancato accordo per Dream Chaser. Un'altro duro colpo alle mie aspettative spaziali... e che strazio dai!
RispondiEliminaMassimo
N.B. Curioso vedere come i commenti di tutti noi spettatori puntino solo alla navetta esclusa, tralasciando il succo della decisione Nasa, ovvero i mezzi che dovranno rappresentare il futuro prossimo dei trasporti orbitali sttunitensi.
Oops... Un altro duro colpo alle mie aspettative spaziali... è da intendersi senza l'apostrofo ;-)
EliminaMassimo