NEWS SPAZIO :- Torniamo a parlare del progetto ISEE-3 Reboot, il meraviglioso lavoro di un gruppo di volontari per riprendere il controllo di una vecchia sonda NASA in orbita intorno al Sole ormai dismessa dal 1997. Tutta la storia la leggete qui
A seguito delle attività "two-way Doppler and ranging" con il NASA Deep Space Network (DSN) il gruppo di lavoro ha potuto determinare con precisione la posizione di ISEE-3 (per la prima volta dal 1999)
Il 2 Luglio è stata comandata la prima accensione del sistema propulsivo per aumentare la rotazione (spin) de veicolo spaziale. La notizia è bella, poiché i risultati hanno confermato l'accensione dei motori di rotazione A e B (vedi figura in alto).
La velocità di rotazione era inizialmente di 19,16 rpm. Dopo l'accensione questa è passata a 19,76 rpm, all'interno delle specifiche originali di missione (19,75 +/- 0,2 rpm).
Tutto questo in preparazione alla manovra TCM (Trajectory Correction Maneuver), la manovra importante per mettere ISEE-3 nella giusta traiettoria per raggiungere il punto Lagrangiano L1.
Il programma era quello di comandare l'accensione dei propulsori di spinta assiali ad impulsi, sette gruppi (detti anche segmenti) di 63 impulsi ciascuno, per ottenere un totale di delta V pari a 7 m/sec.
TCM è stata tentata il giorno 8 Luglio, con la finestra di opportunità ad Arecibo che si estendeva dalle 18:42 alle 21:29 ora Italiana.
Le cose però non sono andate come sperato.
E' stato comandato il 1° segmento di impulsi, il quale ha avuto un successo parziale. Il 2° ed il 3° tentativo invece non hanno funzionato. Un momento i propulsori si sono accesi ed il momento dopo non si sono più accesi.
Inizialmente si era pensato a possibili problemi alle valvole del sistema propulsivo. Sono stati fatti vari tentativi per accenderle e spegnerle, anche passare al sistema di backup "B", ma tutto senza successo.
L'ipotesi che ha preso maggiore corpo è però quella che sembra essere la peggiore. Dopo aver eliminato alcune possibili cause sospette, ISEE-3 potrebbe effettivamente aver consumato tutto l'azoto utilizzato per pressurizzare il propellente (idrazina). E questo significa non poter accendere i motori.
In questo caso l'orbita nel punto L1 sarebbe ormai irraggiungibile, ma il team avrebbe l'intenzione di utilizzare ISEE-3 per raccogliere dati scientifici nel sistema solare interno, laddove ISEE-3 arriverà dopo il flyby con la Luna del 10 Agosto, ammesso che invece la sonda non impatti sulla superficie Lunare.
Non tutto è perduto in fin dei conti. Inoltre l'ultima pubblicazione del gruppo ISEE-3 Reboot aggiunge nuova energia. Una nuova idea potrebbe risultare interessante e per approfondirla velocemente e risparmiare tempo il team ha chiesto aiuto a tutti i fan del progetto.
L'azoto si è dissolto nell'idrazina all'interno dei serbatoi? In tal caso qual'è la solubilità dell'azoto nell'idrazina? Qual'è la dipendenza dalla temperatura? Ed ancora più importante qual'è il tempo necessario per dissolvere 1 kg di azoto in 15 kg di idrazina?
Ecco il link di riferimento e se qualcuno ha qualcosa da condividere si faccia avanti!
Immagini, credit NASA via Space College.
Salve!
RispondiEliminaSergio te la formulo molto terra terra perche ovviamente non sono esperto:
è possibile che durante il flyby con la Luna la sonda attraversi zone in cui la temperatura varia, per esempio sulla faccia illuminata con conseguente riflesso dei raggi solari?
A logica mi verrebbe da dire che in una simile condizione ci possa essere un aumento di temperatura rispetto allo spazio, lontano dai corpi..
Insomma speriamo che quest'idrazina si sciolga o che in qualche modo torni utilizzabile *_*
Tieni conto che la sonda è in orbita intorno al Sole e ruota su sé stessa. Non penso che il poco avvicinamento alla Luna possa produrre apprezzabili aumenti di temperatura al suo interno.
RispondiEliminaEd anche in tal caso occorerà sapere se e quanto un aumento di temperatura possa essere determinante.
Aspettiamo le news da ISEE-3 Rebbot. Appena ci sono novità le pubblicherò certamente.
L'azoto é un gas difficile da contenere per lunghi periodi pressurizzato, perché é un elemento, perciò molto "sottile", e tende a sfuggire dalle guarnizioni e addirittura attraverso alcune superfici plastiche che sono microporose. E in tutti questi anni... Il comportamento di accensione del truster e di subitaneo spegnimento ci sta tutta, con lo scenario di pressione persa dentro il serbatoio.
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