(Credit ESA–C. Carreau)
NEWS SPAZIO :- Parliamo della sonda Europea Venus Express, in orbita intorno al pianeta Venere. Dopo otto anni di attività le riserve di propellente per mantenere il veicolo spaziale nella sua orbita operativa saranno presto esaurite.
Le normali osservazioni scientifiche si sono concluse la settimana scorsa, ma una nuova finale avventura è stata progettata dai tecnici di missione, qualcosa mai tentato prima d'ora.
L'orbita attuale di Venus Express è polare ed ellittica con un periodo di 24 ore, distanza massima di 66.000 km sopra il polo Sud e distanza minima di 250 km al di sopra del polo Nord.
Il nuovo compito di Venus Express, mai tentato prima, sarà quello di avventurarsi più in profondità, all'interno dell'atmosfera di Venere.
In precedenza erano già state fatte alcune brevi "immersioni", fino a 165 km di altitudine, raggiungendo per breve tempo i sottili strati superiori dell'atmosfera di Venere.
Ma in quest'ultima missione di Venus Express si spingerà molto oltre, fino a 130 km e forse anche più in basso, ha dichiarato Patrick Martin, responsabile della missione Venus Express.
La manovra che verrà effettuata dalla sonda si chiama aerobraking, e durerà dal 18 Giugno all'11 Luglio.
La traduzione Italiana è "Aerofrenaggio" ed è in sostanza quella manovra che prevede di sfruttare l'attrito dell'atmosfera di un pianeta per frenare una sonda, diminuirne la velocità e quindi abbassare la sua orbita. E' usata anche per frenare la corsa di un veicolo spaziale per inserirlo in orbita intorno ad un pianeta risparmiando sul propellente.
In questo caso la parte dell'orbita più vicina alla superficie del pianeta si abbasserà all'interno dell'atmosfera e durante il periodo in cui Venus Express si troverà "a bassa quota" verranno effettuate varie misurazioni scientifiche sull'atmosfera di Venere e verranno inoltre collezionati dati su come il veicolo stesso ed i suoi componenti risponderanno in tale ambiente molto ostile.
Il grafico qui sotto mostra la pianificazione dell'andamento del pericentro dell'orbita di Venus Express, il punto cioè più vicino alla superficie.
(Credit ESA)
Se tutto andrà come previsto, se la sonda sopravviverà e se avrà ancora del propellente dopo l'11 Luglio, la sua orbita verrà nuovamente innalzata fino a 450 km, e Venus Express potrà continuare con una limitata serie di osservazioni.
Ad ogni modo la previsione è che per la fine dell'anno la sonda terminerà tutto il propellente eventualmente rimasto e ciò la farà inesorbilmente e definitivamente entrare sempre più all'interno dell'atmosfera di Venere per poi precipitare.
Ecco un video ESA su questa nuova avventura di Venus Express
Fonte dati, ESA.
Waaa :)
RispondiEliminabeh.. speriamo che a basse altitudini, non venga schiacciata come una lattina :)
RispondiEliminaNon sarà schiacciata come una lattina..
RispondiEliminaIl problema secondo me è il cedimento dei pannelli solari, durante l'aerobreaking potrebbero staccarsi per via dell'attrito con l'atmosfera O_O
Emozionante in ogni caso. :)
RispondiEliminaAspettiamo... non manca molto!
Concordo *_*
Elimina:)
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