NEWS SPAZIO :- Riprendiamo ad esplorare la superficie di Marte con gli occhi elettronici dell'esperimento HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) a bordo della sonda NASA MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) in orbita intorno al Pianeta Rosso.
Una panoramica tra le immagini più suggestive riprese dalla sonda Americana le trovate nei precedenti post dedicati ad MRO, a questo URL
In questo articolo vediamo alcune tra le fotografie più belle tra quelle pubblicate recentemente dal team di missione.
La prima che avete in alto è del 24 Gennaio 2014 e ci mostra un campo di dune di sabbia in un cratere degli altopiani meridionali. Al momento dello scatto il sole era solamente alto 5° rispetto all'orizzonte, per cui la foto è per la maggior parte in ombra.
Le aree bianche sono dovute al gelo stagionale che si sta accumulando mano a mano che l'inverno si avvicina all'emisfero Sud.
Qui sotto ecco una suggestiva calotta di ghiaccio d'acqua gelata che ricopre il polo Nord di Marte, ripresa il 5 Febbraio 2014.
Durante l'inverno sottili strati di CO2 ed acqua giacciati ricoprono quest'area, strati che si sciolgono e scompaiono alla fine della primavera Marziana. In questa foto le gelate invernali sono sul punto di scomparire e possiamo iniziare a vedere le caratteristiche di superficie del ghiaccio. Il paesaggio risulta essere molto uniforme e continua così per centinaia di chilometri in ogni direzione, sempre con lo stesso pattern.
La successiva foto è stata scattata il 15 Febbraio 2014 ed è relativa ad un cratere da impatto di circa 1 Km di ampiezza che si trova nel nord della regione Sinus Meridiani.
Sono evidenti le differenze nel terreno tra le aree a desta ed a sinistra del cratere. La parte occidentale è composta da materiale basaltico portato dal vento che ricopre un suolo più chiaro esposto nel muro del cratere. Ad est vi è una profonda depressione circolare composta da molteplici strati di depositi piuttosto erosi.
Materiale scuro e fine portato dal vento ricopre parzialmente l'area e forma dun in tutta la regione.
Quest'ultima foto è stata scattata il 16 Gennaio 2014.
Le dune di sabbia più a Nord iniziano ad emergere dal mantello di ghiaccio di CO2 con la fine dell'inverno.
I fianchi ripidi delle dune che si trovano sottovento sono già parzialmente liberi dal ghiaccio, permettendo alla sabbia di scivolare verso il basso.
Immagini, credit NASA/JPL/University of Arizona.
Bellissime la prima e l’ultima!
RispondiEliminaForme e colori della prima immagine, se non la guardo troppo ingrandita e non la osservo tecnicamente nei dettagli, ma solo nel suo complesso, mi comunica un qualcosa di etereo, quasi di sensuale, vedo impalpabili veli, tessuti di velluto e la pelle abbronzata e dipinta di un indigeno nel suo ambiente selvaggio.
Sull’ultima mi sono soffermato incuriosito ed incerto, pur avendo già visto immagini simili di Marte. Come non farsi trarre in inganno ed interpretare come alberi scheletriti o cespugli quelle linee frastagliate scure? Quasi tutte sembrano davvero strutture alzarsi dal suolo, e non tratti di sabbia scoperti dal ghiaccio di CO2 o sabbia scivolata o spostata dal vento. Soprattutto la zona a destra in basso è quella che più fa pensare ad alberi bruciati.
Stupende le foto quelle desertiche della Nasa stancano
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