(Credit Xinhua/SASTIND)
NEWS SPAZIO :- Si avvicina la fine della quarta lunga notte nella regione del Mare Imbrium, sulla Luna, dove il 14 Dicembre scorso fece il suo allunaggio la missione Cinese Chang'e-3.
Il lander ed il rover Yutu, alimentati solamente dall'energia che riescono a generare grazie ai pannelli solari, si disattivano durante ogni notte Lunare, 14 giorni di buio, in attesa che sorga nuovamente il sole.
Secondo le ultime notizie il 24 Marzo è iniziata la 4° notte (dall'atterraggio) ed i due veicoli si sono addormentati come da programma.
Persistono tuttavia i gravi problemi di mobilità del piccolo rover che ne rendono critica ed incerta la riattivazione automatica.
La quarta notte Lunare terminerà tra una manciata di ore, ma i tecnici di missione sperano che il rover possa svegliarsi nuovamente a partire dal 10 Aprile prossimo. Tutto dipende da quando l'energia generata in seguito al ritorno della luce Solare sarà sufficiente a riattivarlo.
A complicare il tutto continua ad esserci l'ormai noto problema che impedisce a Yutu di muoversi, guasto che si è verificato a partire dal 25 Gennaio scorso. Il rover non è in grado né di muoversi e nemmeno di controllare il dispiegamento dei pannelli solari.
Le notizie ufficiali riportano però che gli strumenti scientifici di bordo sono funzionanti e questo porterebbe il rover ad essere considerato di fatto come una postazione scientifica stazionaria, fissa.
Aggiungo che proprio a metà Marzo il rover ha raggiunto e superato i tre mesi di funzionamento, il periodo di tempo programmato per la sua missione esplorativa.
Durante il 4° giorno lunare Yutu ha continuato a compiere misurazioni scientifiche ed a scattare fotografie della superficie. La sua posizione è di circa 20 metri dal lander.
A Terra si continua ad investigare sul guasto al controllo meccanico del rover e la speranza è che Yutu possa nuovamente svegliarsi a partire da domani, o almeno a partire da quando riuscirà ad avere sufficiente energia per riattivarsi e comunicare con Terra.
Fonte dati, Sen.com, Xinhua.
OT: Hai visto le foto di quella misteriosa luce fotografata su Marte da Curiosity?
RispondiEliminaIo l’avevo visto, si.
EliminaLa mia impressione, osservando da vicino a livello di pixel, è che non sia qualcosa di reale, presente in quella zona inquadrata e quindi non ripreso dall’ottica della fotocamera.
La NASA dice qualcosa come che può essere la traccia impressa direttamente sul sensore da un guizzo di energia (raggi cosmici).
Concordo con questa ipotesi.
In alternativa potrebbe essere la breve traccia di un micro meteorite realmente caduto nell’ambiente od un riflesso di un cristallo su una roccia, o un getto di gas, ma secondo me queste ipotesi sono poco probabili proprio per l’aspetto che ha quel segmento di luce ed i suoi contorni relativamente netti.
Ma torniamo sulla Luna e vediamo se questa volta ci sarà qualche buona nuova.