(Credit NASA TV)
NEWS SPAZIO :- E' arrivata sana e salva a destinazione la capsula Russa Soyuz TMA-12M partita Martedì scorso dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Sono così giunti sulla Stazione Spaziale Internazionale dopo due giorni di viaggio i tre nuovi membri di Expedition 39/40 Alexander Skvortsov, Steve Swanson ed Oleg Artemyev.
A causa di un problema che ha abortito il profilo di missione veloce la capsula Soyuz ha percorso la “vecchia” traiettoria di inseguimento per raggiungere la ISS in 34 orbite.
Soyuz TMA-12M ha attraccato alla Stazione, nel portellone del modulo Poisk, alle ore 00:53 (ita) di questa notte. L'apertura dei portelli e l'accesso all'avamposto ha avuto luogo alle ore 03:35.
Abbiamo seguito il problema che ha avuto la capsula Soyuz TMA-12M e che ha portato ad abortire la nuova modalità di missione veloce che avrebbe portato la capsula Russa a raggiungere la ISS in appena 6 ore di viaggio.
Invece la missione ha dovuto ripiegare su quella che ora è definita modalità di backup, che però è stata la modalità standard di missione fino a poco tempo fa. Questa missione infatti, se non ricordo male, è l'ottava che utilizza il fast rendezvous verso la Stazione. Prima di allora tutte le missioni Soyuz raggiungevano la ISS in due giorni.
Dunque, nel nuovo profilo di missione sono necessarie solamente 4 orbite per raggiungere la destinazione. Sappiamo che dopo il lancio sono necessarie quattro manovre di innalzamento dell'orbita della navicella per arrivare alla quota della ISS.
Per quanto riguarda Soyuz TMA-12M, le prime due manovre (DV-1 e DV-2) sono state eseguite correttamente durante la prima orbita. Queste sono "pre-impostate" e programmate sin da prima del lancio ed avvengono automaticamente.
Tornando al problema verificatosi dopo il lancio di Soyuz TMA-12M, qualcosa ha fatto sì che il computer di bordo abortisse la terza manovra, la DV-3. Sembra che questo qualcosa sia stato l'informazione che la capsula non era nel giusto assetto (leggi orientamento) previsto per l'accensione.
Dalle notizie che ho raccolto l’ipotesi più probabile è che vi sia stato un errore nel software di navigazione in seguito ad un “evento” che si è verificato per la prima volta sulla navicella Russa da quando è in funzione il nuovo profilo veloce di missione, cioè un settaggio "inusuale" dei parametri per la manovra DV-3.
Si tratterebbe di questo. Il razzo vettore Soyuz FG ha inserito la capsula Soyuz TMA-12M in un'orbita avente come parametri 199,6 x 261,8 km, di poco differente dall'orbita target di 200 x 242 km. Cioè l'apogeo - il punto più distante dell'orbita rispetto alla Terra - era più in alto di circa 20km. Comunque ben all'interno dei margini di sicurezza (+ o - 42 km).
Questa differenza di quota “in più” nell’apogeo ovviamente necessitava di essere "assorbita” dalle successive manovre di correzione orbitale. Non dalle prime due poiché come ho scritto sopra i loro parametri erano già pre-impostati prima lancio.
La prima manovra utile per "gestire" l'apogeo era proprio la DV-3. E visto che l'apogeo era più alto del dovuto, la differenza di velocità da imprimere alla capsula è risultata essere minore, considerevolmente minore.
Al punto che il computer ha pianificato di utilizzare non i propulsori standard (SDK) ma i razzi più piccoli normalmente usati per le manovre orbitali, i DPO.
Soyuz ha un totale di 32 DPO, installati sia nel Modulo di Servizio che nel Modulo Orbitale. Il loro uso per una delle manovre DV-x è molto inusuale, si tratta della prima volta da quando è stato adottato il nuovo profilo di missione veloce per portare i cosmonauti/astronauti sulla Stazione che il computer sceglie i DPO per tale manovra.
Avendo selezionato i DPO, il computer doveva quindi eseguire una differente procedura di accensione, utilizzando differenti comandi per orientare la capsula.
Il sospetto più grande è quindi che il computer abbia incontrato qualche problema software nell'esecuzione di questa sequenza di operazioni “mai eseguita prima”.
Il controllo di missione Russo sospetta altresì che possa esserci stato un ritardo nell'inizio della sequenza di re-orientamento al fine di avere l'assetto corretto per l'accensione DV-3. Ritardo che ha portato a non terminare in tempo e quindi ad abortire l'intera manovra.
Sono in corso di analisi anche altre possibili cause, ad esempio problemi ai sensori oppure un qualche problema ai propulsori, anche se hanno probabilità minore rispetto ad un “glitch” software del computer di bordo.
Nel frattempo ecco alcuni video. Per primo rivediamo il lancio
Ecco il docking
L'apertura dei portelli ed accesso alla Stazione
Enjoy!
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