NEWS SPAZIO :- Lo scorso 11 Dicembre il Mars Science Laboratory Curiosity è stato fotografato durante il suo cammino all'interno del Cratere Gale dalla sonda orbitale Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), in particolare dalla fotocamera telescopica dell'esperimento High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE).
Le immagini sono davvero spettacolari e si vedono molto bene anche le tracce al suolo lasciate dal passaggio del rover.
La foto in alto è un ingrandimento di una porzione della seguente immagine
Qui sotto invece abbiamo le due tracce parallele in questa immagine a colori
Fino al giorno in cui queste foto sono state scattate Curiosity aveva percorso in totale 4,61 Km dal suo sito di atterraggio.
Immagini, credit NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona.
Cosa potrebbero essere quegli ammassi dall'aspetto "lanuginoso" sul fondo dei crateri posti a sx rispetto ak senso di marcia di Curiosity (si notano sia nella foto a campo largo che a campo medio)?
RispondiEliminaGiusta la risposta di Anonimo!
EliminaPer ampliare le tue risposte e domande...qui ti perderai!
WOW è bellissimo!!!
Direttamente da Marte:
mro
Se poi vuoi farti del male...
Science Theme in fondo ti fa scegliere cosa vedere!!!
By Simo
Sono dune di sabbia, come si vedono spesso in molte altre foto a livello del suolo anche di altri robottini.
RispondiEliminaChissà quando mai vedremo una Signora Sonda su Enceladus,Titano,Io,Europa,Ganymede?...zzzz...va bene che son lontanucci..e che costa. Ecco, giusto : costa. Non c'è ritorno econonico. Che scemo sono. la Scienza si è svenduta.
RispondiEliminaNon è per nulla una scemenza la tua considerazione. Finchè il mondo sarà governato dai soldi, nisba scienza il cui fine sia la pura conoscenza senza ritorno economico.
RispondiEliminaAltro che difficoltà tecniche o ipocrite manfrine varie, se non ci fossero i soldi di mezzo, come minimo oggi la Luna sarebbe già dotata di "VECCHIA" base permanente scientifica e probabili attività minerarie, Marte avrebbe già assaggiato parecchie impronte umane e le sonde robot sarebbero "relegate" all'esplorazione dei pianeti esterni e dei loro satelliti. Come se nel '61 Gagarin o nel '69 quelli dell'Apollo avessero compiuto le loro imprese con zero rischi e zero difficoltà tecniche e solo dopo lunghi costosi test delle fantascientifiche tecnologie durati qualche decina di anni.
Massimo
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RispondiEliminaRiporto qui parte di ciò che ho scritto in risposta ad un anonimo nel post precedente
RispondiEliminaStazione Spaziale Internazionale, nuova vita ...
del 14-01-2014, in cui però l'argomento è appunto la stazione spaziale internazionale.
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Ho pensato che se quella ruota del rover Curiosity non si è strappata d’improvviso, cioè solo recentemente nell’ottobre 2013, andando a colpire una sola volta con forza una roccia appuntita durante il suo girovagare, potrebbe essersi già formata un’iniziale frattura nel momento del rilascio in volo del rover da parte dello Sky Crane, tanto da indebolirla in quel punto, una frattura non visibile, o non vista prima.
Sono ruote elastiche e flessibili si, ma fino ad un certo punto.
Ce ne sono sei.
Immagino che se anche una dovesse rompersi del tutto, con le altre cinque operative il rover potrebbe continuare a muoversi abbastanza disinvoltamente, dosando le manovre e la forza motore sulle singole ruote grazie agli automatismi compensativi ed al software di navigazione.
Questo sempre che quella ruota non vada ad incastrarsi da qualche parte, che non vada ad agganciarsi su un vecchio manufatto marziano …
Sarebbe un modo curioso di fare una scoperta importante!