(Credit Roscosmos)
NEWS SPAZIO :- Come da programma è tornato a casa questa notte l'astronauta ESA di nazionalità Italiana Luca Parmitano dopo aver trascorso 166 giorni nello spazio, lo vedete raggiante nella foto in alto.
A bordo della capsula Russa Soyuz TMA-09M i tre membri di Expedition 37 Fyodor Yurchikhin, Karen Nyberg e Luca Parmitano sono atterrati questa notte nelle steppe del Kazakistan, a sudest della città di Dzhezkazgan.
Alle ore 00:26 La capsula Russa si è separata dalla Stazione. Alle 02:55 è avvenuta la manovra di frenata per uscire dall'orbita ed inizare la discesa verso casa.
Insieme ad Expedition 37 è tornata sulla Terra anche la torcia dei prossimi giochi olimpici invernali 2014 Sochi Winter Olympics, arrivata sulla ISS il 7 Novembre scorso a bordo di Soyuz TMA-11M .
Per chi si è perso al diretta di questa notte ecco i video del rientro di Expedition 37
Undocking
Atterraggio
Recupero delle squadre di soccorso
Enjoy!
Il fatto che stiano tutti seduti e imbacuccati è dovuto alla loro attuale "inadeguatezza" alla vita a gravità terrestre?
RispondiEliminaSi tratta delle misure di sicurezza delle squadre di raccolta e soccorso Russe.
EliminaSei mesi in ambiente a gravità zero hanno indebolito (in maniera assolutamente reversibile) ossa e tono muscolare.
Occorre dare tempo all'organismo di riabituarsi alla gravità Terrestre.
Gli astronauti sono imbacuccati per il freddo, ricorda che siamo nelle steppe del Kazakistan.
interessante, grazie!
Eliminacomunque complimenti, mi piace molto questo blog!
È tutto piuttosto imbarazzante, ancora oggi, come poteva essere ed era 50 anni fa!
RispondiEliminaIl filmato con il recupero degli astronauti: strana sensazione di struggente precarietà, improvvisazione, di vecchio, misero, cupo, nero, freddo, triste e povero, in una desolante steppa.
Sembrano quasi dei dispersi, salvati da una squadra di soccorso creata al momento con volontari trovati sul posto.
Aiutano a far partorire una Soyuz ed escono scombussolati, con il “mal di mare” e comunque vivi, degli astronauti, eroi sopravvissuti, non ad un disastro in orbita, ma ad una normale missione di routine.
Unica nota allegra e di calore, l’effervescente vivacità ed il sorriso del nostro mediterraneo Luca!
…………….. Dove sono andati gli Shuttle?
Speriamo in una rapida transizione verso qualche cosa di meno patetico e di più tecnologicamente evoluto.
Commento molto ispirato Claudio, condivido
Eliminapienamente.
Quando toccherà agli americani, sarà un pò più interessante seguire le nuove procedure di recupero capsula...hanno anche una nave appositamente strutturata per poter trainare dentro di se la capsula e poi portarla all'asciutto facendo defluire l'acqua!!
Ecco il video del recente test:
Test at Naval Station Proves Recovery Operations for Orion
By Simo
A me quella dellla nave mi pare un inutile complicazione.
RispondiEliminaUna volta bastava un gommone ed un elicottero per recuperare gli astronauti, ed era 40 anni fa!
Eh, bei tempi quando scendevano dl glorioso Shuttle come appena giunti con un aereo di linea! Quanti passi indietro...
Se dovesse esserci un'improvviso forte vento, l'elicottero potrebbe avere qualche problema...
EliminaUna nave ben piazzata come quella del video da una certa sicurezza a mio avviso!
Sullo Space Shuttle siamo d'accordo!!
By Simo
Scusate gli errori, ho scrito in fretta...
RispondiEliminaMarci, a me non sembrano cosi gravi^_^..sarà che ne faccio anche io tanti e peggiori dei tuoi!!! Io però a differenza di te ho scelto di pubblicare i miei commenti come "anonimo" e quindi a differenza di te che hai scelto "blogger" non posso cancellare il mio commento e ripubblicarlo correttamente!!
EliminaTi posso assicurare che a volte sprofondo nella sedia dalla vergogna^_^!
Al posto di scusarti, potresti ripubblicarlo correttamente visto che ti sei accorto da solo di quei fastidiosi errori!^_^
By Simmo( ͡~ ͜ʖ ͡°)
Adesso chiedi scusa di nuovo!
RispondiElimina... ito, ... uto, ... ato
a u a u
.... dai, fai un pò di esercizio.
Ti ricorda qualcosa o qualcuno Marcello? ;-)
Lento PEDE.
E adesso, nel 2013, sembra che possa bastare o ci si debba forzatamente accontentare di un gruppo di volontari in una dura steppa per "riportare alla luce" gli astronauti contemporanei estraendoli da una Soyuz d'altri tempi, utilizzando una sceneggiatura del passato.
Anche questo è uno specchio dei tempi.
I gommoni erano il minimo necessario, anche quelli piuttosto precari, ed almeno una volta si è sfiorato un grave incidente in un oceano agitato ...
... cos'era, una navicella Mercury? se non ricordo male.
Prima dell'Apollo.
Bellissimo video quello che vi propongo e che va a completare temporalmente il percorso alla normalità del nostro simpatico astronauta, che mi ha fatto ridere moltissimo, quando si vede Luca che riceve tutti quei doni uno più pittoresco dell'altro è da sganasciarsi dalle risate!!!
RispondiEliminaChissà quanto cari se li terrà quegli strani ricordi di un'avventura straordinaria...dalle stelle alle steppe!!!
Expedition 37 Discusses Mission
By Simo