(Credit ISRO)
NEWS SPAZIO :- Domenica 10 Novembre la sonda Indiana Mangalyaan, la prima missione Indiana diretta verso il pianeta Marte (MOM o Mars Orbiter Mission), ha effettuato la quarta delle 6 manovre di innalzamento orbitale intorno alla Terra, necessarie prima di immettersi nella traiettoria di trasferimento verso Marte.
L'obiettivo di questa manovra era quello di innalzare l'apogeo dell'orbita (il punto più distante dalla Terra) da 71.623 Km a circa 100.000 Km.
Qualcosa però non ha funzionato come avrebbe dovuto, e l'orbita si è innalzata di molto meno, raggiungendo un apogeo di appena 78.276 Km. Vediamo cosa è successo.
L'incremento di velocità impartito alla sonda indiana è stato di soli 35 m/sec, rispetto ai 130 m/sec pianificati originariamente. Ciò ha provocato un minore innalzamento dell'apogeo, appunto fino a 78.276 Km.
Diciamo subito che una nuova manovra supplementare di innalzamento dell'orbita è stata eseguita con successo Lunedì 11 Novembre, proprio per correggere l'anomalia verificatasi. Ma andiamo con ordine.
Durante le prime tre operazioni di innalzamento dell'orbita condotte dopo il lancio, ISRO (l'Agenzia Spaziale Indiana) ha progressivamente testato i vari sistemi di navigazione autonoma, necessari sia per l'immissione nella traiettoria verso Marte (TMI, Trans-Mars Injection) che per l'inserimento in orbita alla fine del viaggio (MOI, Mars Orbit Insertion).
In queste prime manovre sono stati testati separatamente e con successo il sistema primario e quello ridontante di backup (giroscopi, accelerometri, razzi di controllo dell'assetto, elettronica e softare di controllo).
Nella 4° manovra di variazione dell'orbita è accaduto, da quello che sono riuscito a comprendere, che sono stati attivati contemporaneamente entrambi i sistemi primario e secondario (delle bobine della valvola di controllo del flusso). Nelle precedenti manovre erano stati utilizzati separatamente, sempre con successo. Il punto è che quando sono stati attivati contemporaneamente si è interrotto il flusso di propellente ed ossidante al motore principale.
Il software automatico ha riconosciuto la necessità di aumentare la velocità ed ha attivato i razzi di controllo dell'assetto. Questa sequenza di operazioni ha però prodotto un minore incremento di velocità rispetto a quanto programmato. Quindi, i due sistemi in parallelo non hanno funzionato, ma separatamente sì.
Come avevo accennato ISRO ha quindi programmato ed effettuato con successo ieri una nuova manovra di innalzamento orbitale supplementare. Un tempo di accensione di 303,8 secondi ha innalzato l'apogeo dell'orbita fino a raggiungere quota 118,642 Km.
Altre due manovre di questo tipo sono in programma, la prossima è schedulata per il 15 Novembre.
Le news di fonte Indiana minimizzano l'incidente. Mangalyaaa, essendo una sonda interplanetaria, è dotata di molte più ridondanze rispetto ad una sonda in orbita terrestre ed ISRO assicura che la situazione è sotto controllo. E' anche l'augurio di tutti noi.
Fonte dati, ISRO, The Planetary Society Blog, The Hindu.
Ci tengo moltissimo a questa sonda indiana e mi dispiacerebbe particolarmente se....
RispondiEliminaTutto si è risolto quindi, sono sollevato!!
Mi sento di dover spiegare il perchè di questo mio stato d'animo..
Questa grande impresa, è il segnale che stiamo andando nella direzione giusta!
Ciò che prima era un traguardo al quale solo due super potenze economiche e militari come Russia e U.S. potevano provare di raggiungere, ora è alla portata dei sogni espansionistici di altre realtà geopolitiche, diversa la cultura come il modo di porsi alla vita...Gli indiani sono un popolo molto diverso da noi occidentali eppure anche loro ambiscono ad un riconoscimento cosi importante come quello di essere tra quelle poche nazioni che ci hanno provato e che ancora di meno sono giunte al risultato tanto ambito dal resto del mondo!!
Cosa significa oggi raggiungere Marte per l'India?
Secondo me significa dimostrare che in futuro bisognerà tenere in considerazione anche l'India quando ci prepareremo alla conquista di Marte!!
Questa sonda diretta verso Marte porta un messaggio senza testo indirizzato a tutti gli stati della Terra.
L'India vuole esserci da protagonista nello spazio.
Un ulteriore successo dell'India, potrebbe portare altre nazioni ad aumentare gli sforzi economici, ricerca nelle università e sviluppo di imprese nell'ambito astronautico e dello spazio in generale...
Queste sono le mie speranze per un futuro migliore, uniti verso un traguardo importantissimo per tutto il genere umano, una nuova terra da sfruttare, plasmare ed infine abitare...Marte!
By Simo
X Sergio,
RispondiEliminaimmagino visto che non l'hai scritto che la sonda con queste manovre di innalzamento orbitale stia anche aumentando la velocità usando la gravità terrestre!
Se non fosse cosi, ci vogliono cosi tante manovre per allontanarsi dalla Terra? Certo non le fanno solo per testare l'hardware!!
By Simo
Saibaba!? ... Pensaci tu
RispondiEliminax Simo,
RispondiEliminale sei (ora sono diventate sette) manovre di innalzamento dell'orbita previste da MOM aumentano l'altitudine dell'apogeo, il punto più lontano dalla Terra. Il perigeo invece (il punto più vicino) rimane più o meno lo stesso, a 264 Km.
In tale orbita molto ellittica (di cui la Terra occupa uno dei due fuochi) il punto a massima velocità è il perigeo. Lì vengono compiute le varie accensioni del motore, per aumentare la velocità ed innalzare l'orbita, fino a superare la velocità di fuga dal campo di gravitazione Terrestre, pari a 11,2 Km/s.
Dopo l'ultima di queste, la sonda si troverà ad avere un'orbita il cui punto più lontano dalla Terra sarà a circa 192.000 Km.
Sarà quindi possibile accendere il propulsore per immettersi in una traiettoria, o meglio, in un'orbita eliocentrica di trasferimento per Marte.
Molto utile è questo articolo
http://en.wikipedia.org/wiki/Mars_transfer_orbit#Application_to_interplanetary_travel
Grazie Sergio per l'ulteriore spiegazione più dettagliata.
EliminaBy Simo