(Immagine, credit NASA)
NEWS SPAZIO :- E' stato inaugurato ieri 21 Maggio il NEO Coordination Centre (NEO-CC), un nuovo centro dell'Agenzia Spaziale Europea dedicato al coordinamento delle attività Europee per la caccia agli oggetti NEO (Near-Earth Objects), asteroidi e comete le cui dimensioni vanno dai metri alle decine di Km e che hanno orbite che li portano a transitare vicino alla nostra Terra.
Nel nostro sistema solare sono circa 600.000 gli asteroidi conosciuti e di questi almeno 10.000 sono NEO.
Ricordate certamente quel piccolo meteorite che esplose nel Febbraio scorso sopra i cieli della città Russa Chelyabinsk, liberando un'energia equivalente a 20-30 volte quella della bomba atomica di Hiroshima. Dal diametro di circa 17-20 metri è stato l'oggetto più grande che è entrato nell'atmosfera dall'evento di Tunguska del 1908.
Tornando al NEO-CC, esso è situato presso la sede Italiana del'Agenzia Spaziale Europea, l'ESRIN (European Space Research Institute) di Frascati e servirà come hub centrale di accesso ad una rete di sorgenti di dati NEO nell'ambito del programma ESA SSA (Space Situational Awareness).
Si tratta del secondo centro aperto sotto la guida di SSA dopo lo Space Weather Coordination Centre aperto il mese scorso a Bruxelles.
NEO-CC è stato inaugurato da Thomas Reiter (ESA Director of Human Spaceflight and Operations) insieme ad Augusto Cramarossa (Delegato Italiano del Consiglio dell'ESA) ed a Claudio Portelli (Delegato Italiano del Programma SSA Programme), questi ultimi entrambi dell'ASI. L'evento è stato presentato da Volker Liebig, ESA Director of Earth Observation Programmes e capo dello stabilimento ESRIN.
Il nuovo centro supporterà gli esperti concentrando le risorse Europee esistenti e nuove, sistemi e sensori per un nuovo futuro sistema NEO. Esso darà supporto all'integrazione ed alle operazioni iniziali della rete ESA di distribuzione delle informazioni NEO.
Il centro è inoltre il punto focale per le attività di studio e ricerca necessarie a migliorare i servizi di allerta NEO ed a fornire dati quasi in tempo reale ai clienti Europei ed Internazionali, inclusi gli istituti scientifici, le organizzazioni internazionali e gli organi decisionali.
NEO-CC è sostanzialmente un centro di controllo in cui gli operatori monitorizzano ed aggiornano costantemente le osservazioni svolte sia da professionisti che da squadre amatoriali di tutta Europa.
NEO-CC si interfaccia con il Minor Planet Center (MPC) dell'Unione Astronomica Internazionale (IAU, International Astronomical Union) che si trova presso lo Smithsonian Astrophysical Observatory (SAO).
Il Centro è collegato in rete con la base dati del NEA (Near-Earth Asteroids) dell'Agenzia Spaziale Tedesca (DLR) a Berlino e con la banca dati NEODyS (Near Earth Objects - Dynamic Site) operata dalla Space Dynamics Services srl presso l'Università di Pisa. Quest'ultima attività è supportata dall'ESA e dall'Istituto di Astrofisica Spaziale e Planetologia (IAPS) che fa parte dell’Istituto Nazionale per l'Astrofisica (INAF).
NEO-CC incorpora anche lo "Spaceguard Central Node Priority List" dell'IAPS/INAF, una lista di oggetti celesti già individuati le cui orbite però necessitano di ulteriori conferme.
Il Centro è stato fondato e costruito da un gruppo Italiano guidato da Telespazio S.p.A.. Un totale di dieci partner industriali europei e di organizzazioni da Italia, Spagna e Germania partecipano al suo sviluppo ed alle sue operazioni.
Dei 14 Stati Membri dell'ESA che partecipano al Programma SSA, nove sostengono le attività NEO, compresi Belgio, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Polonia, Romania e Svizzera, oltre all'Italia.
Tutto bello e tutto apprezzabile
RispondiEliminaParliamoci chiaro a tutt'oggi non esiste una solo sistema in grado ne di intercettare ne deviare un bolide in rotta d'impatto sul nostro pianeta.Sono contento che qualcosa incominci a muoversi e che le nazioni prendano inziative come questa.Ci vogliono altre tecnologie e ben altri finanziamenti .Va bene monitorare ma senza delle tecnologie che ci possano mettere in sicurezza tutto questo serve a poco anzi a nulla.
Pensavo a te, caro omonimo, ieri, appena ho letto questa notizia.
RispondiEliminaE ho pensato anche, chissà se questo centro operativo, è situato in una location underground, in un tunnel, protetto e resistente all'impatto di un grosso meteorite?
Altrimenti rischierebbe di essere spazzato via d'un botto e non servire davvero più ad un tubo.
Comunque, si deve pur iniziare in qualche modo, da zero.
Se non ci sono progetti e studi, ci si lamenta che non si fa niente, se si fanno e si inizia lungimirantemente, ci si lamenta che non serve a nulla...
Continuiamo e stiamo contenti per ciò che fanno e faranno, loro ed altri, con le risorse che ci stanno, anno dopo anno.
Un pò come succede per il progetto di ricerca SETI...anche se la ricerca dei pericolosi oggetti astronomici ha secondo me un'importanza decisamente maggiore...non siamo certo figli dei dinosauri!^_^!
EliminaBy Simo