(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech)
NEWS SPAZIO :- Allontaniamoci dalla Terra, superiamo Marte e torniamo nella cintura degli Asteroidi, dove si trova la sonda NASA Dawn.
Lanciata nel 2007 ha raggiunto l'asteroide Vesta nel Luglio dello scorso anno, diventando il primo satellite ad immettersi in orbita intorno ad un corpo celeste della fascia asteroidale.
E' passato un anno durante il quale Dawn ha studiato in dettagli Vesta. Adesso inizierà la seconda parte della sua missione, dirigersi verso un altro famoso corpo celeste, l'asteroide Ceres (Cerere in Italiano) che raggiungerà nel 2015.
La conoscenza che Dawn ha raccolto e raccoglierà con lo studio di Ceres sarà fondamentale per gli studiosi, non solo per conoscere meglio di due corpi celesti ma anche per comprendere meglio la formazione del nostro Sistema Solare e per aprire la strada a future missioni con astronauti.
Dawn lascerà Vesta il prossimo 5 Settembre e comincerà un nuovo viaggio che durerà 2 anni e mezzo per arrivare a Cerere, l'asteroide più massiccio della fascia asteroidale principale che nel 2006 è stato 'promosso' a pianeta nano dall'Unione Astronomica Internazionale.
L'allontanamento da Vesta avverrà delicatamente, compiendo orbite sempre più ampie utilizzando il proprio propulsore a ioni, che si basa sullo sfruttamento dell'elettricità per ionizzare il gas Xenon per fornire una spinta minore rispetto ad esempio ai razzi chimici ma prolungata, fino a mesi di durata.
"La spinta è stata attivata, e adesso stiamo salendo di distanza da Veste in cima ad una colonna verde-blu di ioni xeon", sono le parole di Marc Rayman, Dawn's chief engineer e Direttore della missione al NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena.
"Siamo un po' malinconici nel concludere una missione così fantasticamente produttiva ed un'esplorazione così emozionante di Vesta, ma ora puntiamo i nostri occhi sul pianeta nano Cerere".
L'esplorazione compiuta su Vesta da parte di Dawn ha fornito immagini, video e dati assolutamente prezioni, rivelando dettagli e nuove conoscenze sull'astroide gigante.
La missione ha scoperto che nel passato Vesta si era completamente fuso, formando poi un corpo stratificato con un nucleo di ferro.
I dati hanno mostrato anche che negli ultimi 2 miliardi di anni Vesta ha subito almeno due collisioni di dimensioni titaniche, le cui profonde cicatrici si trovano nel suo emisfero sud.
Un vero e proprio sopravvissuto dei primi giorni del nostro Sistema Solare.
Ammiriamolo ancora una volta in queste immagini spettacolari
Fonte dati, NASA.
Con Cerere auguriamoci di scoprire qualcosa di simile ad Europa.
RispondiEliminaLe ipotesi e i dati noti finora riguardo Cerere lasciano ben sperare!
Giorgio
Spettacolare davvero, ed ora Ceres... la dea della Birra :)))
RispondiEliminaperdonatemi mi è scappata la battuta, non lo faccio mai più. Giuro
@Sergio
RispondiEliminaVesta non è "l'unico asteroide ad essere chiamato anche pianeta nano", dal momento che l'Unione Astronomica Internazionale - dopo la storica decisione dell'agosto 2006 che ha riclassificato tutti i corpi del Sistema Solare - lo ha promosso a pianeta nano e, di conseguenza, NON è più considerato un asteroide.
Ci tenevo a questa precisazione squisitamente astronomica.
GIANNI D.
Grazie Gianni, mi sono fidato troppo di wiki per la definizione che giustamente hai messo in evidenza essere formalmente non esatta.
EliminaCerere, asteroide più massiccio della fascia asteroidale principale, è stato nel 2006 'promosso' al titolo di Pianeta Nano.
Praticamente è la stessa sorte che è toccata a Plutone, che non viene più annoverato tra i pianeti del sistema solare.
EliminaOggi infatti insegnano che il sistema solare ha 8 pianeti e non 9 (come ci veniva invece insegnato ai nostri tempi...).
In definitiva, c'è chi è stato promosso (come Cerere) e chi bocciato (come Plutone).
GIANNI D.
Ceres.. qualcosa di effervescente e biondo ci sarà......:-)))))))))))))))))
RispondiEliminaScherzi a parte, questa è stata finora una missione molto proficua sia dal punto di vista scientifico sia da quello tecnologico, QUESTA è esplorazione.
RispondiEliminaPeccato che non si organizzino per il prelievo di campioni dalle superfici dei luoghi che visitano, solo così potremmo sperare di trovare qualche nuovo materiale che ci permetta un ulteriore spinta tecnologica.
Perché mi sa che sulla Terra ormai più di così.....
Dall'orbita puoi fare delle belle riprese, mappare ecc.,"che non è poco" ma se non scendi non puoi capire molto, .....credo. Vai Curiosityy
Me lo sono chiesto anch'io tante volte, poi mi sembra di aver capito che la missione cambierebbe completamente volto: dovresti progettare il tutto in modo da portare delle considerevoli quantità di carburante per scendere/risalire/tornare indietro.
EliminaBe si c'é una bella differenza tra fare un giretto intorno ad un asteroide, piuttosto che atterrarci sopra prendere un campione ed analizzarlo oppure rispedirlo a terra. Comunque ripeto è una missione molto interessante, al di là della scoperta scientifica che comunque è stata finora molto proficua.
EliminaLa più grande esplorazione sarà andare a sguazzare nell'oceano di Europa.. quando ci riusciremo avremo raggiunto un gran bel traguardo!!! E il "pacchetto Curiosity" è un primo step in quella direzione, pensiamo al sistema di atterraggio.. e ai software di conseguenza!! :-)
RispondiEliminaSembra che Cerere abbia una crosta di ghiaccio, sotto alla quale potrebbe esserci un'oceano stile Europa... però Europa può godere delle forze di marea di Giove che favoriscono il riscaldamento del pianetino, mentre Cerere no.
RispondiElimina..e poi la Ceres è meglio ghiacciata no? :-))
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